Obesità, i Dietisti fanno il punto sulla recente legge: «Più fondi per garantire terapie»

Ottobre 14, 2025 - 19:00
 0
Obesità, i Dietisti fanno il punto sulla recente legge: «Più fondi per garantire terapie»

La Commissione di albo nazionale dei Dietisti chiede al Governo di procedere all’inserimento delle prestazioni nutrizionali nel nomenclatore nazionale delle prestazioni di assistenza specialistica ambulatoriale. «Investire risorse non solo sulla prevenzione ma anche sulla cura dell’obesità, può generare di ritorno un risparmio sostanziale al SSN» spiega la CdA dei dietisti

Lo scorso 1° ottobre il Senato ha approvato in via definitiva il Ddl n. 1483 “Disposizioni per la cura e la prevenzione dell’obesità”. Si tratta di un primo passo per le persone che convivono con questa patologia, perché per la prima volta nel nostro Paese – e probabilmente nel mondo – una legge che riconosce l’obesità come malattia progressiva e recidivante


Un’opportunità per milioni di cittadini, tuttavia la Commissione di albo nazionale dei Dietisti della FNO TSRM e PSTRP avanza alcune doverose considerazioni, affinché tale legge possa realmente raggiungere i nobili obiettivi che si prefigge.

«La prima considerazione è legata alle risorse, attualmente autorizzate per finanziare le strategie di prevenzione ben descritte nella legge. Ma insufficienti per garantire anche le strategie di cura, come la terapia dietetica, quella farmacologica e la chirurgia bariatrica. Ciò comporterebbe lo stanziamento di maggiori fondi rispetto a quelli attualmente autorizzati, che sono dell’ordine di un milione di euro» si legge nella nota dei Dietisti.

Curare l’obesità per curare molte altre patologie

Va sottolineato, tuttavia, che investire risorse non solo sulla prevenzione ma anche sulla cura dell’obesità, può generare di ritorno un risparmio sostanziale al SSN. Non sarebbero risorse spese, ma anzi ben investite per la salute dei cittadini: curando l’obesità si risolvono numerose patologie dismetaboliche e disfunzionali a essa correlate.

Dietisti: «Inserire terapie dietetiche nei LEA»


Se è vero inoltre che ora l’obesità è riconosciuta come una condizione, che comporta il diritto all’accesso di prestazioni presenti nei LEA, ciò contrasta con ciò che può essere effettivamente erogato dal SSN. Infatti, nonostante la terapia dietetica debba costituire il primo livello di intervento, le prestazioni nutrizionali non sono previste nei LEA, e la neo approvata legge non specifica per quali prestazioni, fra quelle presenti, le persone obese avranno diritto all’esenzione.

Nel nuovo nomenclatore mancano le terapie nutrizionali


È quindi opportuno sottolineare, come seconda considerazione, che per avere un’applicazione reale, la legge deve poter permettere che le persone assistite possano accedere a prestazioni appropriate. Purtroppo però, per quanto l’assistenza nutrizionale rappresenti un settore fondamentale per la tutela della salute dei cittadini e per la prevenzione, nonché per il trattamento di numerose patologie (non solo l’obesità), a oggi, nel nuovo nomenclatore tariffario nazionale delle prestazioni di specialistica ambulatoriale, non sono previste prestazioni riconducibili all’ambito della nutrizione. Mancano infatti prestazioni specifiche relative alla terapia dietetico-nutrizionale, alla riabilitazione nutrizionale, al monitoraggio nutrizionale e non ultimo, alla presa in carico del paziente in nutrizione artificiale domiciliare.


La Commissione di albo nazionale dei Dietisti ha avanzato già nel 2024 proposte concrete di inserimento di nuove prestazioni, depositandole sulla piattaforma ministeriale dedicata, corredate da evidenze scientifiche, linee guida e studi di costo-efficacia.


L’assenza di queste prestazioni nel nomenclatore nazionale della specialistica, comporta una disparità nell’accesso alle cure tra i cittadini di diverse parti del Paese, poiché solo poche Regioni le garantiscono come extra-LEA.


Di pochi giorni fa è la notizia della bocciatura, da parte del TAR del Lazio, del DM Tariffe della specialistica ambulatoriale, entrato in vigore alla fine del 2024. Il ministro della Salute Schillaci, in merito a tale bocciatura, ha dichiarato che «Il TAR ci ha dato 365 giorni non per perdere tempo, ma per costruire un sistema più equo e sostenibile, è necessario coinvolgere tutti gli attori del sistema stesso».


Ebbene, la Commissione di albo nazionale dei Dietisti auspica che il Governo voglia approfittare di questa opportunità, ritenendo necessario e urgente procedere all’inserimento delle prestazioni nutrizionali nel nomenclatore nazionale delle prestazioni di assistenza specialistica ambulatoriale, sia in attuazione dei nuovi LEA, che del ddl n. 1483 sull’obesità, ormai legge. A tal proposito, la Commissione è pronta a dare il proprio contributo mettendo a disposizione propri rappresentanti all’interno della neoinsediata Commissione LEA, anche al fine di garantire un contributo professionale qualificato nell’elaborazione dei percorsi di cura.

Rimani aggiornato su www.vocesanità.it

L'articolo Obesità, i Dietisti fanno il punto sulla recente legge: «Più fondi per garantire terapie» proviene da Voce della sanità.

Qual è la tua reazione?

Mi piace Mi piace 0
Antipatico Antipatico 0
Lo amo Lo amo 0
Comico Comico 0
Furioso Furioso 0
Triste Triste 0
Wow Wow 0
Redazione Eventi e News Redazione Eventi e News in Italia