"È meno caro": i primi clienti di Shein si affollano al Bhv

Parigi - Per "curiosità" o perché "è meno caro", i clienti hanno iniziato a radunarsi davanti al grande magazzino mercoledì prima dell'apertura del negozio Shein al Bhv di Parigi alle 13, nonostante le polemiche sulle pratiche del colosso asiatico.

"Mio marito non sa che sono venuta, siamo venuti di nascosto": sotto gli stendardi bianchi e neri con le cinque lettere del marchio asiatico, Marie, una donna delle pulizie parigina di 43 anni, pensava che il negozio Shein aprisse alle 10.

Confessa di venire "regolarmente" al Bhv e di essere stata "attratta" da Shein "perché è meno caro". Poco più di 60 persone erano in coda verso le 10 e 30 all'ingresso principale del negozio. È qui, di fronte al municipio di Parigi, che i clienti devono ritirare un biglietto per accedere al negozio, situato al sesto piano, che sarà il primo punto vendita fisico e permanente al mondo per il marchio di fast fashion.

Le forze di polizia erano presenti per mettere in sicurezza l'area, mentre mercoledì mattina si è svolta un'azione dell'associazione per i diritti dell'infanzia Mouv'enfants, con tanto di cartelli con la scritta "BHV la tua vetrina non deve nascondere la vergogna". Hanno preso la parola anche alcuni politici parigini, con il comune di Parigi che si è dichiarato in guerra contro Shein.

"Come tutti"

Diarra Younouss, 19 anni, studente di event management, è venuto dal 13° arrondissement per "curiosità" con "tutta" la sua classe: "è importante, è un'inaugurazione mondiale, la prima volta che vediamo un 'pure player' passare dalla vendita online a quella fisica, è davvero interessante". Arrivato troppo in anticipo, alla fine non aspetterà l'apertura: "che noia aspettare".

Altri aspetteranno e compreranno, nonostante le polemiche sollevate da Shein, regolarmente accusato dalle associazioni per la difesa dell'ambiente e dei diritti umani, che condannano le condizioni di produzione, trasporto dei prodotti e di lavoro dei subappaltatori.

Di fronte a queste controversie e all'indagine giudiziaria aperta dopo la vendita di bambole sessuali con le fattezze di bambini, i clienti rispondono spesso parlando di potere d'acquisto.

"È vero che bisognerebbe comprare francese, ma costa caro e gli stipendi non aumentano, non siamo ricchi", spiega Marie. Antoinette, 79 anni, pensionata parigina, è una delle primissime clienti in coda. Non ha mai ordinato su Shein. La polemica sulle bambole? "Esisteranno sempre" altrove, si rammarica.

"Vorrei iniziare a fare i regali di Natale, ho visto che Shein stava per aprire, darò un'occhiata anche ad altro al Bhv", dice, mentre, in via del tutto eccezionale, ogni acquisto da Shein mercoledì darà diritto a un buono dello stesso importo da spendere altrove al Bhv. Secondo lei, il Bhv, rilevato nel 2023 dalla società Sgm di Frédéric Merlin, è peggiorato negli ultimi anni: "i prezzi sono aumentati a tutti i livelli, è peggio, si trovano meno cose".

Diversi marchi hanno lasciato il Bhv, alcuni per divergenze con la Sgm e per mancati pagamenti, come Le Slip Français, altri più di recente in reazione alla partnership con Shein, come la casa di moda agnès b. martedì. All'interno del Bhv, pochi clienti fanno acquisti. Mila Moukbeul, imprenditrice parigina di 61 anni, non "approva" Shein. "Ma forse andrò a dare un'occhiata, per curiosità, come tutti".