Turismo di volontariato: il trend di viaggio di cui abbiamo bisogno

Negli ultimi anni, l’idea di viaggiare non si limita più al semplice desiderio di evasione o di relax: infatti, sempre più persone scelgono di partire per lasciare un segno e contribuire al benessere delle comunità locali e alla tutela dell’ambiente. È il fenomeno del turismo di volontariato, noto anche come voluntourism, una forma di viaggio che unisce l’esperienza turistica al volontariato, e che sta conquistando una fetta sempre più ampia del mercato mondiale.
Da una vacanza in cui si ricostruisce un castello medievale in Europa, a un soggiorno in Ecuador per piantare alberi nelle foreste tropicali, fino alla collaborazione con biologi marini in Sri Lanka per monitorare la fauna selvatica: viaggiare diventa un atto di partecipazione, un modo per conoscere il mondo in modo autentico e restituire qualcosa ai luoghi visitati.
Un modo differente di viaggiare
Il turismo di volontariato è, nella sua essenza, un incontro tra culture e valori. Non si tratta soltanto di aiutare: è un’esperienza di scambio reciproco. Chi parte mette a disposizione tempo, competenze e curiosità mentre chi accoglie offre cultura, contatto umano e una nuova prospettiva sulla realtà.
I programmi possono durare pochi giorni o estendersi per mesi, adattandosi alle esigenze di studenti, professionisti e pensionati. Esistono progetti organizzati da enti pubblici, come il Corpo Europeo di Solidarietà, che ogni anno coinvolge migliaia di giovani in tirocini e attività di cooperazione, ma anche iniziative promosse da organizzazioni internazionali come i Volontari del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO, che riuniscono partecipanti da tutto il mondo per preservare siti storici di inestimabile valore.
Allo stesso tempo, si moltiplicano le opportunità offerte da tour operator privati e ONG che permettono di unire l’esperienza del viaggio con quella del servizio. Si può scegliere di insegnare inglese in Asia, contribuire a un progetto di tutela ambientale in Africa o collaborare con una comunità agricola in America Latina. L’obiettivo è sempre lo stesso: generare un impatto positivo, anche se piccolo, nelle realtà locali.
Una tendenza in crescita costante
Il fenomeno del volontariato turistico non è nuovo, ma la sua evoluzione recente lo ha trasformato in una tendenza consolidata del turismo responsabile. Secondo le stime di Grand View Research, il settore valeva circa 725 milioni di euro nel 2023 e si prevede che continuerà a crescere a un ritmo superiore al 6% annuo fino al 2030. Solo in Europa, l’aumento stimato è del 4,6% all’anno.
La crescita è trainata soprattutto dal desiderio, sempre più diffuso, di dare un senso alle proprie esperienze. Dopo anni di turismo di massa e vacanze standardizzate, molti viaggiatori cercano oggi autenticità, contatto umano e sostenibilità. Invece di chiudersi nei resort, preferiscono attività che permettono di conoscere le realtà locali da vicino e di contribuire in modo concreto al loro sviluppo.
Giovani e senior: un nuovo equilibrio
A guidare la domanda restano i giovani. Gli studenti che si concedono un anno sabbatico o una pausa dagli studi continuano a rappresentare una parte importante dei circa 1,6 milioni di volontari che ogni anno partono per progetti all’estero. Per molti di loro, il turismo di volontariato è l’occasione per viaggiare con un obiettivo, acquisire competenze, migliorare la conoscenza delle lingue e vivere un’esperienza che arricchisce il curriculum e la persona.
Ma la vera sorpresa arriva da una fascia di età diversa. Sempre più viaggiatori over 50 hanno scoperto il valore del turismo responsabile: con più tempo libero e maggiore disponibilità economica, molti scelgono di impiegare le proprie vacanze per contribuire a cause sociali o ambientali. Secondo le previsioni, tale segmento crescerà di quasi l’8% all’anno fino al 2030.
Le agenzie di viaggio hanno colto il cambiamento e propongono pacchetti pensati appositamente per i volontari senior. Si va dal sostegno all’infanzia in Nepal alla protezione dei puma in Argentina, fino alla cura degli elefanti in Botswana.
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