Per Natale Opera Cardinal Ferrari scende in campo per raccogliere fondi

Domenico ha 75 anni, una vita segnata da perdite e scelte difficili, ma anche da una grande rinascita. Dopo aver perso tutto a causa del gioco d’azzardo, si è ritrovato a dormire su una panchina, solo e senza più una casa. È stato allora che due amici lo hanno accompagnato all’Opera Cardinal Ferrari.
«Qui ho incontrato degli angeli – racconta -, persone che mi hanno accolto, ascoltato e dato la possibilità di ricominciare». Da quel momento la sua vita ha iniziato a cambiare: grazie al supporto del Centro diurno ha ritrovato stabilità, un alloggio, nuovi amici e il piacere delle piccole cose: una doccia, una partita a carte, un film western al cineforum. Oggi Domenico è volontario dell’Opera e partecipa con entusiasmo alle iniziative del Centro.
Tutte le attività dell’Opera vivono grazie alle donazioni private e al lavoro instancabile di oltre 200 volontari. Inoltre, dal 17 novembre parte il Piano freddo – accoglienza notturna per donne senza dimora presso la sala poltrone del Centro diurno. Sostenere l’Opera significa allora contribuire a mantenere viva una casa che ogni giorno accoglie chi ha perso tutto, ma non la speranza.
Nel cuore di una Milano dove la povertà assume forme nuove – dal lavoro precario alla solitudine – l’Opera continua ad accogliere ogni giorno centinaia di persone, offrendo ascolto, pasti, servizi e soprattutto una comunità che non lascia indietro nessuno. E il Natale, all’Opera, è da sempre molto più di una festa: è un abbraccio collettivo, un tempo in cui la solidarietà diventa concreta e scalda le giornate di chi non ha una casa o una famiglia accanto.
Accoglienza, musica e solidarietà
Per sostenere i propri servizi di accoglienza e inclusione, l’Opera Cardinal Ferrari invita la città a partecipare a tre momenti speciali, pensati per trasformare lo spirito natalizio in gesti concreti di solidarietà.
- Charity Shop (21-22-23 novembre)
- Concerto di Natale (5-6 dicembre, ore 21): la chiesa di San Gregorio Magno a Milano (via San Gregorio 24) ospiterà un doppio appuntamento di musica e solidarietà con il coro di Baltimora The Abundant Life Gospel Singers & Friends, diretto da Eric Waddell, a favore di Opera Cardinal Ferrari. Un’occasione per lasciarsi coinvolgere dall’energia del gospel e, allo stesso tempo, contribuire concretamente al sostegno delle persone più fragili della città.
- Grande Pranzo di Natale “Carissimi” (25 dicembre): l’evento simbolo dell’Opera Cardinal Ferrari, una giornata di festa in cui centinaia di persone senza dimora, volontari e cittadini si ritrovano insieme intorno alla stessa tavola.
Povertà in crescita
L’andamento registrato nei primi dieci mesi del 2025 conferma un quadro di povertà in crescita dentro le mura dell’Opera Cardinal Ferrari, che continua a essere un osservatorio privilegiato del disagio urbano milanese. Dal 1° gennaio al 31 ottobre 2025, l’Opera ha registrato 74.235 ingressi, in aumento rispetto ai 67.487 dell’intero 2024: un incremento che testimonia una domanda crescente di accoglienza e servizi essenziali da parte della cittadinanza più fragile.
In crescita anche i pasti serviti, con 46.304 pranzi e 28.425 colazioni nei primi dieci mesi del 2025, a fronte dei 65.275 pranzi e 38.250 colazioni erogati nell’intero 2024. Un ritmo che, a due mesi dalla chiusura dell’anno, mostra un trend destinato a superare i numeri dello scorso esercizio, segno che sempre più persone faticano a garantire un pasto quotidiano per sé e per la propria famiglia.
Le docce ammontano a 9.690 nei primi dieci mesi del 2025, a fronte delle 11.557 complessive del 2024, con un andamento stabile che conferma la continuità del bisogno di igiene e cura personale.
Il servizio di barbiere e parrucchiere, anch’esso simbolo di dignità e attenzione alla persona, ha registrato 247 accessi, un dato in linea con la crescente richiesta di servizi che restituiscano non solo assistenza, ma anche rispetto e ascolto.
L’Opera Cardinal Ferrari è lo specchio di una Milano in trasformazione, dove l’emergenza economica si intreccia con quella relazionale e abitativa, e dove ogni numero racconta una storia concreta di fragilità, ma anche di resistenza e rinascita.
Le residenze
L’Opera Cardinal Ferrari non si limita a rispondere ai bisogni urgenti tramite pasti, docce e accoglienza giornaliera: le iniziative natalizie serviranno inoltre a sostenere tutti i servizi di accoglienza della onlus come le soluzioni residenziali strutturate per chi ha necessità di abitare con continuità. Le sue due principali strutture — la Residenza Trezzi, la Domus Hospitalis e il Padiglione Cielo Stellato — costituiscono una vera e propria “casa” per studenti universitari, giovani lavoratori, persone in cura ospedaliera e i loro familiari.
- Residenza Trezzi è pensata per studenti e giovani lavoratori: propone camere doppie con bagno privato (ma anche un numero limitato di camere singole), tutte arredate con letto, scrivania, armadio e frigorifero. Gli ospiti possono usufruire di ampi spazi condivisi quali cucina attrezzata, sala studio e lavanderia a monete, pensata anche per soggiorni temporanei o scambi accademici o lavorativi.
- Domus Hospitalis è invece dedicata a ospiti che si trovano a Milano per cure ospedaliere e ai loro familiari. Offre mini-appartamenti monolocali da uno, due o tre posti letto, ciascuno con bagno privato e angolo cottura attrezzato. All’interno della struttura sono disponibili lavanderia a pagamento, area giochi per bambini e servizi di pulizia con cambio biancheria settimanale. Ogni unità è completa di tavolo, sedie, armadio, frigorifero e condizionamento, offrendo un ambiente accogliente anche nei momenti di difficoltà sanitaria.
- Padiglione Cielo Stellato: dal 2000 donne in difficoltà ricevono ospitalità gratuita, diurna e notturna. In questo spazio autonomo e indipendente, con camere singole, una grande cucina e due sale, le “Stelle del Padiglione” ricominciano a brillare di luce propria ripartendo da se stesse.
Queste residenze sono parte integrante della missione dell’Opera: non solo offrire un pasto o un letto per la notte, ma restituire stabilità abitativa, continuità ai percorsi di studio o lavoro, e un luogo di presenza rassicurante per chi sta affrontando momenti di cura.
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