iRobot, l'azienda dei Roomba, è fallita

Dicembre 15, 2025 - 11:30
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iRobot, l'azienda dei Roomba, è fallita

Roomba è uno di qui marchi che vanno al di là del loro stesso nome, fino a rappresentare un intero genere, quello dei robot per le pulizie domestiche. Ecco perché la decisione di iRobot di ricorrere alla bancarotta segna un momento di rottura importante, che è un monito all'industria intera: nessuno è per sempre.

L'azienda assicura comunque la continuità dei servizi, un elemento che riduce l'incertezza per chi utilizza i suoi prodotti. La prospettiva di un'acquisizione da parte di Picea Robotics apre una nuova fase dopo mesi segnati da avvisi su una situazione finanziaria ormai insostenibile.

L'ingresso di iRobot nella così detta "procedura di protezione" arriva dopo trentacinque anni di attività e dopo un lungo periodo in cui la società ha segnalato un rapido esaurimento delle risorse disponibili. La vendita a Picea Robotics, già partner nella produzione, rappresenta la strada scelta per mantenere operative tutte le attività.

iRobot dichiara che l'app dedicata, i programmi per i clienti, le collaborazioni globali e l'assistenza ai prodotti non subiranno interruzioni. Questo dovrebbe garantire che i robot Roomba continuino a funzionare senza modifiche nelle abitudini quotidiane degli utenti.

Il produttore statunitense, nato nel 1990, ha costruito la propria reputazione con il lancio del primo Roomba nel 2002. Nonostante questa presenza storica, la concorrenza di aziende come Ecovacs e Roborock (e non solo) ha eroso progressivamente la quota di mercato, complicando la sostenibilità dei conti.

Un accordo di acquisizione con Amazon nel 2022 sembrava destinato a invertire la rotta, ma la trattativa è naufragata quando le autorità garanti della concorrenza hanno analizzato più a fondo l'operazione. Dopo questo stop, l'azienda ha rivisto l'offerta commerciale e ha ridotto i prezzi, lavorando proprio con Picea Robotics alla creazione dei nuovi modelli.

Nonostante i cambiamenti, i ricavi hanno continuato a diminuire. Le tariffe applicate negli Stati Uniti alle importazioni hanno aggravato il quadro, in particolare il dazio del 46% sulla produzione realizzata in Vietnam, destinata al mercato statunitense. Nelle parole del CEO Gary Cohen, l'accordo rappresenta un passaggio decisivo per garantire stabilità finanziaria e continuità operativa.

La vicenda di iRobot ricorda quanto rapidamente il settore tecnologico possa virare quando aumentano i concorrenti (che non mancano mai) e cambiano le condizioni economiche globali. In un mercato che corre veloce, anche un marchio affermato deve fare i conti con scelte strategiche che non sempre lasciano margini di manovra.

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Redazione Eventi e News Redazione Eventi e News in Italia