La Legge di Bilancio 2026 è approvata al Senato: ecco le novità

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La Legge di Bilancio 2026 compie un passo decisivo nel suo iter parlamentare: il Senato ha approvato il provvedimento, che ora passa all’esame della Camera, dando il via a una manovra dal valore complessivo di circa 22 miliardi di euro.

Un pacchetto articolato con novità rispetto alla bozza precedente e che interviene su sanità, welfare, occupazione femminile e politiche familiari, ridefinendo priorità e risorse per i prossimi anni.

I numeri del voto e l’impianto finanziario

Il testo ha ottenuto il sostegno di 110 senatori, mentre 66 si sono espressi contro e 2 si sono astenuti. Poco prima del voto finale, l’Aula aveva approvato anche la Nota di variazione alla legge di Bilancio, passaggio tecnico ma fondamentale per aggiornare i saldi di finanza pubblica.

Il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha chiarito che la manovra ha superato la dotazione iniziale di 18,7 miliardi, arrivando a circa 22 miliardi grazie alle modifiche introdotte con l’ultimo maxi-emendamento. L’incremento delle risorse è stato reso possibile dall’integrazione di fondi destinati alla Transizione 5.0, al rafforzamento delle Zone economiche speciali e all’adeguamento dei prezzi.

Secondo il titolare del Tesoro, il provvedimento rappresenta una svolta anche sul fronte fiscale e del lavoro. Tra gli interventi più rilevanti, la tassazione agevolata sugli aumenti contrattuali per i redditi più bassi e l’imposta ridotta sui salari legati alla produttività, misure che – nelle intenzioni del governo – puntano a rafforzare il potere d’acquisto e incentivare la crescita.

Qui di seguito alcune tra le principali novità.

Sanità: prevenzione, personale e nuovi fondi

Una parte significativa delle modifiche riguarda il sistema sanitario. Il testo introduce misure mirate a potenziare la medicina di precisione, rafforzare la prevenzione e consolidare le cure palliative. È prevista anche la stabilizzazione di parte del personale sanitario impiegato durante l’emergenza pandemica, con l’obiettivo di non disperdere competenze acquisite in un momento critico per il Paese.

Nasce inoltre un Fondo dedicato alla prevenzione, alla formazione e alla cura della celiachia, segnale di una crescente attenzione verso le patologie croniche e le esigenze dei pazienti.

Sul fronte della spesa farmaceutica, viene ulteriormente innalzato il tetto per gli acquisti diretti di medicinali, con un incremento complessivo dello 0,3%. L’operazione comporta un costo aggiuntivo di circa 140 milioni di euro all’anno ed è pensata per evitare difficoltà finanziarie alle strutture ospedaliere. Tuttavia, la copertura arriva da una riduzione del Fondo per i farmaci innovativi, che dal 2026 scenderà da 1,3 miliardi a 1,16 miliardi di euro, una scelta destinata a suscitare un ampio dibattito.

Regioni sotto osservazione e più risorse al sistema sanitario

La manovra introduce anche un meccanismo di verifica per le Regioni che non raggiungono la soglia minima di qualità nei servizi sanitari. In caso di criticità, scatterà un audit specifico condotto dal Comitato permanente per il monitoraggio dei Livelli essenziali di assistenza. L’approccio non è punitivo, ma correttivo: le amministrazioni interessate avranno fino a due anni per colmare i divari individuati.

Parallelamente, aumenta il finanziamento del fabbisogno sanitario nazionale standard. Sono previsti incrementi superiori ai 2,3 miliardi di euro nel 2026, oltre 2,6 miliardi nel 2027 e risorse stabili a partire dal 2028, con l’obiettivo di rendere il sistema più sostenibile nel medio periodo.

Sostegno alle famiglie e ai redditi più fragili

Tra le misure di carattere sociale spicca il rafforzamento della Carta “Dedicata a te”, destinata all’acquisto di beni alimentari essenziali. Il Fondo viene incrementato di 500 milioni di euro per ciascuno degli anni 2026 e 2027, ampliando la platea dei beneficiari e la capacità di intervento contro il caro-vita.

Cambia anche l’assegno di inclusione. Il sostegno economico, finora limitato a 18 mesi, potrà essere rinnovato per ulteriori 12 mesi e successivamente prorogato ancora, previa nuova domanda. Il contributo diventa così più continuativo, anche se la prima mensilità del rinnovo sarà pari al 50% dell’importo precedente.

Tabacchi, sigarette elettroniche e nuove accise

Dal 2026 aumenterà progressivamente la tassazione su sigarette, tabacco e prodotti alternativi. L’obiettivo dichiarato è duplice: incrementare le entrate fiscali e scoraggiare il consumo. I rincari interesseranno sia i prodotti tradizionali sia quelli di nuova generazione, come le sigarette elettroniche e il tabacco riscaldato.

Cambiano anche le tempistiche di versamento delle imposte, che dovranno essere corrisposte in tempi più rapidi, con scadenze anticipate in alcuni periodi dell’anno.

Plastic tax e sugar tax ancora rinviate

Slitta nuovamente l’entrata in vigore della plastic tax, posticipata a gennaio 2027, così come la tassa sulle bevande zuccherate. Una scelta che risponde alle richieste delle imprese, ma che continua a dividere il mondo politico e ambientalista.

Lavoro, madri e caregiver: nuove tutele

La manovra introduce un assegno mensile da 60 euro per le lavoratrici madri con almeno due figli, destinato sia a dipendenti sia ad autonome, entro specifici limiti di reddito.

Per favorire l’occupazione femminile, viene previsto un esonero contributivo totale per i datori di lavoro che assumono donne con almeno tre figli minorenni e inattive da almeno sei mesi. L’agevolazione, che può arrivare fino a 8.000 euro l’anno, varia in durata a seconda del tipo di contratto.

Sul fronte dei diritti familiari, aumentano i giorni di congedo obbligatorio per i padri e raddoppiano i permessi per la malattia dei figli. Infine, nasce un Fondo dedicato ai caregiver familiari, che dal 2027 disporrà di oltre 200 milioni di euro annui per il riconoscimento del valore sociale dell’assistenza non professionale.

La Legge di Bilancio 2026 approvata al Senato: il documento con le nuove misure approvate

Qui il documento completo.

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