Fao: -1,6% prezzi mondiali materie prime ad ottobre

Novembre 7, 2025 - 12:00
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Fao: -1,6% prezzi mondiali materie prime ad ottobre

Roma, 7 nov. (askanews) – I prezzi mondiali delle materie prime alimentari sono generalmente diminuiti a ottobre, trainati principalmente dall’ampia offerta globale. L’Indice FAO dei prezzi alimentari, che misura le variazioni mensili dei prezzi internazionali di una serie di materie prime alimentari scambiate a livello globale, ha registrato infatti una media di 126,4 punti a ottobre, in calo dell’1,6% rispetto al livello rivisto di settembre.

L’Indice FAO dei prezzi dei cereali è diminuito dell’1,3% rispetto a settembre, con cali registrati per tutti i principali cereali. L’indice dei prezzi del grano è sceso dell’1,0%, l’indice dei cereali secondari dell’1,1% e l’indice dei prezzi di tutti i tipi di riso del 2,5%.

L’Indice FAO dei prezzi della carne è sceso del 2,0% nel mese, trainato dal forte calo dei prezzi di suini e pollame. I prezzi della carne bovina, tuttavia, hanno continuato a salire, trainati dalle quotazioni più elevate provenienti dall’Australia, dovute alla solida domanda globale.

L’Indice FAO dei prezzi dei prodotti lattiero-caseari è sceso del 3,4% a ottobre, trainato dal forte calo delle quotazioni del burro, legato alle ampie disponibilità per l’esportazione dall’Unione Europea e dalla Nuova Zelanda. Anche le quotazioni del latte in polvere sono diminuite, a causa della limitata domanda d’importazione e della forte concorrenza delle esportazioni.

L’Indice FAO dei prezzi dello zucchero è sceso del 5,3% rispetto al mese precedente, raggiungendo il livello più basso da dicembre 2020, trainato dal forte andamento della produzione in Brasile e dalle previste maggiori produzioni in Thailandia e India. Anche il calo dei prezzi del petrolio greggio ha esercitato un’ulteriore pressione al ribasso sui prezzi mondiali dello zucchero, a causa della minore domanda da parte del settore dei biocarburanti.

L’Indice FAO dei prezzi degli oli vegetali ha registrato un andamento in controtendenza rispetto alla tendenza generale al ribasso, salendo dello 0,9% a ottobre, raggiungendo il livello più alto da luglio 2022. Le quotazioni degli oli di palma, colza, soia e girasole sono aumentate, a causa di una serie di fattori, tra cui l’obbligo di commercializzare biocarburanti e i ritardi nei raccolti nella regione del Mar Nero.

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Redazione Eventi e News Redazione Eventi e News in Italia