Golden Goose vicina ai cinesi di HongShan: valutazione da 2,5 mld €
Potrebbe superare i 2,5 miliardi di euro la valutazione stilata da Jp Morgan per Golden Goose. Lo rivelano alcuni organi di stampa, sottolineando come in pole position per rilevare il marchio di sneakers di lusso guidato da Silvio Campara ci sia il fondo cinese HongShan, già oggetto di indiscrezioni di stampa a inizio ottobre. Il fondo, nato da una costola di Sequoia Capital (di cui rappresentava le attività asiatiche) e nel 2024 scorporatosi, gestisce un pool da 55 miliardi di dollari (circa 46,7 miliardi di euro) tra aziende e liquidità. Nel 2018 ha portato in Borsa PopMart, la casa madre dei popolarissimi Labubu, oltre ad aver investito nell’automotive con Byd e Leapmotor e nel segmento dell’abbigliamento di lusso e dello sportswear con la maison Ami Paris e il colosso statunitense, quotato al Nasdaq, Amer Sports.
A cedere la sua quota sarebbe Permira, che dal 2020 detiene l’80% del capitale della società. Per il marchio fondato a Marghera (Venezia) nel 2000 si tratterebbe quindi di un salto di qualità importante, passando, come ripercorre Il Sole 24 Ore, da una valutazione di 40 milioni di euro nel 2013, quando il fondo italiano Dgpa Sgr acquisì una partecipazione del 70%, lasciando i fondatori in minoranza. Nel 2025 il fondo belga Ergon Capital rilevò da Dgpa la maggioranza (75%) per un valore del gruppo salito a 150 milioni. Nel 2017 è stata poi la volta della statunitense Carlyle che ha acquisito il marchio per 450 milioni per poi cederlo, appunto, nel 2020 a Permira per una valutazione di 1,3 miliardi. E ora, dunque, a cinque anni di distanza il valore sarebbe ulteriormente lievitato a 2,5 miliardi di euro.
In occasione dell’inaugurazione della Golden Goose Arena a Milano, Silvio Campara, parlando con la stampa riguardo ai rumors su una possibile cessione del marchio di sneakers, aveva detto: “Come potete immaginare, quando un’azienda è l’unica al mondo a crescere del 25% all’anno nel comparto retail consumer, tra negozi e online, è naturale che molti vogliano guardarla da vicino”. I dati confermano questa visione. Nel 2020 i ricavi del marchio erano 210 milioni di euro. Nel 2024 il turnover ha raggiunto 654,6 milioni di euro, in crescita del 13,1% mentre nel primo semestre 2025, i ricavi hanno toccato 342,1 milioni, in crescita del 13% rispetto al 2024, con un margine operativo del 33 per cento.
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