Corto e Fieno 2025 – I vincitori del Festival del Cinema Rurale sul Lago d’Orta
Si è conclusa la XVI edizione di Corto e Fieno – Festival internazionale del cinema rurale ad Ameno, Lago d’Orta. Scopri i vincitori 2025 e i premi assegnati: Frutteto, Germogli, Asilo Bianco Award e altri riconoscimenti.
CORTO E FIENO 2025:
I VINCITORI
XVI edizione del FESTIVAL DEL CINEMA RURALE
10, 11, 12 ottobre 2025 sul Lago d’Orta
Si è conclusa con grande partecipazione la sedicesima edizione di Corto e Fieno – Festival internazionale del cinema rurale, che anche quest’anno ha portato ad Ameno sul Lago d’Orta tre giorni di proiezioni, incontri e scambi dedicati al mondo rurale e ai suoi racconti contemporanei. Nato nel 2010 da una idea di Asilo Bianco, quest’anno il festival è coinciso con il ventesimo anniversario dell’associazione culturale: altre novità è stata la direzione artistica sotto la guida del neodirettore Cristian Cerutti.
L’edizione 2025 si è distinta anche per una nuova collaborazione internazionale con Safe Habitus, progetto europeo dedicato alla salute mentale, alla sicurezza e ai diritti dei lavoratori in ambito rurale. Una partnership che ha portato a un confronto aperto tra cinema e mondo del lavoro agricolo, grazie anche al Premio Asilo Bianco, sostenuto dal progetto, e al Rural Talk che ha coinvolto le registe Anna-Maria Dutoit (Elysian Fields) e Giulianna Camarena Montenegro (That Tiny Place Where the Light Comes In): un momento di condivisione che ha permesso di conoscere meglio le registe presenti, i loro spunti creativi e soprattutto l’importanza del cinema rurale nel contesto contemporaneo.
Tra le sezioni del festival, due sono state quelle competitive:
Frutteto, concorso internazionale di cortometraggi con in gara 13 opere.
Germogli - Disegnare il cinema, concorso internazionale per animazioni e cortometraggi animati con 6 opere.
Ha completato il programma la sezione fuori concorso – lungometraggi – Mietitura con l’opera FILMIX di Federico Osmo Tinelli.
Nelle tre giornate di proiezione al Museo Tornielli di Ameno, un pubblico numeroso e attento ha seguito le proiezioni e gli appuntamenti in programma, confermando il ruolo del festival come punto di riferimento per chi esplora, attraverso il cinema, il legame tra uomo, natura e comunità. L’interesse è arrivato anche dai numerosi registi internazionali, che hanno partecipato alle proiezioni e agli incontri con il pubblico, arricchendo il confronto e la dimensione culturale dell’evento.
“Siamo molto soddisfatti di questa edizione,” commenta Cristian Cerutti, neodirettore artistico del festival. “La collaborazione con Safe Habitus ha rappresentato un passo importante: un modo per intrecciare la nostra prospettiva locale con uno sguardo più ampio e internazionale. Corto e Fieno cresce proprio così, mantenendo il radicamento nel territorio ma aprendosi al dialogo globale sul mondo rurale e sulle sue sfide”.
Un'attenzione particolare all’evento e ai suoi contenuti anche da parte della giuria – composta da Federico Osmo Tinelli, Alessandra Fredianelli e Lao Buono – che ha selezionato i film. Di seguito i vincitori per ciascuna categoria:
Premio Rastrello d’oro per Frutteto
Vincitore: That’s How I Love You di Mário Macedo
Una restituzione del mondo rurale, inaspettata; un film, dal punto di vista formale, quasi perfetto; tenere un anziano e un bambino nella stessa inquadratura per così tanto tempo, sfruttando spontaneità ma anche con il dovere di darsi appuntamenti drammaturgici, previsti, è qualcosa di molto insidioso sul piano della messinscena; una prova ampiamente superata; la fotografia di Dubravka Kurobasa non manieristica ma coerente è ispirata esplicitamente al Faust di Alexander Sokurov porta a pensare ad un sotto-testo; ovvero una sorta di iniziazione “demonica” al male necessario, l’uccidere per sopravvivere, l’accettazione del sistema mortale che costituisce tutto l’ecosistema e dal quale l’umano stesso non può sottrarsi.
Premio Innaffiatoio d’oro per Germogli
Vincitore: About a Cow di Pavla Baštanová
Un lavoro dal punto di vista tecnico visivo di ricerca e non scontato. Una restituzione dell’animale nel mondo globalizzato in tutta la sua complessità e problematicità.
Menzione d’onore della giuria
That Tiny Place Where the Light Comes In di Giulianna Camarena Montenegro
Premio speciale della giuria Zappino d’oro dedicato a Maria Adriana Prolo
Vincitore: The Shining Tapestry di Kai Harlow
Un corto di diploma che ci sentiamo di premiare per l’originalità dello sguardo che sfrutta sapientemente diversi registri di immagine, un riuso di riprese che sono state risignificate in modo critico. Una ridicolizzazione e messa in discussione dell’approccio umano al mondo animale.
Premio del Pubblico Vanga d’Oro
Vincitore: Il Giro dell’Acqua di Arianna Biguzzi, Marco Mancini, Antonino Rizzo, Giorgia Sernicola, Valentina Sommariva
Premio Best Beast
Vincitore: Dreaming of Flight di Elena Walf
Asilo Bianco Award
Vincitore: Elysian Fields di Anna Maria Dutoit
Un’opera in grado di mostrare con sguardo poetico le difficoltà di una famiglia di coltivatori di olivi, sottolineando in particolar modo la complessità della lotta agli incendi e del passaggio di consegne tra le diverse generazioni.
Il direttore artistico Cristian Cerutti aggiunge: “Il film premiato rappresenta pienamente i valori della nostra associazione e la centralità che riconosciamo al mondo rurale e al linguaggio cinematografico. Quest’edizione ha avuto per noi un significato ancora più profondo, coincidendo con il ventesimo anniversario di Asilo Bianco. Siamo quindi particolarmente felici della collaborazione con il progetto Safe Habitus e del riconoscimento a Elysian Fields di Anna-Maria Dutoit, un cortometraggio che restituisce con sensibilità poetica e forza visiva la complessità della vita rurale contemporanea”.
Alla vincitrice dell’Asilo Bianco Award, Anna-Maria Dutoit, è stato consegnato un premio unico, realizzato per l’occasione dall’artista e scultore Valerio Tedeschi: “Mentre il nostro film continua a viaggiare in diverse parti del mondo, anche la storia che racconta prosegue. Con ogni nuovo anno e ogni raccolto, la vulnerabilità del lavoro agricolo, gli effetti del cambiamento climatico e l’incertezza sul futuro diventano sempre più tangibili. Desidero ringraziare Safe Habitus, la giuria e Corto e Fieno per questo riconoscimento che dà forza e visibilità alle storie del mondo rurale”.
Corto e Fieno ringrazia Fondazione Crt, Ricola, VaAlbertoni, Italgrafica, Fondazione Bandera, i Comuni di Ameno e Gravellona Toce. Si ringraziano anche per la collaborazione il progetto europeo Safe Habitus ed Engarda Giordani Comunicazione, media partner.
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