Spari nel campo sinti, la vittima lasciata agonizzante in ospedale, la caccia all’uomo: l’omicidio di Dolores Dori

Ottobre 6, 2025 - 18:00
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Spari nel campo sinti, la vittima lasciata agonizzante in ospedale, la caccia all’uomo: l’omicidio di Dolores Dori

Ancora tante domande senza risposta nella morte di Dolores Dori a Desenzano sul Garda, in provincia di Brescia. Aveva 44 anni, è stata ferita a colpi di pistola in un campo, è morta in ospedale dove era stata trovata all’ingresso del pronto soccorso. È irreperibile al momento il marito così come quello che i media locali stanno definendo come il futuro consuocero della donna. In corso in tutta Italia le ricerche dei Carabinieri, si teme che la tragedia possa avere ancora altri strascichi.

La donna si sarebbe presentata in un campo nomadi a Lonato del Garda, in via Corte Ferrarini, arroccato su una collina, con il marito e uno dei figli. Secondo le ultime ricostruzioni, sarebbe arrivata per riprendersi la figlia che si era trasferita nel campo contro la volontà dei genitori. La ragazza avrebbe avuto una relazione con un ragazzo del campo ma, secondo quanto scrive Brescia Today, sarebbe già stata promessa in sposa a un altro uomo.

Forse un chiarimento degenerato in tragedia dunque, sicuramente un delitto scaturito dal matrimonio della figlia della donna. Il Gazzettino riporta infatti la voce di una figlia della vittima, secondo la quale la ragazza sarebbe stata trattenuta nel campo di Lonato. Dori era molto nota nel mondo sinti, era figlia della “regina” di Pistoia ed era nata nel vicentino ma di casa nel campo nomadi di Camponogaro, in provincia di Venezia. Era madre di tre figli. Era anche già nota alle forze dell’ordine. Non è ancora chiara la dinamica dell’omicidio, la vittima sarebbe stata ferita da colpi d’arma da fuoco all’addome e a una gamba. Quando è stata trasportata in ospedale, era in condizioni gravissime.

Niente hanno potuto gli operatori sanitari che hanno sottoposto la 44enne a un’operazione chirurgica. Sul corpo della donna la pm Francesca Sussarellu ha disposto l’autopsia. Il campo si è svuotato nel frattempo. Sotto sequestro tutto il caseggiato con i terreni, sul posto i militari del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Desenzano. Sequestrate anche altre due vetture, una delle quali forata sulla carrozzeria da colpi di arma da fuoco. Sui social è spuntato un video precedente alla sparatoria in cui, pistole alla mano, si intuisce la situazione ad alta tensione nella faida. “Riportami mia figlia o veniamo a prenderla”.

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Redazione Eventi e News Redazione Eventi e News in Italia