Ferrari 2025: tutti gli errori di una stagione da dimenticare tra Leclerc e Hamilton

Il 2025 doveva essere l’anno del riscatto per la Ferrari, ma si è trasformato in una stagione da incubo. Errori tecnici, strategie sbagliate e una SF-25 poco competitiva hanno spento i sogni di Leclerc e Hamilton. Analisi completa di un anno da dimenticare per il Cavallino rampante.

Novembre 7, 2025 - 16:28
Novembre 8, 2025 - 22:27
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Ferrari 2025: tutti gli errori di una stagione da dimenticare tra Leclerc e Hamilton
Monoposto Ferrari di Formula 1 su pista bagnata durante la stagione 2025, simbolo delle difficoltà e degli errori del team di Maranello.

Ferrari, tutti gli errori: perché il 2025 è un anno da dimenticare


Il 2025 doveva essere l’anno della rinascita per la Ferrari, ma alla fine si è trasformato in una stagione decisamente da dimenticare. Già dopo i primi Gran Premi in Australia e in Cina i sogni di gloria si sono già infranti contro la dura realtà di risultati deludenti e di una monoposto non capace di mantenere le promesse. Nemmeno l'arrivo di Lewis Hamilton a bordo delle Rosse è riuscito a cambiare l'andazzo negativo. I critici del settore non hanno mai creduto seriamente nelle stelle della Ferrari e neanche le scommesse sul vincitore per i vari GP del 2025 hanno mai caldeggiato il nome di Charles Leclerc, sulla carta sempre favorito sul collega britannico. Il campionato del Cavallino rampante è stato disastroso con la classifica che vede attualmente Leclerc solo quinto con 210 punti, e Hamilton, addirittura sesto a quota 146, a rappresentare lo specchio di una stagione nata male e proseguita peggio. Un contesto tecnico che ha inevitabilmente spinto lo stesso Leclerc a interrogarsi sul proprio futuro a Maranello, ma cerchiamo di capire quali sono stati gli errori della Rossa e cosa non ha funzionato.

SF-25, una vettura senza crescita

Dietro i numeri impietosi di quest’anno della Ferrari c’è sicuramente una macchina non all’altezza. La SF-25, presentata come una monoposto rivoluzionata, non è mai riuscita a esprimere il potenziale mostrato al simulatore. Un esempio emblematico è arrivato nel weekend di Baku, dove le caratteristiche del circuito avrebbero dovuto favorire la Rossa, ma nonostante ciò è arrivata una debacle già dalle qualifiche del sabato. L’analisi ha portato al verdetto che l’errore non è stato solo nelle strategie, ma proprio nel progetto della vettura, che presenta accentuati dall’introduzione della sospensione posteriore modificata a partire dal GP del Belgio. La decisione del direttore tecnico Loïc Serra di puntare tutto sulla dinamica del veicolo, tralasciando in parte lo sviluppo aerodinamico, si è rivelata un’arma a doppio taglio. Il risultato è stato quello di limitare la sensibilità della SF-25 alle variazioni di setup, cosicché quando le condizioni della corsa variavano (grip, temperatura, vento) la vettura diventava imprevedibile e difficile da adattare.

Errori di sviluppo e un futuro incerto

Il problema principale della stagione è stato il blocco evolutivo generato da questa scelta tecnica. Per oltre tre mesi, gran parte dello staff è stato concentrato sullo sviluppo delle sospensioni, lasciando in secondo piano l’aerodinamica. Questo si è rivelato un errore che ha fatto perdere tempo e ha cancellato ogni possibilità di miglioramento concreto. Si dice che a Maranello fossero già pronte un paio di evoluzioni aerodinamiche, soprattutto sulla parte inferiore della monoposto, che però sono state accantonate in favore del nuovo sistema di sospensioni.
Quel che è venuto fuori è una vettura tecnicamente rigida e poco versatile, costretta a inseguire ogni fine settimana i rivali senza mai trovare un equilibrio definitivo. Questo ha minato anche il morale del team e la fiducia dei piloti, soprattutto di Leclerc, che si è spesso trovato a dover estrarre prestazioni da un’auto incapace di adattarsi alle circostanze. L’arrivo di Hamilton, celebrato come l’inizio di una nuova era, non ha prodotto l’effetto sperato. La Ferrari ha perso terreno non solo rispetto a Red Bull e Mercedes, ma anche nei confronti di McLaren e Aston Martin, più costanti e concrete. A Maranello si parla già di una profonda revisione del progetto per il 2026, ma il rischio di un’ennesima rivoluzione tecnica potrebbe peggiorare ulteriormente la situazione. Intanto, Charles Leclerc osserva e riflette: la sua pazienza non è infinita, e se il Cavallino non ritroverà la via della competitività, il 2025 potrebbe essere ricordato non solo come un anno da dimenticare, ma come l’inizio di un nuovo addio eccellente.

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Redazione Eventi e News Redazione Eventi e News in Italia