Eileen Akbaraly, fondatrice di Made for a woman, tra i Meaningful business 100
Eileen Akbaraly, fondatrice di Made for a woman, è stata nominata tra i Meaningful business 100 di quest’anno, il programma annuale che celebra i leader capaci di unire profitto e scopo per affrontare complesse sfide sociali e ambientali. Tra gli altri nomi della moda selezionati figurano Niccolò Cipriani, ceo di Rifò, Michael Cusack, chief sustainability officer di Acs Clothing, Parvinder Singh, managing director di Aadi sustainability solutions and recyclr, azienda indiana del denim, Stefanie Cohen, head of sustainability di Swarovski e Tainiqi Zhu fondatore e ceo di Zzer, piattaforma cinese dedicata al second hand. Made for a woman è un'impresa sociale nata in Madagascar, simbolo internazionale di empowerment femminile, impatto sociale e sostenibilità.
Valutati da una giuria di esperti provenienti da organizzazioni come Google, Mastercard, Unilever, Sap, Temasek e il World economic forum, i vincitori sono stati selezionati tra oltre 900 candidature, provenienti da 86 Paesi. Nell’ambito del programma Mb100, giunto alla sua settima edizione, i vincitori avranno accesso a opportunità di investimento, risorse per lo sviluppo delle capacità e servizi pro bono offerti da una serie di organizzazioni leader, tra cui Ey, Hogan Lovells, Forster Communications, Green Frontier Capital, Kenya Climate Ventures e The Portman Estate.
Made for a woman è una comunità in continua crescita composta da oltre 750 artigiane e
artigiani con sede in Madagascar, uniti da un obiettivo comune: creatività, preservazione
culturale ed empowerment. Dal 2019, il progetto valorizza il talento locale offrendo lavoro
dignitoso, salari equi e opportunità di crescita personale e professionale a persone
provenienti da contesti vulnerabili.
Fondata con la missione di migliorare la qualità della vita per le comunità più vulnerabili del Madagascar, l'azienda sostiene a oggi oltre 750 artigiani, di cui il 91,5% donne, e le loro famiglie, in totale, oltre 3.500 individui, grazie a un vero e proprio ecosistema di impatto sociale a 360 gradi, che va oltre la semplice occupazione, e che include accesso universale alle cure mediche, supporto psicosociale, inserimento socio-economico di persone in condizioni di fragilità, prevenzione della violenza di genere e servizio di asilo aziendale.
L’azienda sta portando avanti lo sviluppo della prima filiera completamente tracciabile e supportata da blockchain per la rafia, fibra naturale simbolo dell’artigianato malgascio.
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