Giovedì della settimana della X Domenica dopo Pentecoste
ALL’INGRESSO
Il Signore ti ha scelto per suo sommo sacerdote,
ti ha aperto i suoi tesori
e ti ha colmato di ogni benedizione.
ALL’INIZIO DELL’ASSEMBLEA LITURGICA
O Dio, che a preservare la fede cattolica e a unificare ogni cosa in Cristo hai animato del tuo Spirito di sapienza e di fortezza il papa san Pio X, fa’ che alla luce dei suoi insegnamenti e del suo esempio giungiamo al premio della vita eterna. Per Gesù Cristo, tuo Figlio, nostro Signore e nostro Dio, che vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen
LETTURA 1Re 11, 41 – 12, 1-2. 20-25a
Lettura del primo libro dei Re
Le altre gesta di Salomone, tutte le sue azioni e la sua sapienza, non sono forse descritte nel libro delle gesta di Salomone? Il tempo in cui Salomone aveva regnato a Gerusalemme su tutto Israele fu di quarant’anni. Salomone si addormentò con i suoi padri e fu sepolto nella Città di Davide, suo padre; al suo posto divenne re suo figlio Roboamo. Roboamo andò a Sichem, perché tutto Israele era convenuto a Sichem per proclamarlo re. Quando lo seppe, Geroboamo, figlio di Nebat, che era ancora in Egitto, dove era fuggito per paura del re Salomone, tornò dall’Egitto. Quando tutto Israele seppe che era tornato Geroboamo, lo mandò a chiamare perché partecipasse all’assemblea; lo proclamarono re di tutto Israele. Nessuno seguì la casa di Davide, se non la tribù di Giuda. Roboamo, giunto a Gerusalemme, convocò tutta la casa di Giuda e la tribù di Beniamino, centottantamila guerrieri scelti, per combattere contro la casa d’Israele e per restituire il regno a Roboamo, figlio di Salomone. La parola di Dio fu rivolta a Semaià, uomo di Dio: «Riferisci a Roboamo, figlio di Salomone, re di Giuda, a tutta la casa di Giuda e di Beniamino e al resto del popolo: Così dice il Signore: “Non salite a combattere contro i vostri fratelli israeliti; ognuno torni a casa, perché questo fatto è dipeso da me”». Ascoltarono la parola del Signore e tornarono indietro, come il Signore aveva ordinato. Geroboamo fortificò Sichem sulle montagne di Èfraim e vi pose la sua residenza.
SALMO Sal 47 (48)
Come avevamo udito, così abbiamo visto.
La tua santa montagna, altura stupenda,
è la gioia di tutta la terra.
Il monte Sion, vera dimora divina,
è la capitale del grande re. R
Come avevamo udito, così abbiamo visto
nella città del Signore degli eserciti,
nella città del nostro Dio;
Dio l’ha fondata per sempre. R
Come il tuo nome, o Dio,
così la tua lode si estende
sino all’estremità della terra;
di giustizia è piena la tua destra. R
Gioisca il monte Sion,
esultino i villaggi di Giuda
a causa dei tuoi giudizi. R
VANGELO Lc 11, 37-44
✠ Lettura del Vangelo secondo Luca
In quel tempo. Mentre il Signore Gesù stava parlando, un fariseo lo invitò a pranzo. Egli andò e si mise a tavola. Il fariseo vide e si meravigliò che non avesse fatto le abluzioni prima del pranzo. Allora il Signore gli disse: «Voi farisei pulite l’esterno del bicchiere e del piatto, ma il vostro interno è pieno di avidità e di cattiveria. Stolti! Colui che ha fatto l’esterno non ha forse fatto anche l’interno? Date piuttosto in elemosina quello che c’è dentro, ed ecco, per voi tutto sarà puro. Ma guai a voi, farisei, che pagate la decima sulla menta, sulla ruta e su tutte le erbe, e lasciate da parte la giustizia e l’amore di Dio. Queste invece erano le cose da fare, senza trascurare quelle. Guai a voi, farisei, che amate i primi posti nelle sinagoghe e i saluti sulle piazze. Guai a voi, perché siete come quei sepolcri che non si vedono e la gente vi passa sopra senza saperlo».
DOPO IL VANGELO
«Io sono il buon pastore – dice il Signore –;
il buon pastore dà la vita per le sue pecore».
A CONCLUSIONE DELLA LITURGIA DELLA PAROLA
O Dio, che nel servizio episcopale di san Pio X hai dato alla tua Chiesa una chiara immagine di Cristo buon pastore, per la sua intercessione e i suoi meriti concedi al tuo popolo di giungere ai pascoli della vita eterna.
Per Cristo nostro Signore. Amen
SUI DONI
Accetta con bontà, o Padre, le offerte che ti presentiamo, e fa’ che, sull’esempio di san Pio X, con devozione sincera e con viva fede partecipiamo a questi santi misteri.
Per Cristo nostro Signore. Amen
PREFAZIO
È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, rendere grazie sempre, qui e in ogni luogo, a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno. Gesù Cristo, tuo Figlio, tre volte chiese a Simone una professione di amore, prima di eleggerlo pastore di tutto il tuo gregge. Tra i successori di Pietro tu, o Dio, scegliesti anche san Pio X perché, governando la Chiesa di Roma, presiedesse all’universale carità e confermasse nella fede tutti i fratelli. Uniti a questo tuo servo, di cui oggi facciamo gioiosa memoria, insieme con gli angeli e con i santi eleviamo l’inno della tua lode: Santo…
ALLO SPEZZARE DEL PANE
«Non voi avete scelto me – dice il Signore –,
ma io ho scelto voi e vi ho costituito
perché andiate e portiate frutto,
e il vostro frutto rimanga».
ALLA COMUNIONE
Dice il Signore: «Avrò cura delle pecore del mio gregge,
mi sceglierò un pastore che le conduca al pascolo
e io sarò il loro Dio».
DOPO LA COMUNIONE
O Dio onnipotente, questa mensa di vita eterna, a cui ci siamo accostati nel ricordo del papa san Pio X, ci renda forti nella fede e concordi nella carità.
Per Cristo nostro Signore. Amen
Qual è la tua reazione?






