Petticoat Lane Market Londra: storia e attualità di un mercato iconico

Settembre 28, 2025 - 12:00
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Petticoat Lane Market Londra: storia e attualità di un mercato iconico

Tra le tante anime di Londra, poche incarnano il legame profondo tra commercio, multiculturalità e trasformazione urbana quanto il Petticoat Lane Market. Situato tra Middlesex Street e Wentworth Street, a due passi da Liverpool Street Station e dal cuore della City, questo mercato è uno dei più antichi e longevi della capitale. Nato oltre quattro secoli fa, ha attraversato guerre, rivoluzioni sociali e ondate migratorie, diventando un simbolo della capacità di Londra di reinventarsi mantenendo viva la propria identità. Oggi Petticoat Lane è un luogo dove la storia incontra la modernità: tra le sue bancarelle si trovano tessuti, abiti firmati a prezzi scontati, articoli in pelle e street food che riflettono la pluralità culturale dell’East End. Ma dietro le merci esposte si cela una vicenda complessa fatta di soprannomi coloriti, cambi di nome ufficiali, tensioni con le autorità e un continuo rinnovamento.

Dalle origini rurali al mercato della moda

Le radici del Petticoat Lane Market Londra risalgono al XVII secolo, quando l’area era nota come Hogs Lane, un luogo semi-rurale appena fuori le mura della City.

Veduta storica di Middlesex Street intorno al 1890 con bancarelle, venditori e passanti nel mercato di Petticoat Lane
Middlesex Street a fine Ottocento: il nome ufficiale non cancellò l’uso popolare di “Petticoat Lane”.

Qui si allevavano maiali e i panettieri della città venivano a rifornirsi, approfittando degli ampi spazi liberi. Con il progressivo sviluppo del quartiere, la strada cominciò a trasformarsi in un centro di scambi commerciali, soprattutto di abiti usati e tessuti. È in questo periodo che comparve il nome “Peticote Lane”, in riferimento alle sottane (petticoats) vendute sulle bancarelle. Il termine aveva anche una connotazione popolare, legata al commercio di indumenti femminili e alla natura vivace del mercato.

Col passare dei secoli, Petticoat Lane divenne un punto di riferimento per la compravendita di abiti economici e tessuti rari. Durante il XVII e XVIII secolo, l’area attirava non solo londinesi in cerca di occasioni, ma anche mercanti provenienti dal continente. Nel XIX secolo, l’arrivo degli immigrati ebrei dall’Europa orientale trasformò la zona in un cuore pulsante dell’industria tessile londinese. Molti di loro lavoravano come sarti, commercianti di stoffe e venditori ambulanti, consolidando la reputazione del mercato come destinazione privilegiata per chi cercava articoli di moda a prezzi accessibili.

La ricchezza storica di Petticoat Lane è testimoniata anche da racconti popolari, secondo cui le merci rubate sparivano da una bancarella e ricomparivano su un’altra a pochi metri di distanza: una leggenda che ha contribuito a costruirne l’aura folkloristica. L’East End di Londra, con i suoi contrasti sociali, le sue tensioni e la sua energia, trovava nel mercato un palcoscenico ideale dove culture diverse si incontravano e si scontravano, dando vita a un tessuto urbano unico.

Dal cambio di nome vittoriano al riconoscimento ufficiale

Con l’espansione urbana dell’Ottocento, la zona di Petticoat Lane subì profondi cambiamenti. Le autorità vittoriane, decise a conferire maggiore rispettabilità a un’area ancora percepita come marginale e popolare, decisero di rinominare la strada principale in Middlesex Street. L’intento era duplice: da un lato eliminare il riferimento considerato poco elegante agli indumenti intimi femminili, dall’altro rafforzare il confine amministrativo tra la City di Londra e il distretto di Whitechapel. Tuttavia, nonostante l’ufficialità della nuova denominazione, il nome Petticoat Lane continuò a essere utilizzato dai londinesi e dai mercanti, sopravvivendo nel linguaggio comune fino a oggi.

Affollata scena di Petticoat Lane negli anni ’20, con bancarelle di abiti e folla compatta lungo le vie dell’East End
Petticoat Lane negli anni Venti: il mercato dell’East End già allora era un crocevia di commerci e culture.

Il XIX secolo fu anche l’epoca in cui il mercato cominciò a consolidarsi come centro nevralgico dell’industria tessile. L’arrivo degli ebrei dall’Europa orientale trasformò l’East End in un laboratorio di sartoria a cielo aperto: piccoli laboratori, botteghe e bancarelle si moltiplicarono, contribuendo a rafforzare il carattere multiculturale dell’area. Molti di questi commercianti erano specializzati in tessuti pregiati e abiti confezionati, creando un ponte diretto tra la produzione e il consumatore finale.

La popolarità del mercato non fu priva di difficoltà. Le autorità locali cercarono più volte di reprimere l’attività informale dei venditori ambulanti, accusati di ostacolare il traffico e di non rispettare le norme igieniche. Nonostante le tensioni, la vitalità di Petticoat Lane ebbe la meglio: già nel 1936 il Parlamento approvò una legge che sanciva i diritti regolamentari del mercato, trasformandolo di fatto da fenomeno spontaneo a istituzione riconosciuta.

La svolta legale conferì maggiore stabilità ai commercianti e favorì l’espansione del mercato lungo le vie limitrofe, tra cui Wentworth Street, Bell Lane e Goulston Street. Da luogo percepito come caotico e ribelle, Petticoat Lane si avviò così a diventare un punto di riferimento stabile per l’economia locale, pur mantenendo il suo spirito popolare e indipendente.

Declino postbellico e rinascita multiculturale nel Novecento

Il XX secolo portò con sé sfide e trasformazioni radicali per il Petticoat Lane Market Londra. I bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale colpirono duramente l’East End, distruggendo interi isolati e riducendo il mercato a un mosaico di bancarelle improvvisate tra macerie e strade danneggiate. Nonostante ciò, la tradizione commerciale sopravvisse grazie alla resilienza dei venditori e alla necessità, per molti londinesi, di acquistare beni a basso costo in un periodo di razionamenti e difficoltà economiche.

Nel dopoguerra, l’East End divenne meta di nuove ondate migratorie. Alle comunità ebraiche si affiancarono progressivamente famiglie provenienti dal subcontinente indiano, dal Bangladesh e dal Pakistan, oltre a immigrati caraibici e africani. Questi gruppi portarono con sé culture e tradizioni differenti, trasformando l’offerta del mercato: accanto agli articoli di pelletteria e ai tessuti tradizionali comparvero spezie, abiti etnici e cibi esotici che riflettevano la crescente diversità della capitale.

Nonostante la ricchezza culturale, Petticoat Lane dovette fare i conti con un lento declino negli anni ’60 e ’70, legato al degrado urbano e alla concorrenza dei grandi magazzini. La percezione del mercato cambiò: da luogo iconico e vivace, divenne simbolo di un quartiere in crisi, spesso associato a criminalità e marginalità. Tuttavia, proprio in quegli anni, nacquero alcune delle storie imprenditoriali più interessanti: basti pensare a figure come Alan Sugar, il futuro magnate della tecnologia e della comunicazione, che mosse i primi passi come venditore ambulante sulle bancarelle di Petticoat Lane.

Con il rinnovamento urbano degli anni ’80 e ’90 e la gentrificazione di aree come Spitalfields e Shoreditch, il mercato iniziò lentamente a riprendersi. La riscoperta delle tradizioni locali da parte delle nuove generazioni e l’arrivo di turisti attratti dal folklore dell’East End restituirono vitalità all’area. Petticoat Lane ritrovò così un ruolo di primo piano, non più soltanto come spazio di commercio, ma anche come testimonianza vivente della capacità di Londra di accogliere e integrare culture diverse.

Il Petticoat Lane Market oggi: tra tradizione e modernità

Oggi il Petticoat Lane Market Londra continua a essere uno dei mercati più iconici della capitale, capace di attirare sia residenti che turisti. La sua struttura si divide in due anime: durante la settimana, soprattutto su Wentworth Street, il mercato appare più ridotto e funzionale, frequentato da chi cerca abiti e tessuti a prezzi convenienti; la domenica, invece, l’area di Middlesex Street si trasforma in un’enorme distesa di bancarelle con oltre un migliaio di espositori, che occupano anche strade limitrofe come Bell Lane e Goulston Street. È in questa giornata che il mercato raggiunge la sua massima vitalità, con migliaia di visitatori che affollano le vie chiuse al traffico per godere dell’esperienza più autentica.

Bancarelle moderne di abbigliamento e accessori a Petticoat Lane Market, con negozi e pubblico nelle vie dell’East End
Petticoat Lane oggi: abbigliamento scontato, tessuti e un’anima popolare che resiste al tempo.

L’offerta rimane fedele alla sua tradizione: abbigliamento scontato, articoli in pelle, tessuti e accessori, con la possibilità di trovare occasioni firmate a prezzi irrisori. Ma il mercato si è evoluto anche con l’introduzione di bancarelle di street food e cucine internazionali, soprattutto durante i giorni feriali, che riflettono la multiculturalità del quartiere. Così, accanto a un giubbotto in pelle si può gustare un curry bangladese o un piatto caraibico, unendo due secoli di storia commerciale con l’energia cosmopolita della Londra di oggi.

Le istituzioni locali hanno riconosciuto l’importanza storica e culturale del mercato, investendo in iniziative di riqualificazione e brand identity, come il recente progetto di rinnovamento grafico promosso dal London Borough of Tower Hamlets e da associazioni culturali locali. Questo impegno testimonia la volontà di mantenere il mercato competitivo e attrattivo, senza snaturarne l’identità.

Oltre all’aspetto commerciale, Petticoat Lane rappresenta un luogo di memoria e incontro: passeggiare tra le bancarelle significa attraversare secoli di storia londinese, respirando l’atmosfera di un quartiere che ha sempre saputo reinventarsi pur restando fedele alle proprie radici.

Un simbolo culturale e turistico dell’East End

Il Petticoat Lane Market Londra non è solo un luogo di commercio, ma un simbolo della storia e dell’identità multiculturale dell’East End. La sua evoluzione riflette i cambiamenti sociali ed economici della capitale: dall’arrivo degli ugonotti nel XVII secolo, che portarono competenze tessili e nuove tecniche di lavorazione, all’insediamento delle comunità ebraiche nell’Ottocento, fino alle più recenti migrazioni dall’Asia meridionale e dall’Africa. Ogni ondata migratoria ha lasciato un segno tangibile nel mercato, che ancora oggi offre una miscela unica di prodotti, sapori e tradizioni.

Dal punto di vista turistico, Petticoat Lane è spesso citato tra i mercati storici più affascinanti di Londra, accanto a Camden Market o Borough Market. Tuttavia, la sua peculiarità sta nella connessione profonda con la comunità locale: non è un luogo concepito principalmente per i turisti, ma un mercato vissuto e gestito da chi abita l’area. Questa autenticità lo distingue e lo rende particolarmente apprezzato da chi vuole vivere un’esperienza lontana dai circuiti più commerciali.

Le guide ufficiali di Visit London sottolineano come Petticoat Lane offra la possibilità di scoprire non solo bancarelle e affari, ma anche una parte della storia della città che si intreccia con il lavoro, l’immigrazione e la resilienza dell’East End. Passeggiando tra Middlesex Street e Wentworth Street si respira ancora oggi quell’atmosfera di mercato popolare, in cui l’acquisto diventa occasione di incontro e di scambio culturale.

La dimensione culturale del mercato emerge anche nelle attività artistiche e nei progetti comunitari sviluppati nella zona: murales, eventi culturali e festival celebrano il legame tra commercio, creatività e multiculturalismo. In questo senso, Petticoat Lane non è solo un mercato da visitare, ma un laboratorio urbano vivente che testimonia come Londra continui a reinventarsi attraverso le sue comunità.

Curiosità, leggende e personaggi legati al mercato

Come molti mercati storici londinesi, anche il Petticoat Lane Market Londra è ricco di aneddoti e curiosità che ne hanno alimentato il fascino nel corso dei secoli. Una delle leggende più popolari racconta che un capo d’abbigliamento rubato a una bancarella potesse ricomparire poco dopo su un’altra, a pochi metri di distanza: un mito che ha contribuito a dipingere il mercato come luogo vivace, ma anche sfuggente e un po’ ribelle, dove il confine tra commercio lecito e informale era sottile.

Un altro aspetto curioso riguarda il nome stesso: quando nel XIX secolo le autorità decisero di ribattezzare ufficialmente Petticoat Lane in Middlesex Street, molti londinesi continuarono a usare il nome originale, giudicando la nuova denominazione fredda e priva di colore. Ancora oggi, chi frequenta il mercato preferisce il termine Petticoat Lane, a dimostrazione di come la memoria popolare sia più forte delle imposizioni burocratiche.

Tra i personaggi che hanno iniziato la loro carriera proprio tra le bancarelle del mercato spicca Alan Sugar, futuro magnate dell’elettronica e della comunicazione, nonché celebre conduttore della versione britannica di The Apprentice. Negli anni ’60, Sugar vendeva articoli a basso costo su Petticoat Lane, imparando l’arte della contrattazione e sviluppando quello spirito imprenditoriale che lo avrebbe reso famoso in tutto il Paese.

Il mercato ha ispirato anche il mondo del cinema: già nel 1904 venne girato un cortometraggio intitolato Petticoat Lane on Sunday, che mostrava le folle animate e l’energia caotica della zona. Una testimonianza visiva preziosa, che conferma la centralità del mercato nella vita londinese di inizio Novecento.

Oggi, tra le curiosità più moderne, c’è la creazione di una nuova brand identity per Petticoat Lane, lanciata da associazioni locali e creativi londinesi con l’obiettivo di rivitalizzare l’immagine del mercato e renderlo più riconoscibile anche alle nuove generazioni, pur senza snaturarne l’autenticità storica.

Domande frequenti sul Petticoat Lane Market Londra

Quali sono gli orari del Petticoat Lane Market?
Il mercato è attivo tutta la settimana, ma con due volti diversi. Nei giorni feriali la parte più viva si concentra su Wentworth Street, attiva dalle prime ore del mattino fino alle 14:30 circa, con una dimensione più ridotta. La vera esplosione di bancarelle si ha però la domenica, quando l’intera Middlesex Street e le vie circostanti vengono chiuse al traffico e ospitano oltre mille espositori dalle 9:00 alle 15:00.

Come arrivare al mercato?
Il mercato è facilmente raggiungibile grazie alla vicinanza con importanti stazioni della metropolitana. Le più vicine sono Liverpool Street, Aldgate e Aldgate East, che lo collegano direttamente con la City e con altre zone centrali di Londra. Numerose linee di autobus fermano nelle vicinanze, rendendolo accessibile anche senza utilizzare la Tube.

Cosa si può comprare a Petticoat Lane?
La tradizione del mercato resta legata all’abbigliamento a prezzi scontati, compresi articoli in pelle e tessuti di qualità. Non mancano gli stock di fine serie di marche famose, che rendono il mercato una destinazione privilegiata per chi cerca affari. Accanto all’abbigliamento, si trovano accessori, articoli per la casa e un numero crescente di bancarelle di street food, soprattutto nei giorni feriali, che riflettono la multiculturalità del quartiere.

Il mercato è adatto ai turisti?
Sì, ma non è un mercato concepito esclusivamente per loro. Petticoat Lane mantiene la sua autenticità grazie alla presenza di venditori locali e clienti abituali, che lo rendono un luogo genuino. I turisti possono apprezzarlo come esperienza culturale, scoprendo un lato meno turistico ma molto più vero della capitale.

Il mercato è accessibile?
L’area del mercato è generalmente pianeggiante e facilmente percorribile. Le vie sono chiuse al traffico la domenica, permettendo un accesso semplice anche a chi ha passeggini o mobilità ridotta. La stazione di Liverpool Street offre collegamenti step-free per chi necessita di accessibilità completa.


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