Italia-Tunisia: ambasciata a Roma promuove l’olio d’oliva tunisino al festival Cerealia

Novembre 6, 2025 - 01:00
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Italia-Tunisia: ambasciata a Roma promuove l’olio d’oliva tunisino al festival Cerealia

L’ambasciata di Tunisia in Italia ha organizzato due sessioni di presentazione e degustazione dedicate all’olio d’oliva tunisino, nell’ambito del programma d’azione volto a promuovere l’eccellenza agroalimentare del Paese nordafricano. Le iniziative si inseriscono negli sforzi nazionali per valorizzare la stagione olivicola 2025/2026 e promuovere il marchio “Made in Tunisia” nei mercati europei.

Gli eventi si sono tenuti in occasione della 15ma edizione del festival “Cerealia, rassegna culturale dedicata al dialogo tra le civiltà del Mediterraneo attraverso i prodotti della terra e le tradizioni alimentari”. Le degustazioni, realizzate in collaborazione con diverse associazioni professionali italiane attive nel settore oleario, tra cui l’Unione mediterranea assaggiatori oli (Umao), hanno offerto ai partecipanti un’esperienza sensoriale volta a far conoscere la diversità e la qualità degli oli tunisini. Durante le sessioni, esperti e professionisti del settore hanno sottolineato le caratteristiche organolettiche dell’olio tunisino, il ruolo crescente del Paese tra i principali esportatori mondiali e i numerosi riconoscimenti ottenuti in concorsi internazionali.

L’olio d’oliva tunisino continua negli ultimi anni a mietere successi e riconoscimenti a livello internazionale, consolidando la sua reputazione di eccellenza globale grazie alla qualità autoctone come Chemlali e Chetoui e alle produzioni biologiche. L’ultima campagna premi 2024 ha visto la Tunisia ottenere risultati straordinari in competizioni prestigiose, tra cui 62 medaglie d’oro all’Usa International Olive Oil Competition di Miami e 32 riconoscimenti al Concorso internazionale europeo di Ginevra. Tali risultati si aggiungono ai numerosi Gold e Silver Awards vinti da marchi come Olea Salbo, Caro Dio e Massiva al Nyooc World Olive Oil Competition di New York e ai premi ottenuti a Los Angeles, Parigi, Berlino, Giappone e Grecia, confermando la posizione di leadership del Paese nel panorama dell’olio extravergine d’oliva di alta gamma. Un esempio notevole di costanza è l’olio di Beja, denominato Triomphe du Thuccabor, premiato con medaglia d’oro in Italia per il settimo anno consecutivo, testimoniando la qualità produttiva costante del Paese nordafricano.

Le esportazioni tunisine di olio d’oliva hanno raggiunto 268.600 tonnellate nei primi 11 mesi della campagna che si è conclusa a ottobre, registrando un incremento rispetto alla stagione precedente. Secondo l’Osservatorio nazionale dell’agricoltura (Onagri), tuttavia, il valore complessivo delle esportazioni ha registrato un calo del 28,4 per cento, attestandosi a 3,6 miliardi di dinari (1,05 miliardi di euro al cambio attuale). Il prezzo medio all’esportazione è infatti diminuito da 17,9 dinari a 9,28 dinari (da 5,26 a 2,7 euro) al chilogrammo, corrispondente a un calo del 46,2 per cento a settembre rispetto alla stagione precedente (2023-24), riflettendo la contrazione dei prezzi dell’olio d’oliva a livello mondiale. Il mercato europeo rimane la principale destinazione dell’olio d’oliva tunisino con il 58 per cento delle esportazioni totali, seguito dal Nord America (26,3 per cento) e dall’Africa (9,4 per cento). I principali Paesi importatori sono Spagna (26,7 per cento), Italia (26,4 per cento) e Stati Uniti (19,3 per cento). Per quanto riguarda l’olio d’oliva biologico, a fine settembre 2025 sono state esportate circa 50,9 mila tonnellate, per un valore di 714 milioni di dinari (210 milioni di euro).

Tuttavia, la quota di olio biologico confezionato non ha superato il 6,3 per cento del volume totale. Il prezzo medio per questa categoria è di 14,02 dinari (4,17 euro) al chilogrammo, con una variazione tra 13,81 dinari (4,06 euro) al chilogrammo per lo sfuso e 17,06 dinari (circa 5 euro) al chilogrammo per il confezionato. L’Italia si conferma la principale destinazione dell’olio d’oliva biologico tunisino con il 51,1 per cento dei volumi esportati, seguita da Spagna (20,8 per cento) e Stati Uniti (17 per cento). L’iniziativa dell’ambasciata tunisina a Roma ha rappresentato un’occasione per rafforzare la cooperazione economica e commerciale tra Tunisia e Italia nel campo dell’agroalimentare, promuovendo al contempo l’immagine di un prodotto simbolo del patrimonio e del savoir-faire tunisino. Secondo fonti diplomatiche, la Tunisia intende proseguire su questa linea con ulteriori attività promozionali e partenariati strategici, per consolidare la presenza dell’olio tunisino sui mercati europei e valorizzarne l’identità mediterranea.

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