“Nilde mia”, dedicato alla prima donna Presidente della Camera in scena a Teatri di Vita
Storia di una pioniera: una donna che dalla lotta contro il fascismo è approdata al Parlamento diventando la prima Presidente della Camera, e continuando a lottare per i diritti delle donne. È Nilde Iotti, che si racconta dal palcoscenico di un tempo lontano al pubblico di oggi, evidenziando progressi e lotte da continuare. “Nilde mia. Autobiografia non autorizzata di una statua”, ideato e diretto da Paola Leone, con l’interpretazione di Silvia Lodi, è in scena a Teatri di Vita (piazzetta Sergio Secci 1, Bologna; tel. 333.4666333; teatridivita.it), venerdì 28 novembre alle ore 21, sabato 29 novembre alle ore 20 e domenica 30 novembre alle ore 17.
Lo spettacolo, prodotto dal Centro Teatrale Aperto Io ci Provo, fa parte della stagione del Centro di produzione teatrale Teatri di Vita “Come potevamo noi cantare”, realizzata con il contributo di Ministero della Cultura, Regione Emilia-Romagna e Comune di Bologna | Settore Cultura e Creatività.
A poco più di vent’anni, sotto l’occupazione straniera e il fascismo, diventò partigiana nella sua terra reggiana. Tre anni dopo, è diventata una delle poche donne elette nell’Assemblea Costituente destinata a dare la nuova Costituzione alla Repubblica Italiana. Nilde Iotti è stata una delle politiche più importanti della storia del nostro Paese, arrivando a essere la prima donna eletta Presidente della Camera dei Deputati per quasi tredici anni (un record). Praticamente un’icona, praticamente una statua…
Ed è proprio una statua di Nilde Iotti a risvegliarsi grazie alle voci di un corteo femminista, e a raccontarsi al pubblico di oggi, 105 anni dopo la sua nascita e 26 anni dopo la sua morte. Un’ora per ripercorrere la sua vita e le molte battaglie di cui si fece fautrice, come quelle per approvare la legge sul divorzio, la riforma del nuovo diritto di famiglia e quella a sostegno del riconoscimento della violenza carnale come crimine contro la persona e non contro la morale. Il racconto di una vita che oggi più che mai un esempio di buona politica e di emancipazione, creato da Paola Leone con il coinvolgimento di un gruppo di studentesse, un gruppo di detenute e un gruppo di attiviste salentine.
L’associazione Io ci provo è nata all’interno delle carceri dal lavoro di Paola Leone e Antonio Miccoli, prima a Taranto e poi a Lecce, dove ha portato alla realizzazione di diversi spettacoli. Nilde mia è stato creato con l’attrice Silvia Lodi, formata al Workcenter di Grotowski a Pontedera, e poi collaboratrice di formazioni come Teatro Settimo, Valdoca, Kismet e Koreja, fino alla creazione della compagnia Principio Attivo Teatro.
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