Reggio Calabria, uccide e nasconde nell’armadio i due figli appena partoriti: “Ha soppresso un altro figlio 3 anni fa”

Ottobre 10, 2025 - 16:00
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Reggio Calabria, uccide e nasconde nell’armadio i due figli appena partoriti: “Ha soppresso un altro figlio 3 anni fa”

Avrebbe soffocato e ucciso i due bambini appena partoriti, quindi si sarebbe disfatta dei loro corpi occultati in un armadio, ma è anche accusata di soppressione di cadavere in relazione a un ulteriore neonato (di cui non si conosce il sesso) partorito tre anni fa.

Sono queste le accuse, gravissime, che hanno portato ad una ordinanza di arresti ai domiciliari nei confronti di una ragazza di Reggio Calabria, arrestata dagli agenti della Squadra mobile reggina e sottoposta ai domiciliari col braccialetto elettronico, come disposto dal giudice per le indagini preliminari di Reggio Calabria su richiesta della locale Procura della Repubblica.

L’ordinanza odierna arriva al culmine di una indagine ben più lunga: i corpi dei due bambini erano stati rinvenuti nell’armadio dai genitori della ragazza nel mese di luglio dello scorso anno, nella casa in località Pellaro di Reggio Calabria.

La giovane, di 25 anni, era già indagata dal momento del ritrovamento dei corpi, scoperti dalla madre in un armadio della loro abitazione a causa del cattivo odore. Il genitore avvertì la polizia, co la Procura che avvio immediatamente le indagini condotte dalla Squadra mobile.

Inchiesta sviluppata a partire dalla visione dei sistemi di videosorveglianza presenti nella zona. È così che gli inquirenti hanno scoperto come la giovane fosse da sola all’interno dell’abitazione tra le 19 e le 20.30 dell’8 luglio 2024, presunto orario del parto e della morte dei bambini.

Gli altri elementi che hanno portato all’ordinanza di arresto sono emersi dagli accertamenti di natura biologica effettuati anche sul materiale organico sequestrato nel Policlinico di Messina, dove la ragazza era stata sottoposta ad intervento di raschiamento. Esami che avrebbero confermato che i due neonati erano figli dell’indagata, nati vivi e che la morte era stata causata da soffocamento.

I familiari della 25enne, che per la Procura sono da ritenere all’oscuro di quanto accaduto nell’abitazione, hanno riferito che la ragazza stata ricoverata al Grande ospedale metropolitano di Reggio Calabria poco tempo prima del ritrovamento dei neonati, a causa di una forte emorragia. La giovane aveva lamentato soltanto un generico malessere fisico, negando categoricamente di essere mai stata incinta.

Al quadro indiziario si aggiungono poi i messaggi scambiati tra la 25enne e il fidanzato, indagato per favoreggiamento personale, nel corso degli anni. La coppia aveva già vissuto una situazione identica nel 2022, con forti disaccordi tra i due circa il fatto di tenere o meno il figlio, fino al mese di agosto, data in cui la donna avrebbe partorito e soppresso il corpo del neonato appena partorito.

Una vicenda, questa di Reggio Calabria, che ricorda un caso molto simile: quello di Chiara Petrolini, la 22enne sotto processo a Parma per omicidio premeditato e soppressione di entrambi i cadaveri dei suoi figli neonati.

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Redazione Eventi e News Redazione Eventi e News in Italia