Inaugurato il Festival della Scienza, sotto c’è la protesta degli studenti: “È il Festival della Guerra”

Ottobre 24, 2025 - 11:00
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Inaugurato il Festival della Scienza, sotto c’è la protesta degli studenti: “È il Festival della Guerra”
Generico ottobre 2025

Genova. Inaugurato oggi il Festival della Scienza di Genova con Guido Tonelli, uno dei protagonisti della scoperta del Bosone di Higgs al Cern di Ginevra, autore della prima lectio magistralis a Palazzo Ducale. La manifestazione quest’anno si svolgerà in 35 location diffuse sul territorio cittadino che ospiteranno 257 eventi e un centinaio di laboratori con 300 ospiti internazionali tra cui anche due premi Nobe: Michel Mayor e Katalin Karikó. Presenti al taglio del nastro nella sala del Minor Consiglio la sindaca di Genova Silvia Salis e il presidente ligure Marco Bucci.

Ma alla partenza del Festival, segnato negli scorsi giorni dalle polemiche sull’esclusione di Leonardo dai partner, ha fatto da contraltare la protesta di alcune decine di studenti nel cortile di Palazzo Ducale contro quello che hanno definito il Festival della Guerra: “Un chiaro esempio di come le aziende belliche radicate sul territorio investano nella ricerca e nell’università. Lo scopo è duplice: ripulire la propria immagine e formare nuovi lavoratori per la guerra, a partire dai corsi Stem che, sotto la maschera dell’orientamento lavorativo e dell’innovazione, promuovono l’asservimento della ricerca agli interessi dei privati”. Il presidio di oggi “si oppone alla subalternità del sapere alle logiche di profitto e all’economia di guerra, sottolineando come il Festival della Scienza non sia altro che l’ennesimo tentativo di raccontare come virtuose e disinteressate le collaborazioni tra aziende ed università“.

Quindi il nuovo attacco al rettore dell’Università di Genova Federico Delfino: “Di fronte alle crescenti manifestazioni di dissenso da parte di studenti e docenti, non si esprime a riguardo, dimostrando ancora una volta la sua inadeguatezza nel rappresentare le istanze della comunità accademica; in una nota congiunta con Marco Bucci e Luigi Attanasio ribadisce invece l’apertura ad accogliere nuovamente Leonardo tra i finanziatori del festival in quanto ritenuta partner strategico, ignorando le responsabilità dirette dell’azienda nella messa in atto del genocidio a Gaza e dell’oppressione che da decenni viene perpetrata dal sionismo nei territori palestinesi occupati”.

Il Festival della Scienza secondo Bucci e Salis

“Il cambiamento è ciò che dà energia e costruisce sistemi che generano risultati – ha detto Bucci – e chi si occupa di scienza sa bene che ogni trasformazione è un’occasione di crescita”. Il presidente ha richiamato il concetto di intreccio come immagine della collaborazione e del dialogo, “una rete di connessioni che moltiplica le possibilità, come accade nelle reti neuronali e digitali”. “Il Festival, da oltre vent’anni – ha proseguito – è un laboratorio di idee e competenze che ha contribuito a formare nuove generazioni di ricercatori, insegnanti e professionisti. Vivevo e lavoravo all’estero negli anni in cui il Festival muoveva i primi passi e ne sentivo parlare, perché era un evento di qualità riconosciuta da tutti e uno dei primi che metteva a tema la scienza. Molti di coloro che vent’anni fa partecipavano alle prime edizioni oggi lavorano nella ricerca e nelle imprese. Il Festival invita ciascuno a prendere il proprio posto nella società civile, facendo valere merito, capacità e conoscenza. La scienza intriga tutti, dai ragazzi agli adulti – ha concluso – e l’intreccio tra generazioni è la chiave per una società che cresce”.

“È motivo di grande orgoglio vivere il primo Festival della Scienza da sindaca, quest’anno sono attesi 25mila giovani da 12 regioni diverse per un evento che ogni anno sa rinnovarsi, essere sempre più grande e importante – commenta Salis -. Quando si parla di scienza mi viene sempre alla mente un ricordo familiare, mia sorella è laureata in chimica farmaceutica e per anni ha fatto la ricercatrice, con lei ho vissuto la difficoltà dei ricercatori nel nostro Paese, di come spesso sia una missione più che un lavoro. Andrebbe posta una maggiore attenzione per evitare che grandi scoperte firmate da nomi italiani vengano poi fatte all’estero. La ricerca va sostenuta e manifestazioni come queste servono a sottolineare l’importanza della scienza in un momento in cui siamo tutti preoccupati per il nostro futuro. Siamo al fianco del Festival della Scienza, al fianco della scienza e al fianco della ricerca nel nostro Paese”.

 

 

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Redazione Redazione Eventi e News