La Torino storica rivive con i disegni di Francesco Corni

Ottobre 26, 2025 - 16:00
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La Torino storica rivive con i disegni di Francesco Corni

AGI - Un minuzioso racconto per immagini della Torino antica, con le vedute ricostruttive della città nelle sue prime fasi di sviluppo e sui suoi primi luoghi di culto. È "Furberie d'inchiostro, tra la città antica e le prime chiese di Torino", la mostra di disegni di Francesco Corni che presenta le tavole originali dell'artista, raramente esposte. L'esposizione, organizzata dal Museo Diocesano di Torino diretto da Gianluca Popolla, e dalla Fondazione Francesco Corni, con il sostegno della Compagnia di SanPaolo, trova il suo ambiente ideale nei suggestivi spazi del Museo diocesano dove, dal 26 ottobre al 31 gennaio 2026, verranno esposte circa 25 tavole in inchiostro di china su foglio di carta da lucido. Oggi alle 17 l'inaugurazione della mostra.

 

 

"La mostra - spiega Popolla - mette sapientemente in mostra l'eccezionalità della figura di Corni come divulgatore, aspetto molto caro al Museo, che si pone nel cuore della città fin dalla sua origine e custodisce luoghi unici per il racconto la sua storia". "Il talento grafico di Corni - prosegue - unito alla sua preparazione storica acquisita con l'attività di disegnatore e rilevatore negli scavi in varie località italiane ed estere, gli ha permesso di realizzare tavole che restituiscono non solo la ricostruzione di iconici edifici, ma anche meravigliosi spaccati che rivelano gli interni e spiegano le tecniche costruttive antiche".

 

 

L'accessibilità e la visione di Corni

Per Popolla, la mostra "è stata un'importante occasione per lavorare su un aspetto chiave per il futuro del museo, che ci sta molto a cuore, quello dell'accessibilità. In questa occasione abbiamo messo a frutto una grande collaborazione con il dipartimento Iulm nella persona dell'architetto Davide Mezzino, che ha elaborato i disegni di Corni in tavole adatte a un pubblico diversamente abile". Nel contesto della mostra verranno organizzati anche eventi e conferenze.

 

 

Secondo Elisabetta Corni "Il talento più grande di questo artista è la sua capacità di visione spaziale tridimensionale; la sua missione, quella di spiegare la realtà". "Anche oggi, nell'era del digitale - spiega - il disegno fatto a mano ha un potere comunicativo molto forte e il disegno di Corni è una sintesi dinamica di molti elementi che dà vita a scorci e prospettive che non sarebbe possibile vedere in altro modo. La minuzia e la dedizione con cui curava ogni dettaglio dei suoi disegni era il suo strumento, il suo modo speciale per catturare l'attenzione dell'osservatore e comunicare 'qui c'è qualcosa che merita attenzione', lui stesso definisce questa caratteristica una 'furberia'". Da qui il titolo della mostra.

 

 

I temi dell'esposizione

L'esposizione è idealmente divisa in tre argomenti, la forma della città antica, l'evoluzione dell'area della cattedrale e le prime chiese di Torino, quelle che si trovano nel centro storico, l'antico quadrilatero di origine romana.

"Questa mostra - prosegue Elisabetta Corni - ci permette in primo luogo di mostrare i disegni originali di Corni, che hanno un valore e una portata comunicativa diversa rispetto alle riproduzioni e di portare avanti un tema molto caro alla fondazione, quello di promuovere la creatività personale attraverso l'uso delle mani, quella che io definisco 'intelligenza artigianale', titolo del progetto di Fondazione Francesco Corni in cui questa iniziativa si inscrive, non per togliere valore al digitale, che ha molti ambiti d'eccellenza, ma per restituire importanza e bellezza a quanto fatto attraverso alla connessione mente-corpo dell'essere umano, oggi molto a rischio di dissociazione, soprattutto nelle giovani generazioni".

 

 

 

 

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Redazione Redazione Eventi e News