Identificato un nuovo bersaglio farmacologico nella lotta contro le infezioni resistenti

Novembre 14, 2025 - 13:30
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Identificato un nuovo bersaglio farmacologico nella lotta contro le infezioni resistenti

La scoperta di un nuovo meccanismo di resistenza agli antibiotici comuni potrebbe aprire la strada a trattamenti migliori per le infezioni batteriche dannose, suggerisce uno studio.

 

 

 

La scoperta di un nuovo meccanismo di resistenza agli antibiotici comuni potrebbe aprire la strada a trattamenti migliori per le infezioni batteriche dannose, suggerisce uno studio.

Prendere di mira questo meccanismo di difesa potrebbe aiutare gli sforzi per combattere la resistenza antimicrobica (AMR), una delle sfide sanitarie più urgenti al mondo, dicono i ricercatori.

I risultati dello studio rivelano come un sistema di riparazione all’interno di alcuni batteri svolga un ruolo fondamentale nell’aiutarli a sopravvivere agli antibiotici di uso comune.

Molti di questi farmaci agiscono mirando alla produzione di proteine essenziali per la crescita e la sopravvivenza dei batteri.

Ora, i ricercatori dell’Università di Edimburgo hanno identificato nuovi bersagli farmacologici all’interno di uno speciale sistema di riparazione posseduto da alcuni batteri, noto come Rtc, che consente loro di contrastare gli effetti di questi antibiotici.

L’Rtc agisce per riparare l’RNA danneggiato di un batterio, la molecola essenziale per tradurre le informazioni genetiche contenute nel DNA in proteine funzionali all’interno delle cellule, consentendogli di mantenere la produzione e la crescita delle proteine anche in presenza di antibiotici.

Una scoperta chiave del lavoro è stata che le risposte batteriche agli antibiotici possono essere imprevedibili, poiché l’espressione del sistema di riparazione Rtc varia da cellula a cellula.

Questo potrebbe spiegare perché alcune infezioni sono così difficili da trattare, poiché alcuni batteri possono sopravvivere al trattamento antibiotico meglio di altri, afferma il team.

I ricercatori hanno fatto la scoperta utilizzando una combinazione di modelli computerizzati ed esperimenti di laboratorio che coinvolgono E. coli, che è noto per sviluppare resistenza agli antibiotici.

I loro risultati suggeriscono che la personalizzazione dei trattamenti per colpire i componenti chiave del sistema di riparazione Rtc potrebbe migliorare l’efficacia degli antibiotici esistenti, rendendoli più capaci di sradicare le infezioni.

Lo studio non solo evidenzia la complessità delle strategie di sopravvivenza batterica, ma apre anche nuove strade per lo sviluppo di terapie più efficaci nell’affrontare la resistenza antimicrobica.

I risultati sono stati pubblicati sulla rivista Nature Communications. La ricerca, che ha coinvolto anche scienziati della Queen Mary University di Londra e dell’Imperial College di Londra, è stata sostenuta dal Biotechnology and Biological Sciences Research Council, dal Leverhulme Trust e da Wellcome.

La dottoressa Andrea Weisse, della Facoltà di Scienze Biologiche e Informatica dell’Università di Edimburgo, che ha guidato lo studio, ha dichiarato: “I batteri sono piccole cose intelligenti. Hanno imparato a schivare i nostri antibiotici e stanno migliorando continuamente. Se non troviamo nuovi farmaci – o nuovi trucchi per superarli in astuzia – siamo nei guai. Quello che stiamo cercando di fare qui è capire davvero come funzionano i loro sistemi di difesa. Una volta che vediamo chiaramente il meccanismo, possiamo capire modi più intelligenti per sconfiggerli e trattare le infezioni in modo più efficace”.

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Redazione Redazione Eventi e News