Yaskawa Motoman GP10: precisione a 6 assi e integrazione nativa per l’industria 4.0
ROBOT INDUSTRIALI
Yaskawa Motoman GP10: precisione a 6 assi e integrazione nativa per l’industria 4.0
Il nuovo robot antropomorfo Motoman GP10 supporta un payload di 10 kg e offre 1.101 mm di sbraccio e soprattutto una ripetibilità di ±0,015 mm. L’integrazione nativa di cavi Ethernet Cat6A e multimediali abilita l’uso avanzato di smart tools e sistemi di visione. Una soluzione che risponde alle esigenze di flessibilità e compattezza della manifattura europea, indirizzando anche il tema dello skills gap con una doppia possibilità di scelta per le interfacce di programmazione.

Yaskawa rafforza la sua presenza nel segmento della robotica industriale europea. L’azienda giapponese, il cui quartier generale europeo si trova a Hattersheim, Germania e che ha tre sedi operative strategiche in Italia (Orbassano, Buccinasco e Modena), introduce il nuovo robot antropomorfo Motoman GP10.
Il nuovo robot è parte della nota serie GP (General Purpose) e offre una soluzione a 6 assi progettata per rispondere a due esigenze critiche della manifattura moderna: la massimizzazione della densità produttiva in spazi ristretti e l’integrazione nativa di sensoristica avanzata.
Con una capacità di carico al polso di 10 kg e uno sbraccio orizzontale di 1.101 mm, il GP10 si posiziona in un segmento di mercato altamente competitivo, quello dei robot di medio-piccola taglia.
Il dato che ne definisce il reale posizionamento industriale è l’elevata ripetibilità dichiarata, pari a ±0,015 mm: un livello di precisione amplia il range di utilizzo del robot dalla movimentazione generica, sempre possibile, a compiti ad alto valore aggiunto come l’assemblaggio di componenti complessi, l’asservimento di macchine utensili CNC e il packaging.
A sostenere queste prestazioni contribuisce un servoazionamento ad alta inerzia di nuova concezione, studiato per ottimizzare i tempi ciclo senza sacrificare l’accuratezza del posizionamento.
Il design compatto e il braccio sottile sono funzionali a questo obiettivo: permettono l’installazione in celle di lavoro congestionate, tipiche di molti layout produttivi europei che necessitano di un retrofit per aumentare l’automazione senza stravolgere l’impianto.
Oltre la meccanica: l’integrazione nativa dei cavi
La discontinuità tecnologica più significativa del GP10 risiede però nella sua architettura integrata. Yaskawa ha ingegnerizzato il braccio robotico per includere nativamente, al suo interno, un cavo Ethernet compatibile con lo standard Cat6A e i cavi multimediali (dall’asse 1 fino all’asse 4).
Questa scelta progettuale offre diversi vantaggi. In primo luogo elimina la necessità di pacchetti multimediali esterni, che rappresentano spesso un possibile fattore critico a causa di stress e torsioni continue, oltre a costituire un ingombro che limita i gradi di libertà del polso e aumenta il rischio di collisioni nella cella. In secondo luogo, e forse più importante, avere una connessione Ethernet ad alta banda disponibile direttamente al polso del robot semplifica drasticamente l’adozione e l’integrazione di “smart tools”.
Si parla di pinze intelligenti (adaptive grippers), che richiedono comunicazione dati oltre al semplice segnale di attuazione, e, soprattutto, di sistemi di visione avanzati. Questi ultimi sono fondamentali per abilitare applicazioni flessibili di guida robot, controllo qualità in linea e bin picking (prelievo da contenitori alla rinfusa), che sono pilastri dell’Industria 4.0. La presenza di un cavo Cat6A nativo riduce poi la latenza e la complessità dell’installazione di queste periferiche intelligenti, abbassando i costi di integrazione.
Flessibilità operativa e l’indirizzo allo skills gap
La flessibilità del GP10 si estende anche alle modalità di controllo e programmazione. Il robot è gestito dai controller compatti YRC1000 o YRC1000micro e offre due percorsi di interazione distinti. Da un lato, il tradizionale e potente teach pendant, destinato agli ingegneri di automazione e ai programmatori esperti che necessitano di un controllo granulare. Dall’altro, Yaskawa propone lo “Smart Pendant”, un’interfaccia utente grafica e intuitiva, pensata per semplificare le operazioni di programmazione base.
Questa doppia possibilità risponde a una sfida concreta del mercato: lo skills gap. Offrire un’interfaccia semplificata abbassa la barriera all’ingresso per le Piccole e Medie Imprese o per i reparti produttivi che si avvicinano per la prima volta all’automazione robotizzata, permettendo un avvio più rapido della produzione senza sacrificare la profondità di programmazione richiesta dalle applicazioni più complesse.
Con un grado di protezione IP67, il Motoman GP10 è inoltre progettato per operare in ambienti produttivi gravosi, resistendo a polveri e getti d’acqua. Questa caratteristica lo rende particolarmente idoneo per l’asservimento di macchine utensili, dove sono spesso presenti emulsioni refrigeranti e trucioli metallici.
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