Turisti cecchini: durante l’assedio di Sarajevo “killer per gioco” pagavano cifre astronomiche per uccidere civili
Pagavano i serbi al fine di praticare il loro “amore per la guerra”. Partivano anche dall’Italia per partecipare all’assedio di Sarajevo e sparare “divertendosi” contro i cittadini bosniaci durante l’assedio. Adesso più di un trentennio dopo a Milano c’è un’inchiesta per individuare i responsabili di questa tragedia immane. Parliamo del massacro di 11 mila persone tra il 1993 e il 1995.
Le accuse sono di omicidio volontario aggravato dalla crudeltà e per motivi abbietti. Per ora si procede a carico di ignoti dopo l’esposto presentato dal giornalista e scrittore Ezio Gavazzeni con la collaborazione di due avvocati e del giudice in pensione Guido Salvini. Dalle testimonianze risulta che si tratterebbe di simpatizzanti di estrema destra appassionati di armi fino a diventare “Cecchini del weekend”. Si radunavano a Trieste da dove poi si trasferivano sulle colline intorno a Sarajevo. Nel fascicolo c’è anche in relazione inviata alla procura di Milano (se ne occupa il pm Alessandro Gobbis) dall’ex sindaco di Sarajevo Benjamina Karic.
Già nel 2007 un testimone parlava dei turisti cecchini. “Ho assistito in più di una occasione a persone che non mi sembravano del posto per il loro abbigliamento per le armi che portavano per il modo in cui venivano trattati gestiti e guidati dai locali. Ho visto questo a Sarajevo in diverse occasioni” racconta John Jordan vigile del fuoco statunitense che era lì come volontario. La deposizione del 2007 avvenne davanti alla corte internazionale dell’Aja. “Era chiaramente evidente che la persona guidata da uomini che conoscevano bene il terreno appariva del tutto estranea al contesto. Questo mi portò a pensare alla presenza di tiratori turistici – prosegue il racconto – l’arma sembrava più da caccia al cinghiale nella Foresta Nera che al combattimento urbano nei Balcani. Si capiva che la persona in questione era un novizio”. In questi giorni tra l’altro alla Casa della Memoria di Milano è in corso una mostra fotografica intitolata “Shooting in Sarajevo” per ricordare proprio l’assedio alla città di oltre trent’anni fa.
Qual è la tua reazione?
Mi piace
0
Antipatico
0
Lo amo
0
Comico
0
Furioso
0
Triste
0
Wow
0




