Tunisia, la premier Zenzri presenta la legge finanziaira: “Il 2026 sarà l’anno del rilancio”
La Tunisia “è in grado oggi, sotto la guida del presidente Kais Saied, di scrivere un nuovo capitolo di successo e speranza. Il 2026 sarà la data del vero lancio della nuova Tunisia, del progresso, dello sviluppo e della prosperità”. Con queste parole la prima ministra tunisina, Sarra Zaafrani Zenzri, ha aperto ieri, al Bardo, la plenaria pubblica congiunta dell’Assemblea dei rappresentanti del popolo (Arp) e del Consiglio nazionale delle regioni e dei distretti, dedicata alla discussione del progetto di legge finanziaria e del bilancio economico per il 2026. Durante la presentazione della dichiarazione di governo, Zenzri ha tracciato un bilancio dell’azione esecutiva e delineato le linee strategiche per il prossimo anno nei settori politico, economico, sociale, culturale e sportivo.
Il programma del governo tunisino pone al centro la giustizia sociale e il ruolo dello Stato nel sostegno alle fasce più vulnerabili. Tra le priorità indicate figurano la promozione dell’occupazione, la riduzione della disoccupazione e l’eliminazione del lavoro precario. Zenzri ha annunciato l’apertura di 51.878 nuovi posti nel settore pubblico, di cui oltre 22 mila destinati ai laureati e ai disoccupati di lungo periodo. Il governo punta anche alla regolarizzazione della posizione dei lavoratori edili, dei docenti supplenti e dei professori, oltre alla riforma del sistema contributivo per incentivare il settore privato ad assumere.
Tra le misure sociali, spiccano il rafforzamento della copertura sanitaria universale, l’estensione del contributo di solidarietà e nuovi sgravi fiscali a favore delle persone con disabilità, insieme al proseguimento dei programmi di emancipazione economica per le donne rurali e di sostegno ai bambini a rischio di abbandono scolastico e agli anziani. Zenzri ha annunciato l’avvio, nelle prossime settimane, della costruzione del nuovo ospedale “King Salman” di Kairouan – finanziato dai sauditi – e la creazione del primo ospedale digitale della Tunisia, basato su tecnologie moderne e telemedicina. Nel campo dell’istruzione, è prevista l’istituzione del Consiglio supremo per l’istruzione, incaricato di riformare i programmi scolastici e allinearli alle esigenze della nuova economia e del mercato del lavoro.
Sul fronte economico, la premier ha annunciato che la Tunisia punta a un tasso di crescita del 3,3 per cento nel 2026, rispetto al 2,6 per cento previsto per il 2025, e a un aumento del reddito pro capite del 7,4 per cento. “L’economia nazionale si sta muovendo verso la ripresa – ha detto Zenzri – e il Paese ha saputo superare numerose sfide, mantenendo la stabilità finanziaria e onorando tutti i suoi impegni esteri”. Secondo la premier, i risultati positivi ottenuti nel 2025 hanno rafforzato la fiducia degli investitori e migliorato il rating sovrano della Tunisia, aprendo la strada a un possibile ritorno sui mercati finanziari internazionali. Sarra Zaafrani Zenzri ha sottolineato che la legge finanziaria per il 2026 “non è solo una questione di cifre, ma uno strumento per tradurre una visione nazionale di sviluppo equo tra tutte le regioni”.
“La vera riforma – ha affermato la prima ministra tunisina – si basa su trasparenza, responsabilità e rispetto della legge”. Il governo conferma la propria determinazione a proseguire la lotta contro la corruzione e l’arricchimento illecito, promuovendo una crescita fondata sull’autosufficienza e sull’indipendenza dalle imposizioni esterne. Zenzri ha inoltre ribadito il ruolo centrale della diplomazia economica nella strategia del Paese, che punta a diversificare le partnership internazionali e a valorizzare il contributo dei tunisini residenti all’estero. In questo contesto, ha annunciato l’imminente attivazione del progetto E-Consulat, piattaforma digitale per la gestione dei servizi consolari e amministrativi a distanza.
Il governo intende emanare nel 2026 la legge fondamentale sui consigli comunali e completare il Codice di pianificazione e sviluppo territoriale, con l’obiettivo di estendere la copertura urbanistica nazionale e semplificare le procedure amministrative. È prevista anche una ristrutturazione profonda delle istituzioni pubbliche in difficoltà, con l’obiettivo di migliorarne le prestazioni e ridurre i costi per lo Stato. Tra i progetti annunciati figura anche la ricostruzione dello Stadio Olimpico di El Menzah, prevista per il 2026 grazie a un partenariato con l’Agenzia cinese per la cooperazione allo sviluppo internazionale. Il governo intende inoltre rafforzare la governance del sistema sportivo e ampliare la base della pratica sportiva.
Nel settore culturale, il 2026 sarà dedicato alla riforma del Codice per la protezione del patrimonio e alla promozione delle industrie culturali e creative, con incentivi per progetti emergenti e innovativi. Saranno aggiornate le norme sul diritto d’autore e potenziato l’Istituto nazionale per il diritto d’autore e i diritti connessi, oltre allo sviluppo di un’economia culturale digitale attraverso una piattaforma interattiva per la diffusione delle opere artistiche. “Il nostro obiettivo – ha concluso la premier Zaafrani Zenzri – è costruire una nuova Tunisia, fondata sulla giustizia sociale, sulla fiducia nelle capacità nazionali e su una crescita equa e sostenibile, al servizio di tutti i cittadini”.
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