L’era dello sconvolgimento delle certezze

Lug 17, 2025 - 16:30
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L’era dello sconvolgimento delle certezze

di Shorsh Surme

In un’epoca in cui il ritmo accelera e le costanti vacillano, non è più possibile leggere il mondo con gli stessi occhi con cui si leggeva il passato. Siamo entrati in un secolo che non solo cambia i volti, ma rimodella anche le regole del gioco e scuote dalle radici le fondamenta dell’ordine globale. Gli eventi non scorrono più ai margini della storia, ma vengono riscritti… con penne di fuoco e inchiostro del sangue dei popoli oppressi.
Nel mezzo di questa turbolenta trasformazione, la coscienza umana resta perplessa, cercando la propria voce in mezzo al clamore del potere e ponendo l’eterna domanda: cosa plasma il futuro delle nazioni? È potere? O giustizia? Oppure un miscuglio in cui interessi e principi sono in conflitto?
Dall’inizio del terzo millennio il mondo sta vivendo uno tsunami di trasformazioni. Il sistema internazionale ha assistito a successivi sconvolgimenti e alla nascita di un nuovo scenario globale in cui le potenze sono in competizione e i poli si moltiplicano. L’egemonia non è più il monopolio di un singolo polo. Al contrario, il monopolio è stato infranto e i centri di potere sono distribuiti su una nuova mappa, plasmata dal respiro del conflitto e sotto l’impatto di cambiamenti radicali. All’orizzonte di questa turbolenta trasformazione si profilano i tratti di un nuovo ordine globale, guidato da potenze di primo piano che si stanno progressivamente affermando. La Cina sta emergendo come un gigante inflessibile, la Russia sta tornando con il peso della storia e il fervore dell’ambizione, mentre l’India sta avanzando, anche se a un ritmo più lento, e blocchi come i BRICS stanno sfidando la norma, insieme all’influenza influente di potenze regionali emergenti come l’Iran e il Brasile.
In questo contesto, il pensatore politico Brzezinski afferma che “Il potere geopolitico vitale sta cambiando e la distribuzione del potere economico e politico nel mondo sta cambiando rapidamente”. Ciò è diventato chiaro a partire dal 2023, che non è stato solo un anno sul calendario, ma un punto di svolta in cui i pilastri del diritto internazionale sono crollati e le fondamenta del sistema umanitario si sono incrinate. I valori a lungo celebrati nel dibattito occidentale, dai diritti umani alle norme internazionali, sono stati profondamente scossi, come dimostrano le orribili scene di Gaza, dove è stata issata la bandiera della forza pura e gli standard morali sono crollati sotto il peso di calcoli militari e politici.
Qui riecheggiano le parole di Noam Chomsky, che descrive la verità senza abbellimenti: “Il diritto internazionale viene usato come arma solo quando serve gli interessi delle grandi potenze. Quando è in conflitto con loro, viene spudoratamente ignorato”. È come un’eco di John Locke, che disse: “dove finisce la legge, inizia la tirannia”.

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Redazione Redazione Eventi e News