Il debutto di Victoria Beckham nella moda non è stato affatto facile: una nuova serie Netflix racconta com'è andata davvero.

Ottobre 15, 2025 - 16:30
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Il debutto di Victoria Beckham nella moda non è stato affatto facile: una nuova serie Netflix racconta com'è andata davvero.

Il successo planetario con le Spice Girls, la parentesi WAG come “moglie di un calciatore”, il debutto nella moda e la nascita di una famosa linea beauty: Victoria Beckham ha vissuto molte vite, cambiando pelle e stile ogni volta. Anche se la passione per la moda l’ha definita da sempre (era, non a caso, l’elegantona Posh Spice) il fashion system ha guardato con sospetto la nascita del suo marchio: lo racconta lei stessa in una nuova serie Netflix, Victoria Beckham, già nella top 10 dei titoli più visti della piattaforma.

La reunion delle Spice Girls (e famiglie) alla prima del doc di Victoria Beckham

Lo shopping da Gucci e la gaffe con Donatella Versace

La docu-serie sull’ex Posh Spice – tre episodi di circa 45 minuti – segue quella dedicata al marito, il calciatore David Beckham. Stavolta, la protagonista è lei: gli episodi seguono la preparazione dello show alla Paris Fashion Week, un traguardo per la linea di moda che porta il suo nome. Tra prove, sitting e crisi dell’ultimo minuto, la stilista racconta la sua storia, partendo ovviamente dal fenomeno Spice Girls.

La serie ci regala anche un piccolo scorcio dell’infanzia di Victoria Adams, la bambina “un po’ strana” che a scuola era tutto fuorché popolare. Solo sul palco poteva sentirsi “qualcun altro”, grazie a musica e costumi. La moda, racconta, è una sua ossessione da sempre: da quando guardava la madre vestirsi bene “anche per prendere l’aereo” e cucirle i suoi costumi.

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Victoria Beckham in una scena della serie tv (foto: Netflix Media Center)

Le altre Spice Girls, ammette, non avevano la passione per gli abiti firmati: era lei a spendere quasi tutto il budget da Gucci quando erano in tour. Nel primo episodio si racconta anche del primo incontro con Donatella Versace, che l’aveva invitata a una sua sfilata: non contenta di poter scegliere dal negozio qualsiasi cosa le piacesse, Victoria Beckham fece modificare completamente un abito in pelle nera. “Che maleducata”, commenta nella serie tv ripensandoci. Eppure, ammette Donatella Versace, “le stava meglio in quel modo”.

La parentesi WAG dopo le Spice Girls

La moda, per Victoria Beckham, è stata un’ancora di salvezza dopo la fine delle Spice Girls: passare dall’essere sempre in tour a essere una moglie e una mamma a Manchester è stata “una transizione difficile”. Ma non era una moglie qualsiasi: era una WAG, cioé la moglie di un atleta (l’acronimo sta per “Wife and Girlfriends”, cioé le donne che incoraggiano i propri partner sul campo).

Non era più la star dello show, ma Victoria Beckham ha saputo comunque attirare l’attenzione su di sé con i suoi outfit: capelli lunghi, minigonne, borse di lusso, tacchi vertiginosi e abiti fascianti. Erano i primi anni Duemila e Victoria Beckham incarnava lo spirito patinato e scintillante dei tempi: abbronzata, magra, sempre perfettamente in controllo della sua immagine.

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Victoria Beckham prima della sfilata di Parigi (Netflix Media Center)

Ma se voleva essere presa sul serio nel mondo della moda, qualcosa doveva cambiare. Lei stessa doveva cambiare. Lo stilista Roland Mouret, suo mentore e consigliere, le consigliò di “uccidere la WAG” e ripartire da zero: una nuova immagine, più semplice e pulita, e una lunga gavetta nel mondo della moda. Nell’ennesimo cambio di look Victoria Beckham ha modificato taglio e colore di capelli, sceglie capi meno vistosi, rinunciando addirittura alle protesi al seno. E, nonostante lo scetticismo generale, ha fondato il suo brand di moda.

Gli esordi di Victoria Beckham come stilista

Nella serie tv, Victoria Beckham racconta di come all’inizio nessuno la prendesse sul serio. Al contrario, dice, “ero diventata una barzelletta”. Si riferisce a un episodio in particolare: nel 2008 Marc Jacobs le chiese di essere il volto di una campagna pubblicitaria scattata dal fotografo Juergen Teller. Il risultato, però, non fu quello che sperava: al contrario, si sentì denigrata e mortificata. Dieci anni dopo, la stilista si è presa la sua rivincita, ricreando la campagna per il suo brand.

“Non sapevo se avrei fatto una o due collezioni – dichiara in un episodio – sarebbe stato stupendo arrivare alla terza”. Ma il finale della storia lo conosciamo: negli anni Victoria Beckham ha costruito e difeso la sua linea di moda, salvandola dai guai finanziari e espandendola. Oggi il marchio sfila a Parigi ed è stato affiancato da profumi, skincare e make up (in Italia si possono acquistare da Green Soul Cosmetics e The Beautyaholic’s Shop). Ha anche firmato varie collaborazioni, tra cui una con Mango. Alla faccia di chi la credeva solo l’ennesima popstar che voleva mettere il proprio nome su una linea di abbigliamento.

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Redazione Redazione Eventi e News