Il potere della scrittura a mano: Moleskine difende la creatività nell’era dell’IA

Novembre 12, 2025 - 06:00
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Il potere della scrittura a mano: Moleskine difende la creatività nell’era dell’IA

Contenuto tratto dal numero di ottobre 2025 di Forbes Italia. Abbonati!
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In un’epoca in cui la creatività passa sempre più spesso attraverso schermi retroilluminati e intelligenze artificiali generative, Moleskine continua a difendere un principio semplice ma potente: la scrittura a mano come atto fondante del pensiero. Il marchio nato a Milano nel 1997 ha trasformato un taccuino nero in un’icona globale, capace di rappresentare tanto la memoria del passato quanto la tensione verso il futuro.

Dal mito all’icona contemporanea

La storia è nota: Moleskine raccoglie l’eredità dei taccuini utilizzati da Van Gogh, Picasso, Hemingway e Bruce Chatwin, simboli di un modo di pensare e creare che passa attraverso la carta. Quando la piccola azienda francese che li produceva cessò l’attività, un libraio parigino commentò: “Le vrai moleskine n’est plus”.

Negli anni, la società ha saputo far evolvere quell’archetipo fino a renderlo un brand riconosciuto in tutto il mondo, oggi parte del gruppo D’Ieteren. Con circa 400 dipendenti, oltre 50 punti vendita diretti e una rete globale di partner, Moleskine è presente in Europa, Asia e Nord America, e continua a espandersi oltre la sua natura editoriale.

La filosofia: celebrare l’originalità

Oggi il marchio è diventato un progetto culturale e si rivolge non solo alla comunità creativa, ma al mondo intero, invitando tutti a liberare il proprio genio mettendo penna su carta. Un gesto semplice e intuitivo che apre nuovi mondi e che è stato scientificamente dimostrato essere benefico su più livelli cognitivi.

L’ibridazione con il digitale

Il vero salto strategico è avvenuto con lo sviluppo del Moleskine Smart writing set, un ponte tra carta e tecnologia. Grazie a un sistema di riconoscimento basato su una griglia invisibile stampata sulle pagine, gli appunti presi a mano vengono trasferiti in tempo reale sull’app Moleskine Notes. La smart pen, collegata via Bluetooth, diventa così lo strumento che amplifica — e non sostituisce — il gesto antico della scrittura.

La Fondazione: creatività come leva sociale

Nel 2017 è nata la Fondazione Moleskine, un’organizzazione non profit la cui missione è ‘Creatività per il cambiamento sociale’. La Fondazione condivide i valori fondanti del brand Moleskine, applicandoli nell’ambito sociale. In questa profonda collaborazione la Fondazione opera comunque in una maniera indipendente, dimostrando l’impegno del brand nel sociale. La Fondazione promuove processi collaborativi per generare spazi in cui possano manifestarsi criticità e immaginazione. Ciò avviene attraverso lo sviluppo di una piattaforma globale di organizzazioni partner culturali e changemaker creativi. Il principio è chiaro: la creatività non è un lusso, ma un motore di trasformazione sociale.

Collaborazioni e limited edition: tra cultura pop e alta arte

Se il taccuino classico resta il best seller, Moleskine ha costruito parte della sua forza commerciale anche sulle edizioni limitate. Nel 2025 il marchio celebra il 75esimo anniversario dei Peanuts con una collezione di taccuini, agende e accessori che portano sulle copertine le battute di Charlie Brown e Snoopy. Una scelta che mescola leggerezza e profondità, in perfetta sintonia con l’idea che scrivere significhi anche specchiarsi nei propri sentimenti.

In parallelo, la collezione Impressions of Impressionism realizzata con il Musée d’Orsay porta sui taccuini dettagli dei capolavori di Monet, Renoir, Cézanne, Caillebotte e Degas. Un tributo non solo estetico, ma anche concettuale: così come gli impressionisti rompevano con il realismo del loro tempo, Moleskine invita i suoi utenti a superare la ricerca della perfezione e a catturare emozioni e impressioni, senza paura della pagina bianca.

Equity e neuroscienze: la campagna Pen & Paper

Negli ultimi mesi Moleskine ha lanciato la campagna Pen & Paper, la prima interamente disegnata a mano dal personale e da studenti universitari. L’iniziativa non è solo marketing creativo: poggia su studi neuroscientifici che dimostrano come la scrittura a mano stimoli oltre 14 aree del cervello, rafforzi la memoria e riduca l’ansia.

A questa si affianca la campagna Unleash Your Genius, che ribadisce con forza l’importanza di carta e penna come strumenti insostituibili per liberare il potenziale creativo. In un contesto di overload digitale, i taccuini Moleskine tornano a essere un rifugio sicuro, uno spazio privato dove chiarire i pensieri e ritrovare concentrazione.

Tra heritage e futuro

Il riconoscimento istituzionale non manca. Moleskine è tra i 100 brand protagonisti della mostra Identitalia, The Iconic Italian Brands, ospitata al Museo del ‘900 di Mestre. Un segnale ulteriore che il marchio non è soltanto un prodotto di consumo, ma un tassello della cultura contemporanea.

Eppure, ciò che rende Moleskine rilevante non è solo il legame con il passato, ma la capacità di rinnovarsi. L’azienda lavora costantemente su un delicato equilibrio: da un lato la celebrazione del gesto fisico, personale e irripetibile di scrivere; dall’altro, la necessità di dialogare con le nuove generazioni attraverso strumenti digitali, collaborazioni artistiche e iniziative educative.

L’articolo Il potere della scrittura a mano: Moleskine difende la creatività nell’era dell’IA è tratto da Forbes Italia.

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