Io e Annie con Diane Keaton, un viaggio nelle location del film da Oscar di Woody Allen

Diane Keaton ci ha lasciati l’11 ottobre 2025, all’età di 79 anni, ma il suo stile unico, il suo carisma e la sua presenza ironica e luminosa sullo schermo resteranno per sempre impressi nella memoria collettiva di chi ama il cinema. Attrice apprezzatissima, musa e icona fuori dagli schemi, Keaton ha attraversato decenni di storia cinematografica con un’eleganza tutta sua, fatta di nevrosi adorabili, humour tagliente e un talento capace di spaziare dal dramma alla commedia con rara naturalezza.
Il pubblico la ricorda per ruoli indimenticabili: da Il Padrino di Francis Ford Coppola, in cui vestì i panni della tormentata Kay Adams, al brillante Baby Boom, passando per Misterioso omicidio a Manhattan, Tutto può succedere e La stanza di Marvin. Ma è soprattutto grazie al sodalizio artistico e sentimentale con Woody Allen che Diane Keaton ha segnato un’epoca, diventando la protagonista di alcune delle opere più amate del regista newyorkese.
Tra tutte, Io e Annie (Annie Hall, 1977) resta il film simbolo di quella stagione d’oro: un ritratto generazionale, ironico e malinconico dell’amore a New York, che valse a Keaton l’Oscar come miglior attrice protagonista e ad Allen la consacrazione internazionale. Con la sua andatura ondeggiante, i completi maschili oversize e quella voce sospesa tra il sogno e la realtà, Annie Hall è entrata nella storia del cinema ed è diventata una sorta di alter ego della Keaton stessa.
In questo articolo ripercorriamo le location più iconiche di Io e Annie, seguendo le tracce di quella storia d’amore complicata e tenerissima che si snoda tra parchi, librerie, ponti e bistrot della New York anni ’70. Un viaggio tra luoghi reali e memoria cinematografica, per rendere omaggio a un’attrice che ha reso ogni scena un po’ più vera, un po’ più brillante, proprio come lei.
Di cosa parla Io e Annie
Nel 1977 Io e Annie rivoluzionò la commedia romantica con un racconto brillante, frammentato e malinconico sull’amore, la memoria e l’impossibilità di comunicare davvero. La storia segue la relazione a intermittenza tra Alvy Singer, nevrotico intellettuale ebreo newyorkese, e Annie Hall, eccentrica e spontanea ragazza destinata a rifiorire sulla costa opposta degli Stati Uniti.
Girato principalmente a New York, Io e Annie è una lettera d’amore alla città, ai suoi quartieri, ai suoi cinema e alla sua vitalità intellettuale. Ma oggi molte delle location del film sono scomparse, demolite o trasformate in altro. Solo poche sopravvivono, come reliquie di un’epoca che Woody Allen ha saputo catturare con ironia e nostalgia.

Dove è stato girato
L’infanzia di Alvy a Coney Island, raccontata in uno dei flashback più surreali del film (con casa sotto le montagne russe), si svolgeva realmente sotto la storica Thunderbolt Ride. Ma la casa bruciò nel 1991, e le montagne russe furono demolite nel 2000. Oggi, nulla resta se non la suggestione cinematografica. Anche Steve’s Famous Clam Bar, visto nella scena sul lungomare, è sparito da tempo.
Più fortuna ha avuto il Manhattan House (200 East 66th Street), un elegante palazzo modernista dove Alvy passeggia con l’amico Rob parlando delle sue paranoie. Oggi è considerato edificio storico e si può ancora ammirare nella sua sobria eleganza. La prima volta in cui Alvy e Annie si incontrano avviene al Wall Street Racquet Club, un tempo situato sui Pier 13 e 14, sull’East River. Ma il club è stato chiuso e persino i moli sono stati demoliti nel 2002.
La stessa sorte è toccata a molti dei cinema newyorkesi amati da Allen, tutti ormai chiusi. Il Beekman Cinema, dove Alvy aspetta Annie davanti a Face to Face di Ingmar Bergman, è stato demolito nel 2005. Il New York Theater, dove appare a sorpresa Marshall McLuhan nella famosa scena “zittisci-il-saccente”, era in Broadway al 1514, ma non esiste più. Curiosità: Allen inizialmente voleva Luis Buñuel per quella scena, ma il regista spagnolo rifiutò.

Il Thalia Cinema, dove Alvy rivede Annie con un altro uomo mentre vanno a vedere Il dolore e la pietà, chiuse nel 1987. Oggi, al suo posto, c’è il centro culturale Symphony Space, sulla 2537 Broadway. Central Park, fortunatamente, resiste al tempo: è lì che Annie e Alvy prendono in giro i passanti allo zoo, in una scena divertente che ha fatto scuola. Così come sopravvive il fascino dell’Upper East Side, dove si suppone che si trovi l’appartamento di Annie. Anche se il numero civico resta sconosciuto, li vediamo passeggiare davanti al civico 40 di East 68th Street.
Chi non ricorda la scena esilarante in cui Alvy e Annie tentano (invano) di cucinare due astici vivi in una casa in riva al mare? Quelle sequenze sono state girate a The Hamptons, la celebre località balneare chic a est di Long Island. Spiagge dorate, case eleganti e atmosfere rilassate: perfette per rappresentare la tensione silenziosa tra i due protagonisti, ormai alla deriva.
Pur essendo profondamente radicato a New York, Io e Annie ha anche una scena girata a Los Angeles, ambientata in un ristorante salutista dove Alvy tenta di adattarsi alla filosofia californiana mangiando germogli di erba medica con lievito di birra. Il locale era The Source Restaurant, leggendario ristorante vegetariano anni ’70. Oggi, lo stesso edificio ospita il Cabo Cantina, un ristorante messicano al 8301 di Sunset Boulevard, all’angolo con Sweetzer Avenue, a West Hollywood.
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