Il fondatore della pizzeria Zei di Varese morì cadendo in ospedale, tre a processo per omicidio colposo

Un anziano ricoverato in ospedale con i postumi del Covid allettato con patologie che contemplavano un elevato livello di contenimento, vedi letto con spondine e altri sistemi per evitare cadute.
Ma qualcosa non funziona e – secondo l’accusa – l’uomo si alza dal letto, cade, picchia la testa e muore dopo otto ore, il 22 ottobre 2022. I familiari fanno un esposto querela per chiedere di accertare delle responsabilità e di fronte al giudice per l’udienza preliminare di Varese mercoledì mattina sono finite due infermiere e una operatrice socio sanitaria chiamate a rispondere del reato di omicidio colposo.
Secondo l’accusa le tre imputate avrebbero omesso «tutti gli accorgimenti previsti per la cura e sorveglianza della persona offesa, vedi corretto utilizzo dei presidi preventivi in uso e/o adeguata necessaria sorveglianza del paziente, quando soprattutto erano più elevati i rischi di caduta, come nel caso» in questione.
Il giudice Niccolò Bernardi dovrà ora decidere l’eventuale rinvio a giudizio di due delle imputate, mentre la terza ha chiesto il rito abbreviato.
A perdere la vita nel 2022 fu il fondatore della nota pizzeria in centro a Varese, “Zei“, in via Carrobbio, che ha sfamato generazioni di studenti e impiegati.
Ora le figlie e la moglie del signor Sauro Zei, classe 1936 chiedono giustizia ma non si sono costituite parte civile poiché il loro difensore, Gianluca Franchi, insieme alla collega di studio Monica Goergen, seguiranno le parti offese in un processo in sede civile dove ad essere chiamata in causa come convenuta sarà la struttura ospedaliera dove avvennero i fatti.
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