Giornata vittime incidenti sul lavoro, sindacati all’attacco: “Una sconfitta per lo stato”

Ottobre 12, 2025 - 23:00
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Giornata vittime incidenti sul lavoro, sindacati all’attacco: “Una sconfitta per lo stato”
bandiere sindacati sciopero

Genova. In occasione della Giornata dedicata alle vittime degli incidenti sul lavoro, le principali sigle sindacali liguri alzano la voce, denunciando la piaga degli infortuni e dei decessi come un fallimento sistemico che chiama in causa Stato, istituzioni e imprese.

La critica più aspra arriva da Giuseppe Gulli, segretario organizzativo della UIL Liguria, che definisce infortuni e morti sul lavoro non solo una “piaga e un’ingiustizia sociale,” ma una “sconfitta per lo Stato, le istituzioni e le imprese.” Gulli punta il dito contro le cause strutturali del problema: “Non possiamo accettare un sistema in cui la vita umana venga messa a rischio ogni giorno a causa di lavoro precario, negligenze nelle manutenzioni sempre più al risparmio, contratti pirata, appalti e sub appalti, controlli insufficienti e di una politica che, a livello nazionale, agisce poco e parla troppo.” La UIL chiede quindi un piano nazionale straordinario per la sicurezza che includa risorse adeguate, ispettori competenti, sanzioni efficaci e formazione obbligatoria, ribadendo di aver sollecitato invano un tavolo sugli appalti e sub appalti direttamente a Palazzo Chigi.

Anche la CGIL Liguria si unisce al coro di protesta, focalizzando l’attenzione sul nesso tra la qualità dell’impiego e la tutela della salute. Il segretario generale Maurizio Calà interviene sottolineando che “Salute e sicurezza sul lavoro potranno essere garantite solo se ne verrà migliorata la qualità.” Calà evidenzia che, come dimostrano i dati sugli infortuni e i risultati delle ispezioni, garantire la sicurezza “resta un obiettivo lontano che chiama in causa le istituzioni.”

A lanciare un appello per un’azione immediata è il segretario generale della CISL Liguria, Luca Maestripieri, che sottolinea il drammatico aumento dei casi mortali in Liguria nei primi nove mesi dell’anno e la dilagante irregolarità. “Basta slogan, servono controlli veri, prevenzione e formazione continua in ogni luogo di lavoro,” sollecita Maestripieri. La CISL rilancia, in particolare, la proposta di un patto per la sicurezza che coinvolga Regione, ispettorati, aziende sanitarie, INAIL e parti sociali. Tra le richieste specifiche avanzate da Maestripieri figurano: più ispettori, un miglior coordinamento dei dati sugli infortuni, l’introduzione di premialità per le imprese che investono in sicurezza e sanzioni realmente efficaci per chi viola le normative.

I commenti della politica

“La 75ª Giornata nazionale per le vittime di incidenti sul lavoro non può essere soltanto un momento di memoria, ma deve diventare un’occasione concreta di impegno e responsabilità verso il futuro. Oggi ricordiamo chi ha perso la vita lavorando, ma ricordare non basta. È necessario agire”, dichiara Simone D’Angelo, consigliere regionale del Partito Democratico in Liguria, intervenuto come oratore ufficiale alla cerimonia genovese della Giornata nazionale dedicata alle vittime del lavoro.

“In Liguria – prosegue D’Angelo – nei primi otto mesi del 2025, si sono registrate 19 morti sul lavoro, sei in più rispetto allo stesso periodo del 2024: un aumento del 55%. Non sono numeri, sono vite spezzate. Dietro ogni dato si cela una tragedia che poteva essere evitata. Non si può morire di lavoro. La fotografia del mondo del lavoro in Liguria è allarmante. L’84% delle imprese controllate è risultato irregolare e le malattie professionali sono aumentate del 19%. Eppure, su oltre 130.000 aziende presenti sul territorio, si effettuano appena 1.300 ispezioni all’anno. Servono più risorse, più personale PSAL, più controlli. È una responsabilità politica, non solo tecnica. Occorre rafforzare i servizi di prevenzione e sicurezza, assumere tecnici qualificati, potenziare la formazione e investire seriamente nella cultura della sicurezza, troppo spesso sacrificata in nome del profitto”.

“In una regione dove l’80% dei nuovi contratti è precario, il lavoro si è fatto fragile, e con esso anche la sicurezza. Non possiamo accettare che la vita delle persone diventi una variabile economica. La sicurezza deve essere una priorità politica e sociale. Le istituzioni oggi devono agire, non solo promettere. Perché il lavoro deve significare libertà, crescita, dignità. Mai morte”, conclude Simone D’Angelo.

 

Silvia Salis: “Vigilare sulla prevenzione”

 

“Oggi, in occasione della Giornata nazionale per le Vittime degli incidenti sul lavoro, la città di Genova si unisce al cordoglio e al ricordo di tutte le lavoratrici e i lavoratori che hanno perso la vita o subito gravi conseguenze mentre svolgevano il proprio dovere. Questa giornata rappresenta un momento di riflessione profonda, che ci richiama alla responsabilità collettiva nel costruire una cultura della sicurezza sempre più radicata e concreta”. Così la sindaca di Genova, Silvia Salis, in occasione della 75esima Giornata nazionale per le vittime degli incidenti sul lavoro.
“Ogni incidente sul lavoro è una ferita non solo per le famiglie colpite, ma per l’intera comunità: perché il lavoro deve essere un luogo di dignità, non di rischio – prosegue la sindaca – e ogni morte bianca è una morte di troppo». Salis aggiunge che «come amministrazione, rinnoviamo il nostro impegno per promuovere il rispetto delle norme sulla sicurezza, sostenere la formazione e vigilare affinché la prevenzione non sia mai trascurata». Per questo, conclude, «a nome di Genova, esprimo la nostra vicinanza ai familiari delle vittime e a tutte le persone colpite da infortuni sul lavoro. Il loro dolore deve essere lo sprone che ci spinge ad agire, ogni giorno, per un futuro più giusto e sicuro per tutti”.

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