La notte più attesa è biancorossa: la Openjobmetis si riscatta e batte Cantù nel derby

L’attesa è stata lunghissima, ma è stata premiata. Varese aspettava il derby con Cantù da quasi cinque anni e attendeva una vittoria da un mese e mezzo e si è presa tutto in una sola notte, quella in cui non si poteva sbagliare. La Openjobmetis muove la classifica nella maniera più bella, confermando la tendenza in crescita delle ultime partite e soprattutto andandosi a prendere il match in quei dettagli che fino a oggi l’avevano respinta.
Solo nove palle perse a fronte di 22 assist, solo sei rimbalzi in meno degli avversari che erano accreditati di essere una superpotenza sotto i cristalli: Varese ha controllato le variabili più preoccupanti grazie a una concentrazione quasi sempre alta (nel primo caso) e a un lavoro collettivo importante (nel secondo) e applicato anche in fase difensiva. Vero che Cantù lontano da Desio paga spesso dazio, ma le continue staffette su giocatori come Sneed e i tanti cambi difensivi senza subire le differenze fisiche hanno fatto la differenza sull’arco dei 40′.
Poi tutto diventa più facile quando hai un fuoriclasse a gestire la palla, perché tale si sta rivelando Ike Iroegbu autore di 25 punti in 25 minuti nonostante un fastidio alla gamba già accusato con Tortona. Con un giocatore del genere, tutto diventa più facile e a beneficiarne sono anche i compagni non solo per i palloni ricevuti (6 assist) ma anche per gli spazi aperti dentro e fuori area. Se però dobbiamo buttar lì un nome per il migliore in campo, diciamo Elisee Assui, autore di una prova da veterano in una partita in cui gli si chiedeva tanto e che offriva tante pressioni, soprattutto a uno di nemmeno vent’anni.
La gara si è decisa lontano dal traguardo, con le due ondate biancorosse nel secondo e nel terzo periodo: la prima è servita a cancellare il brutto inizio (la pressione, ma anche il quintetto scelto da Kastritis hanno complicato i piani); la seconda ha sbattuto Cantù a 15 punti di distanza, un margine finalmente di sicurezza che è stato poi intaccato negli ultimi 3-4 minuti senza però mai far suonare l’allarme rosso. Nella gestione c’è ancora tanto da fare, però – ripetiamo – questa volta i biancorossi sono stati bravi ad apparecchiare la tavola per una cena finalmente gustosa e abbondante.
PALLA A DUE
Si gioca in un palasport tutto esaurito, salvo i 200 posti non in vendita della galleria G: tanto calore, striscione simpatico degli Arditi (21-25: ben ritrovati, c’eravamo preoccupati) e fischi copiosi per gli ospiti e per Okeke in particolare. In curva spunta anche uno striscione per Polonara a coprire parzialmente la clamorosa assenza della società in questo ambito. Kastritis sceglie un quintetto ancora diverso che non paga dividendi con Librizzi-Freeman-Moore tra gli esterni. Brienza tiene fuori in avvio i due ex (c’è anche De Nicolao) e sceglie Ajayi invece di Basile accanto a Ballo sotto canestro.
LA PARTITA
Q1 – L’avvio di Varese è pessimo soprattutto in attacco: Freeman è fuori giri e la OJM tenta troppi tiri non costruiti. Ajayi invece parte bene e quando la difesa di casa concede la tripla a Gilyard è tempo di timeout sul 4-14. Si riparte con un quintetto migliore (con Iroegbu e Alviti) da cui sgorga un 7-0 di parziale biancorosso: Varese torna in scia, arriva a -1 con Renfro ma non sorpassa e così Basile segna il 18-21 a 10” dalla prima sirena.
Q2 – Su per giù si procede alla stessa maniera con Iroegbu che si fa notare: segna e fa segnare Nkamhoua mentre Alviti ritrova la mira da 3. Però manca il colpo del sorpasso almeno per metà periodo, anche se a un certo punto Varese mette a terra tre minuti di fuoco e finalmente forza il punteggio. Assui è un muro in difesa, Librizzi morde, Iroegbu e Moore corrono: 39-32 e timeout Brienza. Negli ultimi 2′ però tornano certe vecchie imprecisioni e De Nicolao firma il 41-40. Pare il risultato di metà gara e invece ancora Ike sulla sirena inventa uno slalom clamoroso: 43-40.
Q3 – Dopo tanti “terzi quarti” faticosi in questi anni, è in questa frazione che Varese dà la spallata più importante della partita con un parziale di 27-17 che significa due cose: attacco ben oliato e difesa attenta. A sparare uno dei colpi più pesanti è Matteo Librizzi che imbuca una tripla con fallo (e libero segnato), raddoppia il margine da +4 a +8 e poi serve l’assist per la schiacciata di Renfro. Segnale per i compagni e per tutto il palazzetto che si incendia anche perché il capitano passa il testimone all’altro enfant du pays, Elisee Assui: palla rubata e canestro in contropiede (con infrazione di passi non rilevata e tecnico a De Nicolao) e successivo cesto con fallo. Fatte le somme, al 30′ è 70-57.
IL FINALE
Una situazione da gestire con la giusta attenzione e la Openjobmetis tutto sommato lo fa nella prima metà del quarto aperto da una pazzesca alzata di Moore per la schiacciata di Renfro. Poi risalgono al comando Iroegbu, che continua ad affettare la difesa in avvicinamento, e Assui con tripla e canestro su rimbalzo offensivo solitario. Varese tocca il massimo vantaggio sul +15 (80-65) e sembra capace di mettere in frigo il risultato. Non è così perché perso per perso, Cantù inizia a trovare qualche punto da lontano e sfrutta il gigantismo di Ballo sotto canestro, anche se uno sfondamento di Bortolani (comunque bravo) dà un po’ di fiato ai biancorossi. La giocata decisiva però è di Nkamhoua a segno da 3 dopo quattro errori, e pazienza se poi il finlandese si becca l’ennesimo tecnico della gara. Dalle tribune si alza forte il “Cata sü” accompagnato dagli sfottò ad Okeke, e Cantù fallisce anche il tiro finale chiesto per levigare il distacco: 91-82.
OPENJOBMETIS VARESE – ACQUA S. BERNARDO CANTÙ 91-82
(18-21, 43-40; 70-57)
VARESE: Librizzi 6 (1-3 da 3), Freeman 5 (1-3, 1-3), Moore 10 (4-7, 0-2), Nkamhoua 16 (5-11, 1-5), Renfro 8 (4-7); Alviti 9 (1-1, 2-4), Villa, Assui 12 (3-4, 1-3), Iroegbu 25 (9-10, 1-6), Ladurner, Moody (0-1 da 3). Ne: Bergamin. All. Kastritis.
CANTÙ: Gilyard 17 (1-3, 3-8), Bortolani 13 (3-4, 1-6), Sneed 11 (1-5, 1-5), Ajayi 15 (4-6, 1-2), Ballo 9 (4-7); Bowden (0-2), Moraschini (0-4, 0-3), De Nicolao 8 (1-2, 2-4), Basile 5 (1-3, 0-3), Okeke 4 (2-2). Ne: Ventura, Zimonjic. All. Brienza.
ARBITRI: Rossi, Perciavalle, Cassina.
NOTE. Da 2: V 27-43, C 17-36. Da 3: V 7-27, C 8-33. Tl: V 16-21, C 24-28. Rimbalzi: V 39 (9 off., Assui 9), C 45 (15 off., Ballo 11). Assist: V 22 (Moore, Iroegbu 6), C 13 (Gilyard, Bortolani 4). Perse: V 9 (Iroegbu, Renfro 2), C 11 (Basile 4). Recuperate: V 8 (4 con 2), C 2 (Moraschini, Sneed 1). Usc. 5 falli: Alviti. F. tecnico: Bortolani, Alviti, De Nicolao, Nkamhoua. Spettatori: 4.811.
L'articolo Un tornado di nome Ike. E un veterano chiamato Elisee sembra essere il primo su VareseNews.
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