Incidente terribile al Giambellino: Pietro Silva Orrego morto davanti al padre, il suv spezzato, l’amico smascherato

Aveva quasi 20 anni Pietro Silva Orrego, morto ieri mattina in un terribile incidente che si è verificato nel quartiere Giambellino, a Milano. Due le automobili che si sono scontrate ad alta velocità. Tre persone sono rimaste ferite nello schianto, una è in condizioni molto gravi. E anche un giallo sulla persona alla guida di una delle due vetture coinvolte, con un ragazzo che avrebbe fornito una versione prima di esser smentito da testimoni e telecamere. Ogni posizione e ogni dinamica è comunque tutta da accertare. I rilievi sono stati affidati alla Polizia Locale.

L’incidente si è verificato intorno alle 6:30 di mattina di domenica 16 novembre. Prima il botto, una specie di esplosione, in viale Fulvio Test, angolo viale Esperia. Zona dove spesso si verificano schianti mortali secondo le testimonianze di alcuni residenti. Completamente distrutta l’automobile, un Suv molto grosso e robusto, dal valore di circa 500mila euro. Il fuoristrada si è spezzato in due dopo essersi ribaltato più volte sulla carreggiata, l’abitacolo si è staccato dal telaio. Era stato preso a noleggio da una società che tratta mezzi di lusso, a bordo c’erano quattro persone. Un principio d’incendio è stato spento dai vigili del fuoco con la collaborazione della pioggia battente.

Dalle fotografie si intuisce uno scenario spaventoso con i detriti delle vetture sparse sulla strada e le carcasse delle auto coinvolte. Quattro persone sono state portate in ospedale, tre passeggeri del Suv e il guidatore dell’altra automobile coinvolta nell’incidente, sarebbe risultato positivo a un pre-test per droga, altre analisi accerteranno se le sostanze sarebbero eventualmente state assunte nelle ore o nei giorni precedenti all’incidente. Una donna di 30 anni è in prognosi riservata al Policlinico. Ancora in fase di accertamento la dinamica e le cause dell’incidente.

Un altro ragazzo, 20enne e senza patente, sarebbe stato smascherato dalle immagini delle telecamere della zona e dalla testimonianza di un medico: aveva raccontato di essere un passante, appena sceso da un tram di passaggio, e di aver prestato soccorso per estrarre i feriti dalle auto ma potrebbe esser stato lui alla guida del Suv. Avrebbe raccontato di aver perso una scarpa nella foga dei soccorsi, che però è stata ritrovata tra i detriti delle automobili. Era comunque illeso, con i vestiti insanguinati.

Per Orrego non c’è stato niente da fare: era stato trasportato al vicino ospedale Niguarda e operato d’urgenza in arresto cardiaco. Era in condizioni disperate. È morto sotto gli occhi del padre medico, cardiologo milanese, dopo ore di sofferenze, nel tardo pomeriggio di domenica. Avrebbe compiuto 20 anni tra un mese. Al momento le ipotesi rimandano a una precedenza non data o a una manovra azzardata da parte di una delle due automobili. Sequestrati i telefoni cellulari di tutti i ragazzi, per verificare se al momento dell’impatto stessero registrando video o facendo altre attività con lo smartphone.