La tecnologia al servizio del clima: alla Cop30 nasce il Green Digital Action Hub

Novembre 12, 2025 - 13:30
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La tecnologia al servizio del clima: alla Cop30 nasce il Green Digital Action Hub

Nasce in Brasile il Green Digital Action Hub, piattaforma globale promossa da vari partner internazionali, per accelerare l’integrazione tra innovazione digitale e azione climatica. L’obiettivo è rendere la transizione verde più equa, tecnologica e accessibile al Sud del mondo

La 30esima Conferenza delle Nazioni Unite sul Clima (Cop30) si apre con una novità che segna una svolta nella cooperazione internazionale tra tecnologia e sostenibilità.

È stato infatti inaugurato a Belém, in Brasile, il Green Digital Action Hub (Gda Hub), piattaforma globale nata per coordinare e accelerare l’uso delle tecnologie digitali a supporto dell’azione climatica.

L’iniziativa è il risultato di una coalizione di partner internazionali, guidata dall’International Telecommunication Union (Itu) insieme a istituzioni come il World Bank Group, l’European Green Digital Coalition, Giz, Codes, Gggi e l’Unitar.

Il progetto si fonda sulla dichiarazione della Cop29 sulla Green Digital Action, sottoscritta da 82 Paesi e oltre 1.800 organizzazioni, che ha posto le basi per un’alleanza tecnologica volta a ridurre le emissioni globali e a colmare il divario digitale.

Un centro nevralgico per la transizione digitale e verde

Il Gda Hub fungerà da centro operativo mondiale per sviluppare strumenti, dati e competenze volti a integrare l’innovazione digitale con la decarbonizzazione dei sistemi produttivi.

La missione è duplice: greening digital, ossia ridurre l’impatto ambientale dell’industria tecnologica, e greening by digital, cioè utilizzare la tecnologia per rendere più sostenibili gli altri settori economici.

Tra le priorità del nuovo hub figurano la creazione di un portale open access per il monitoraggio delle emissioni e dei rifiuti elettronici, la definizione di standard comuni per la misurazione dell’impronta di carbonio del settore Ict e la promozione di soluzioni digitali a basso impatto energetico, dai data center alimentati da energie rinnovabili all’uso dell’intelligenza artificiale per l’efficienza energetica e la gestione delle risorse idriche.

Il progetto riconosce che le tecnologie possono essere un potente alleato della sostenibilità solo se accessibili e governate in modo equo. Per questo, il Gda Hub intende rafforzare la capacità dei Paesi del Sud globale di partecipare alla transizione verde digitale, sostenendo programmi di formazione, infrastrutture resilienti e iniziative di alfabetizzazione digitale climatica.

Il documento costitutivo del Gda Hub sottolinea la necessità di superare le disuguaglianze nell’accesso alle tecnologie che ostacolano la partecipazione di comunità vulnerabili – dalle popolazioni indigene ai giovani, dalle donne alle persone con disabilità – ai benefici della digitalizzazione.

L’obiettivo è non lasciare indietro nessuno, promuovendo un modello di sviluppo che coniughi inclusione, innovazione e sostenibilità ambientale.

Dati, innovazione e governance

Uno dei punti cardine del programma è l’uso dei dati come leva per decisioni informate. L’Hub lavorerà per armonizzare metodologie di raccolta e analisi, assicurando trasparenza, tracciabilità e verificabilità dei risultati in termini di riduzione delle emissioni e consumo energetico.

Parallelamente, verranno promossi investimenti in ricerca e sviluppo di tecnologie digitali sostenibili – dai semiconduttori a basso consumo alle reti 5G e 6G alimentate da fonti rinnovabili – e incentivi all’eco-design dei dispositivi elettronici.

La cooperazione internazionale sarà inoltre estesa alla gestione dei rifiuti elettronici (e-waste), problema in costante crescita e oggi tra le principali criticità ambientali del settore Ict.

Il Gda Hub nasce come piattaforma multi-stakeholder, fondata sulla collaborazione tra governi, imprese, istituzioni finanziarie e società civile. A coordinare le attività sarà un International Advisory Board presieduto dal Brasile, con il compito di monitorare i progressi e garantire la trasparenza delle azioni intraprese.

Nel solco della nuova direttiva europea Green Digital, il progetto punta a promuovere una regolamentazione coerente per la comunicazione ambientale del settore tech, prevenendo fenomeni di greenwashing e stimolando la credibilità dei claim di sostenibilità attraverso verifiche indipendenti.

Tecnologia e sostenibilità: un binomio indissolubile

La sfida del Gda Hub è dimostrare che la trasformazione digitale può essere anche una trasformazione ecologica. Strumenti digitali avanzati – dall’Ia predittiva ai sistemi di monitoraggio satellitare – stanno già rivoluzionando la gestione delle reti elettriche, dei trasporti e dell’agricoltura.

Ma la vera innovazione consiste nel coniugare efficienza e giustizia climatica, trasformando l’uso della tecnologia in una azione collettiva per il Pianeta.

In questa prospettiva, la Cop30 segna un passaggio storico: la nascita di un modello di cooperazione in cui la tecnologia non è solo strumento di progresso economico, ma motore di responsabilità globale.

Il Green Digital Action Hub non è semplicemente un nuovo centro di ricerca o coordinamento: è il laboratorio di un futuro in cui digitale e sostenibile coincidono, e dove la connettività diventa il filo conduttore di un pianeta più giusto, verde e interconnesso.

L'articolo La tecnologia al servizio del clima: alla Cop30 nasce il Green Digital Action Hub è stato pubblicato su GreenPlanner Magazine.

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