Sparatoria Minneapolis, un bimbo ferito per salvare l’amico: “Si è sdraiato per proteggermi”

Minneapolis è stata colpita da un atto di violenza che ha sconvolto l’intero Paese. Durante la messa nella chiesa della Annunciation Catholic School, un gruppo di studenti ha vissuto momenti di terrore quando il 23enne Robin Westman ha aperto il fuoco contro i presenti. Tra le testimonianze più drammatiche emerge quella del piccolo Weston Halsne, che con le lacrime agli occhi ha raccontato come il suo compagno Victor, anche lui di dieci anni, si sia gettato sopra di lui per proteggerlo. “Mi ha salvato la vita, ma è stato colpito”, ha dichiarato.
Nonostante la tragedia, quattro dei bambini feriti sono già stati dimessi dall’ospedale, mentre le due giovani vittime, di otto e dieci anni, restano simbolo di un dolore che ha travolto famiglie e insegnanti.
La dinamica della strage e i dubbi sul movente
Secondo la ricostruzione della polizia, Westman ha sparato decine di colpi utilizzando due fucili e una pistola, tutte armi acquistate legalmente. L’attacco è stato descritto dal capo della polizia di Minneapolis, Brian O’Hara, come un gesto di “crudeltà e codardia assolutamente incomprensibili”. Al momento non è stato individuato un movente preciso, anche se gli inquirenti hanno confermato che l’attentatore aveva preparato un manifesto video destinato a YouTube, poi rimosso dalle autorità.
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