Tunisia: cresce il flusso di visitatori verso le località costiere di Sidi Bou Said e Cartagine

Ottobre 1, 2025 - 11:00
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Tunisia: cresce il flusso di visitatori verso le località costiere di Sidi Bou Said e Cartagine

La Tunisia si conferma una meta turistica di grande successo nel 2025, con un’accelerazione significativa degli arrivi. Le stime ufficiali indicano un totale di 5,3 milioni di visitatori fino al 20 luglio, segnando un aumento del 9,8 per cento rispetto al 2024. Questo trend positivo porta il Paese a puntare all’obiettivo di raggiungere 11 milioni di turisti entro la fine dell’anno. A sostenere questa crescita contribuisce anche il boom del turismo crocieristico, con circa 400 mila passeggeri previsti per il 2025, elemento che sta portando un flusso crescente di visitatori verso le località costiere vicine alla capitale, come Sidi Bou Said e Cartagine. “Questa grande città è considerata la prima in Tunisia in termini di affluenza di visitatori e di turismo”, dichiara ad “Agenzia Nova” Said Laabidi, membro del Consiglio locale di Cartagine e rappresentante della delegazione Cartagine-Sidi Bou Said al Consiglio nazionale delle regioni e dei distretti, la seconda Camera del parlamento tunisino. Il deputato ricorda che, di pari passo con l’aumento dei visitatori anche le entrate cumulative del turismo sono aumentate dell’8 per cento, raggiungendo i 5,4 miliardi di dinari (quasi 1,6 miliardi di euro) alla fine di agosto 2025, in confronto ai 5 miliardi di dinari (quasi 1,5 miliardi di euro) registrati nei primi otto mesi del 2024.

Numeri confermati anche dagli esercenti e dagli operatori economici attivi a Sidi Bou Said. Amar Gamoudi, che nel villaggio gestisce diverse attività come il noto ristorante “I sapori di Sidi Bou Said”, spiega a “Nova” che quest’estate è riuscito “a servire ogni giorno oltre 2 mila bambalouni, la tipica ciambella fritta zuccherata, quasi 1.000 pizzette tradizionali manakish, tra le 1.500 e le 2 mila fricassè, e almeno 300 brik, il tipico calzone a forma di pantofola originaria del Maghreb, preparato con una sottilissima sfoglia omonima, a base di farina e di semola di grano, generalmente a forma di triangolo ripieno e fritto”. Gamoudi sottolinea che l’incremento del fatturato e del numero di visitatori richiede sempre più un personale formato, auspicando che la cooperazione con l’Italia si rafforzi in termini di materie prime, conoscenze e formazione. “La vicinanza con l’Italia e l’incremento del turismo crocieristico ci impone di diversificare la nostra offerta”, spiega il ristoratore, secondo cui per questo “le aziende italiane possono giocare un ruolo chiave nella formazione dei nostri giovani, nel condividere la propria esperienza, nonché in termini di materie prime, essenziali per offrire un prodotto di qualità come pasta, pizza, gelato e molto altro”. L’imprenditore, la cui famiglia possiede anche strutture ricettive come la storica “La Menara”, con camere in stile andaluso e una vista mozzafiato sul porto di Sidi Bou Said, sta progettando di espandere il proprio business sia nel villaggio che all’estero, puntando all’Italia quale “destinazione ideale per le sue ricette”.

Il parlamentare Laabidi dichiara che “come amministrazione locale di Cartagine, con la collaborazione del comune di Sidi Bou Said, del governatorato di Tunisi, del ministero della Cultura e dell’Istituto nazionale del patrimonio (Inp), stiamo lavorando per presentare la candidatura della città di Sidi Bou Said alla lista del patrimonio mondiale dell’Unesco”. “Vogliamo che il visitatore, oltre ad ammirare la bellezza della città, porta del Mediterraneo insieme a Cartagine, conosca anche la sua cultura, tradizioni e usanze”, aggiunge Laabidi, che rivendica “l’unicità architettonica del pittoresco villaggio”, una combinazione unica di valori culturali, architettonici e paesaggistici.

“Desideriamo che il visitatore si immerga nella sua cultura, che conosca la sua gente, parte integrante del suo patrimonio, le sue tradizioni, come ad esempio la processione sufi Kharja Sidi Bou Said”, indica il membro della seconda Camera parlamentare tunisina, evidenziando l’apertura della città a “tutti i visitatori, che siano tunisini, arabi o stranieri”. Infine, il parlamentare sottolinea “la spinta e il sostegno enorme che il presidente Kais Saied ha fornito a tutte le regioni del Paese, in particolare quelle interne, fin dal suo insediamento”. La nuova politica, secondo un approccio che parte dal basso, “per la costruzione e lo sviluppo delle infrastrutture, sta dando risultati notevoli”, continua Laabidi, attribuendo ciò alla partecipazione dei cittadini nel processo decisionale. Il capo dello Stato “ascolta i cittadini, le loro preoccupazioni, e cerca di soddisfare le loro richieste e aspirazioni”, secondo il deputato.

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