Gaza scatena i teppisti, politica avvelenata dalle Regionali, pensiero di un padre per Beppe Grillo

Settembre 24, 2025 - 01:00
 0
Gaza scatena i teppisti, politica avvelenata dalle Regionali, pensiero di un padre per Beppe Grillo

I primi a doverli definire teppisti, canaglie, vandali, mascalzoni o quel che volete sono proprio quelle migliaia di persone che volevano manifestare pacificamente per Gaza.

Invece sono stati travolti dalla violenza, hanno  purtroppo assistito ad una vera e propria guerriglia che ha devastato Milano e messo in ginocchio Roma, dove fino a notte tardi era difficile se non impossibile circolare.

Le immagini sono lì a dimostrare quel che è accaduto: 60 agenti feriti, auto bruciate, lanci di cassonetti: molte città devastate da persone che non sono degne di vivere in un paese civile.

Dove dovrebbero stare? Lasciamolo dire alla giustizia perchè l’opinione pubblica saprebbe già rispondere a questo interrogativo.

Perché succede tutto questo e chi sono i protagonisti di un simile indecifrabile scempio? Il loro credo è il “tanto peggio, tanto meglio”, uno slogan caro ai brigatisti di qualche anno fa. L’importante è mettere a ferro e fuoco il Paese, poi si vedrà il da farsi. 

“Uno spettacolo indegno”, lo ha definito la premier tappandosi forse la bocca. Chi ha visto ieri sera i telegiornali rimane allibito e non sa scegliere le parole giuste per qualificare quegli individui.

È stata una manifestazione per Gaza o che altro? Sono questi i pacifisti che vorrebbero difendere la Palestina? Assolutamente no. Migliaia in piazza desideravano solo aiutare un popolo che vive tra le bombe e la fame. Se non si muore per i raid dell’esercito israeliano, ci pensa la miseria a distruggere quella gente.

Si è voluto così organizzare uno sciopero generale che potesse significare il disprezzo per la violenza. È stata proprio quella stessa violenza a tramutare i cortei in un qualcosa che con Gaza non c’entrava proprio niente. 

Quali sono state le reazioni politiche dinanzi a tanto scempio? La maggioranza si è unita alle parole della Meloni; l’opposizione è stata più cauta e ha tentato di glissare l’interrogativo per non dare man forte a quegli avversari che tra pochi giorni dovranno contendere in una elezione regionale a cui si annette una grande importanza. Non è mancato chi ha chiuso gli occhi diminuendo la portata dell’evento.

Ma ad una informazione piegata alla politica siamo ormai abituati e non ci dovremmo meravigliare. I fatti si sono potuti toccare con mano ed ogni interpretazione diventa inutile se la paragoniamo alla violenza che i filmati ci hanno dimostrato.

Vanacci cresce e parla di Gaza

Gaza scatena i teppisti, politica avvelenata dalle Regionali, pensiero di un padre per Beppe Grillo, nella foto vannacci
Gaza scatena i teppisti, politica avvelenata dalle Regionali, pensiero di un padre per Beppe Grillo (foto ANSA) – Blitz quotidiano

“Si parla solo di quei cento violenti e non del mondo che è sceso in strada”, scrive qualcuno. È vero: i pacifisti autentici erano tanti, migliaia, ma perché non ci si è organizzati anzi tempo per fermare quella marmaglia che turba sempre qualsiasi manifestazione?

La verità è che in Italia i partiti contano ormai pochissimo. Una volta c’erano i servizi d’ordine a placare e immobilizzare queste persone. Li ricordo bene quando dopo la morte di Feltrinelli a Milano si voleva andare contro tutti anche contro lo stesso Enrico Berlinguer.

Adesso, la musica è cambiata. Al posto di quelle persone che rendevano pacifica ogni tipo di protesta ci sono i comitati elettorali che, se possible, rendono  l’aria ancora di più mefitica.

La competizione politica aggrava la situazione e finché non si capirà che farsi la guerra è controproducente, il quadro attuale non cambierà. Si deve cercare maggior credito nella gente non inveire e magari odiare chi non la pensa come te. Altre Milano, altre Roma dovremo sopportare se il clima tra le forze politiche non muterà. Se si vuole la pace (come si pretendeva con i cortei di ieri) per quale ragione si dà la possibilità a questi energumeni di intervenire? Possibile che non sia possibile identificarli prima e impedirgli di infilarsi in una manifestazione con il solo scopo di far trionfare la violenza?

La verità è che nei Palazzi si è troppo impegnati a prendere voti e preferenze. Il resto viene dopo. In tutte le alleanze senza distinzioni di sorta.

Salvini non sta mai fermo

A destra, Matteo Salvini ne inventa una al giorno per essere sempre in prima linea con o senza il generale Vannacci. A sinistra i moderati spingono per cambiare il  vertice e le correnti si moltiplicano. L’ultima è quella che vede coinvolti Paolo Gentiloni e Lorenzo Guerini  uniti per creare un nuovo gruppo che dia un indirizzo diverso al Pd di oggi. Tranne poi, in seguito, entrare in conflitto per sedersi su quella poltrona che oggi occupa Elly Schlein.

Fin dove si vuole arrivare? Non si capisce che in questo modo sarà più difficile progredire ed essere un Paese fondamentale per l’Europa?

A quelli che hanno la bontà di leggermi potrà sembrar strano che stamane io sia dalla parte di Beppe Grillo. Ieri un tribunale sardo ha condannato suo figlio infliggendogli una pena di otto anni di carcere.

Seguiranno l’appello e la Cassazione, ma come si può sentire un padre in questo lasso di tempo? Forse non avrà più voglia di combattere e di far sentire la sua voce di “grillino doc”, ma è comprensibile. E dinanzi a tanto dolore, non si può stare contro di lui.

L'articolo Gaza scatena i teppisti, politica avvelenata dalle Regionali, pensiero di un padre per Beppe Grillo proviene da Blitz quotidiano.

Qual è la tua reazione?

Mi piace Mi piace 0
Antipatico Antipatico 0
Lo amo Lo amo 0
Comico Comico 0
Furioso Furioso 0
Triste Triste 0
Wow Wow 0
Redazione Eventi e News Redazione Eventi e News in Italia