Tempesta geomagnetica G2: cos'è e cosa comporta per noi
Una tempesta geomagnetica di classe G2 sta colpendo la Terra, innescata dall'attività solare nella notte tra il 12 e il 13 giugno. Lo confermano i dati del Centro di Previsione Meteorologica Spaziale della NOAA: possibili effetti residui potrebbero essere registrati anche nel corso della giornata di oggi, sabato 14 giugno. Mauro Messerotti, docente di Meteorologia Spaziale all’Università di Trieste, ha così illustrato l'insorgenza del fenomeno all’ANSA:
L’evento è iniziato con intensità G1, salendo a G2 dopo mezzanotte. L’evento iniziale di classe G1 ha avuto origine dal vento solare, mentre l’intensificarsi della tempesta è dovuto soprattutto all’arrivo di una CMD, i cui effetti si sono sommati a quelli del vento solare.
Le tempeste geomagnetiche sono causate dal vento solare fuoriuscito da un "buco" nella corona solare, e cioè la parte più esterna dell'atmosfera del Sole. Nei buchi coronali, il campo magnetico solare si apre verso l'esterno, permettendo la fuoriuscita di sciami di particelle ad altissima velocità. Le CME, invece, sono espulsioni di materia sotto forma di plasma.
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