Delitto Garlasco, solo impronte di Chiara Poggi sui resti della colazione
Ci sono solo impronte di Marco Poggi e di un carabiniere sulla serranda del garage e sul portone di casa della villetta di via Pascoli a Garlasco in cui Chiara Poggi è stata uccisa il 13 agosto 2007. Mentre sui resti della colazione (il sacchetto di cereali) della mattina del delitto ci sono solo impronte della vittima: sono quattro, altre due non risultano attribuibili. Sono i risultati dell’incidente probatorio dell’inchiesta per omicidio su Andrea Sempio che il nuovo perito dattiloscopista della polizia scientifica di Torino, Giovanni Di Censo, nominato dalla gip Daniela Garlaschelli, ha comunicato ai consulenti delle difese nelle scorse ore.
Secondo quanto riferiscono a LaPresse fonti informate, in particolare un’impronta di Marco Poggi, fratello della vittima, si troverebbe sul fronte esterno della serranda del garage. Quella di un operatore delle forze dell’ordine sull’anta esterna del portone di casa. Il perito dattiloscopista, chiamato ad attribuire i contatti papillari fotografati su decine di strisce para-adesive in acetato utilizzate nel 2007 dal Ris per rilevarli, ha trovato anche tre impronte sul sacchetto della spazzatura di cellophane di colore azzurro: di queste nessuna è attribuibile ad Andrea Sempio o Alberto Stasi mentre una coincide in larga parte con quella di Chiara Poggi ma non è totalmente attribuibile.
Questo capitolo chiude di fatto l’incidente probatorio dal punto di vista della dattiloscopia mentre rimane ancora aperto il filone sul dna. Il perito Di Censo era stato nominato lo scorso 26 settembre all’ultima udienza davanti alla gip dopo il poliziotto Domenico Marchegiani, incaricato per la prima fase in cui si era occupato di fotografare le impronte sulle strisce para-adesive. Un accorgimento per evitare che il successivo accertamento distruttivo (la ricerca sulle impronte di materiale biologico o dna) le rendesse inutilizzabili per compararle in seguito.
Il dna di Stasi
Sotto il profilo della ricerca del dna negli scorsi mesi i periti, guidati da Denise Albani, avevano comunicato ai consulenti di Procura di Pavia e quelli delle difese Sempio, Stasi e famiglia Poggi, che sulla spazzatura della casa di via Pascoli non c’era alcun profilo di Andrea Sempio. Era stato trovato invece il dna dell’ex fidanzato della 26enne uccisa, condannato a 16 anni per l’omicidio, sulla cannuccia di plastica dell’Estathé e quello della vittima sulla pellicola del Fruttolo, sul piattino utilizzato a colazione e sulla confezione di cereali mangiati sul divano con cui stava facendo colazione guardando la televisione la mattina dell’omicidio.
Delitto Garlasco, venerdì nuovo riesame per Venditti
Intanto il Tribunale del Riesame di Brescia ha fissato per venerdì 14 novembre l’udienza per il terzo ricorso intentato dall’ex procuratore aggiunto di Pavia, Mario Venditti, contro il sequestro di pc e telefoni. L’accusa nei suoi confronti è di essere stato corrotto da Giuseppe Sempio con “20-30mila euro” nel 2017 per “favorire” il figlio Andrea nella prima inchiesta che lo ha riguardato sul delitto di Garlasco, poi chiusa con l’archiviazione.
Questo articolo Delitto Garlasco, solo impronte di Chiara Poggi sui resti della colazione proviene da LaPresse
Qual è la tua reazione?
Mi piace
0
Antipatico
0
Lo amo
0
Comico
0
Furioso
0
Triste
0
Wow
0




