La Sequenza: riflessione politica su dignità, legalità e responsabilità a Crotone
Analisi critica sulla crisi politica a Crotone: tra dignità istituzionale, responsabilità civica e necessità di trasparenza. Un invito al rigore e al rispetto delle regole democratiche.
La sequenza: riflessione su politica, dignità e responsabilità a Crotone
La sequenza — pugno, scuse, dimissioni, ritiro — è umiliante per la città.
Quando un sindaco parla di gesto d’onore e poi ripiega nel calcolo politico, la comunità viene presa in giro.
Non possiamo accettare che episodi di violenza diventino materia di contabilità politica: la dignità dell’incarico e l’intelligenza dei cittadini richiedono che le conseguenze siano serie e durature, non effimere.
La denuncia presentata dal consigliere Ioppoli è un atto che neutralizza slogan e retorica: consegna alla magistratura l’accertamento dei fatti e ricorda a tutti che la politica non è sopra la legge.
Questo passaggio impone atteggiamenti di responsabilità: chi invoca la stabilità deve spiegare in che modo la stabilità coincide con la legalità e non con la conservazione di equilibri opportunistici.
La stabilità vera è quella fondata su regole, trasparenza e programmi reali, non su rimpasti e operazioni di comodo.
Il gruppo Città Futura ha espresso con durezza una verità scomoda:
quando la gestione pubblica appare confusa e orientata alla propaganda, è legittimo chiedere alternative serie.
Allo stesso tempo, critiche come quelle del Comitato Tufolo-Farina ci ricordano che il confronto politico deve essere accompagnato da risposte concrete sui temi che toccano la vita dei cittadini: progetti esecutivi, gare, trasparenza nelle procedure e dialogo con i territori.
Infine, è dovere di tutte le forze politiche e civiche evitare che questa crisi diventi occasione per ulteriori strumentalizzazioni.
Il centrodestra, il centrosinistra e le forze civiche devono interrogarsi seriamente su leadership, programmi e metodo: basta con “sceneggiate crotonesi” e porte girevoli; serve una coalizione e un tavolo politico che costruiscano proposte concrete, non semplici proclami.
Crotone merita amministratori trasparenti e responsabili, capaci di affrontare le emergenze senza rinunciare a dignità e rispetto delle regole.
La democrazia si tutela con la parola, le regole e la responsabilità pubblica, non con i muscoli né con la rimozione degli eventi scomodi.
Chi ha responsabilità istituzionali deve ora scegliere: rimanere per servire davvero la città, avviando un percorso di chiarimento e rigore, oppure fare un passo indietro che permetta alla comunità di riappropriarsi della sua credibilità.
I cittadini giudicheranno.
✍️ Un Libero Pensatore Krotonese
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