Maria Grazia Chiuri torna a casa, è la nuova direttrice creativa di Fendi

Ottobre 15, 2025 - 16:30
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Maria Grazia Chiuri torna a casa, è la nuova direttrice creativa di Fendi

A pochi mesi dall’addio a Dior, Maria Grazia Chiuri è la nuova direttrice creativa di Fendi. Una scelta anticipata da svariati rumor, che unisce strategia e destino: la stilista romana torna infatti dove tutto per lei è iniziato quando, giovane designer, negli anni Novanta sedeva nell’ufficio accessori accanto a Karl Lagerfeld.

Il video della sfilata P/E 2026 di Fendi

A lei il compito di disegnare tutte le linee del brand e di raccogliere il testimone da Silvia Venturini Fendi, che solo pochi giorni fa ha assunto il ruolo di Presidente Onorario lasciando vacante il titolo di direttore creativo del brand.

«È con onore e gioia che oggi torno in Fendi, dove ho avuto il privilegio di formarmi sotto la guida delle fondatrici, le cinque sorelle. Questo luogo è stato una fucina di talenti e il punto di partenza per molti creativi, grazie alla straordinaria capacità di queste cinque donne di nutrire generazioni di visioni e competenze. Ringrazio il Sig. Arnault per la fiducia accordatami nell’affidarmi il compito di contribuire a scrivere un nuovo capitolo della storia di questa straordinaria azienda al femminile» afferma Maria Grazia Chiuri, nuova Chief Creative Officer di Fendi.

Maria Grazia Chiuri, nuova Chief Creative Officer di Fendi.

Dove tutto ebbe inizio

Per Maria Grazia Chiuri questa nomina rappresenta un vero ritorno alle origini. La sua carriera inizia infatti alla fine degli anni Ottanta proprio da Fendi, nell’ufficio accessori accanto a Karl Lagerfeld e Silvia Venturini Fendi, dove contribuisce a delineare un linguaggio che le resterà nel tempo. Da lì il passaggio a Valentino, insieme a Pierpaolo Piccioli, con cui firma alcune delle collezioni più celebrate del brand, fino alla chiamata in Dior nel 2016, dove è stata la prima donna nella storia della maison a ricoprire il ruolo di direttrice creativa. Nei suoi nove anni parigini ha saputo intrecciare tradizione e linguaggio pop, imponendo un’estetica femminista e inclusiva che ha portato in passerella artiste, scrittrici e intellettuali. Un approccio riconoscibile, che ha segnato un’intera epoca e che si è chiuso ufficialmente il 29 maggio 2025 con l’annuncio della sua dipartita. Un addio suggellato, due giorni prima, dalla sfilata Cruise 2026 a Roma dove in front row sedeva proprio Silvia Venturini Fendi: un’immagine che oggi acquista il valore di un passaggio di testimone già scritto.

Da Silvia Venturini Fendi a Maria Grazia Chiuri: cambio di ritmo

Nel panorama della moda, dove i direttori creativi si alternano in un frenetico gioco di sedie, la nomina di Maria Grazia Chiuri da Fendi ha il sapore raro della continuità. Non si tratta di un innesto esterno, ma del ritorno di una designer che con la maison ha un legame antico e autentico: qui ha mosso i primi passi, contribuendo a dare forma a una delle sue icone più celebri, la borsa Baguette. Un ritorno in Italia che fa ben sperare per il futuro del Made in Italy. Con l’acquisizione di Versace da parte del Gruppo Prada, il nuovo corso di Gucci affidato a Demna e Fendi tornato romano al 100%, si delinea l’idea di una rinascita della moda italiana: una fenice che, dalle ceneri dei giochi machiavellici del mercato, risorge puntando di nuovo sulla bellezza.

Maria Grazia Chiuri conferma i rumor: è lei la nuova direttrice creativa di Fendi.

Cosa aspettarsi dal nuovo corso

L’arrivo di Maria Grazia Chiuri porta con sé un bagaglio creativo preciso, fatto di punti di forza riconoscibili e di scelte che probabilmente rivedremo anche da Fendi. In primo luogo, l’attenzione alla narrazione femminile. Dalle T-shirt manifesto alle collaborazioni con artiste e scrittrici, Chiuri ha trasformato Dior in una piattaforma culturale oltre che stilistica. In secondo luogo, la sua capacità di lavorare sugli accessori come volano commerciale. Dopo i Rockstud in Valentino e il rilancio delle it-bag in Dior, è facile immaginare che porterà nuova linfa alle icone Fendi, dalla Baguette alla Peekaboo. C’è poi il tema della contaminazione tra alta moda e quotidiano: Chiuri ha sempre saputo bilanciare abiti couture e capi indossabili, parlando a un pubblico trasversale. Si replicherà anche in questo caso?

Il gioco delle sedie dei direttori creativi, ora da aggiornare.

Quello che invece potrebbe venire meno è l’aspetto più sperimentale e irriverente che Silvia Venturini Fendi aveva saputo introdurre nelle ultime stagioni: la leggerezza pop, l’ironia, il gioco con il colore e con i materiali. Ci si aspetta che Maria Grazia Chiuri porti una visione più programmatica, coerente e identitaria. Meno incline allo stupore immediato ma capace di costruire un discorso duraturo, e sopratutto economicamente di successo.

Dall’ultima sfilata di Silvia Venturini Fendi, primavera estate 2026.

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Redazione Redazione Eventi e News