Square Enix valuta la chiusura di sedi internazionali

Negli ultimi anni Square Enix ha affrontato un periodo di transizione complesso, tra risultati altalenanti e la necessità di ridefinire la propria identità nell'industria del gaming. Ora, con la pubblicazione del nuovo Progress Report on the Medium-Term Business Plan (FY 2025/3-FY2027/3), la compagnia ha annunciato una profonda ristrutturazione del proprio network internazionale - e il Vecchio Continente sembra essere tra i primi a subirne le conseguenze. Il documento ufficiale, pubblicato il 6 novembre, indica chiaramente una "riforma delle strutture estere" che comporterà la riduzione del numero di divisioni operative da undici a quattro. Secondo le prime analisi, questa scelta potrebbe tradursi nella chiusura o fusione di alcune sedi europee, in particolare quelle nate dopo la cessione del vecchio gruppo Square Enix Europe, che aveva già subito un ridimensionamento con la vendita di Eidos, Crystal Dynamics e altru studi occidentali a Embracer Group nel 2022.
Un ridisegno radicale dell'assetto internazionale per Square Enix
Square Enix mira ora a concentrare le proprie risorse su un numero minore di hub, ottimizzando costi e comunicazione tra Giappone, America ed Europa. L'obiettivo è di tagliare oltre 3 miliardi di yen annui attraverso questa riorganizzazione, mentre l'attenzione si sposta su sviluppo multipiattaforma, sfruttamento di IP consolidate e utilizzo dell'intelligenza artificiale nei processi di produzione e QA(Quality Assurance, controllo qualità). Un segnale chiaro di cambiamento viene anche dalla partnership con il laboratorio Matsuo-Iwasawa della University of Tokyo, con cui Square Enix punta ad automatizzare fino al 70% delle operazioni di testing e debugging entro il 2027. Parallelamente, l'azienda intende espandere la monetizzazione dei propri marchi attraverso licenze, merchandising e collaborazioni cross-media. Nel complesso, il nuovo piano conferma un passaggio epocale per la compagnia: meno sedi, più efficienza, e una forte dipendenza da tecnologia e sinergie globali. Una trasformazione che potrebbe segnare la fine dell'era europea di Square Enix come l'abbiamo conosciuta - ma anche l'inizio di una nuova fase, più agile e orientata al mercato mondiale. Square Enix non è nuova a questo tipo di riforme strutturali e legate alle nuove tecnologie, ci hanno provato in precedenza anche con gli NFT tramite il gioco Symbiogenesis, ricordate? Dispiace sempre quando uno studio così grosso deve chiudere alcune sue sedi, e di conseguenza licenziare del personale, inoltre l'ultimo progetto non è finito proprio così bene. Non ci resta che attendere e vedere cosa ci riservano il 2026 e il 2027.L'articolo Square Enix valuta la chiusura di sedi internazionali proviene da GameSource.
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