Tre brand di skincare giapponese e coreana da provare ora

Tempi di bellezza contemporanea e cosmopolita. Dalla C-Beauty (Made in Cina) alla A-Beauty (che interessa Medio Oriente e paesi arabi), abbiamo a disposizione saperi millenari e diversificati quando si tratta di prendersi cura di sé. La skincare coreana e giapponese ha quasi sempre la meglio.

Scopriamo tre brand da conoscere e provare ora.
Skincare coreana: sapere enciclopedico
La ricetta di un’antica dinastia coreana rivive in un brand Gen Z. È l’ultima “ossessione” delle K-beauty addicted: su TikTok spopola alla grande. Eppure, Beauty of Joseon ha origini tutt’altro che pop. La sua è una storia elitaria: le ricette di bellezza rielaborate dalla fondatrice del brand, Sumin Lee, erano quelle usate dalle nobili coreane della dinastia di Joseon oltre 200 anni fa e raccolte da una studiosa dell’epoca nell’enciclopedia Gyuhap chongseo.

Sumi Lee, fondatrice di Beauty of Joseon – Courtesy Press Office
In menu, sieri ricchi di principi attivi vegetali come riso e ginseng, con texture leggere, formule minimal e filtri solari avveniristici. Il segreto del successo? La capacità di combinare il piacere sensoriale con l’efficacia nella protezione dell’equilibrio del microbioma della pelle e nella sua rigenerazione. Con prezzi ultra democratici, i prodotti sono facili da reperire in Italia. Sia online che sugli scaffali di Sephora, Douglas, MiiN Cosmetics e Shaka Beauty (Ovs).

Calming Serum Green Tea Panthenol è uno dei best seller di Beauty of Joseon – Courtesy Press Office
Skincare giapponese: la botanica fa cinquina
La skincare dell’armonia nata a Mikawa punta su ingredienti doc. La sua prima vita da assistente di volo le ha lasciato in eredità una vera e propria ossessione per la pelle secca e spenta. Atsuko Morita, nata e cresciuta a Mikawa, in Giappone, con il brand Waphyto – addizione di armonia (wa) e pianta (phyto) – ha cercato il modo più naturale di porvi rimedio.

Atsuko Morito, founder di Waphyto – Courtesy Press Office
Seguendo i consigli di un’amica, ha scoperto una possibile cura nella fitoterapia, che ha deciso di studiare a Parigi prima di lanciarsi nella skincare clean, unione del meglio della natura e dei progressi biometodologici. La sua alchimia di bellezza è multigenerazionale, si occupa della persona dalla testa alle parti più intime e dà risposte (e formule) in ogni momento della vita con cinque ingredienti chiave.

Courtesy Press Office
Jap e brevettati: gelso, crisantemo, centella asiatica, artemisia ed equiseto.
Parola guida: essenziale
Da Yokohama in Italia: ecco la linea della purificazione Più che un brand è un rituale giapponese millenario. Alternativo agli 11 step coreani, promette di condurre a una pelle sana e resiliente in tre soli passaggi: detersione doppia, rigenerazione e idratazione. Il suo nome è Warew (da wa, armonia, e riu, scuola) ed è nato nei laboratori di Yokohama nel 2019 con sette prodotti a base di acqua distillata di ume (pruno) e un complesso di estratti di piante medicinali nipponiche.

Dorota Brodzik e Marco PIacentini offrono i prodotti Warew in Italia attraverso Cosmetica Indipendente Giapponese – Courtesy Press Office
In Italia arriva grazie a Marco Piacentini, fondatore di Cosmetica Indipendente Giapponese, piattaforma che promuove il Sol Levante nel Belpaese. Per un’esperienza olistica completa (ZenRew) c’è il flagship di viale Premuda 1 a Milano, dove si respira aria purificata, in totale assenza di ombre e rumori.

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