Una filantropa di nome Berlusconi

Ottobre 1, 2025 - 00:30
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Una filantropa di nome Berlusconi

Fresca di nomina nel consiglio del Teatro alla Scala di Milano, su designazione, nel febbraio scorso, del governatore lombardo Attilio Fontana, Barbara Berlusconi, terzogenita del compianto Cavaliere, prosegue il suo accurato posizionamento pubblico con la fondazione di un ente filantropico che porta il suo stesso nome.

Un La Russa in consiglio

La Fondazione Barbara Berlusconi, nata il 28 luglio scorso a Milano, nello studio del notaio Mauro Grandi, in via Cherubini 6, è stata infatti iscritta nel Registro unico del Terzo settore – Runts, il 10 settembre scorso. La si trova nell’elenco degli “Enti filantropici”, per le aree “servizi di assistenza sociale”, delle “attività culturali e artistiche” e delle “erogazioni di contributi filantropici” che saranno quindi le aree di impegno dell’ente.

Barbara Berlusconi in una foto di Massimo Viegi/Emblema/Agenzia Sintesi i


Nel consiglio di amministrazione, come documenta l’atto costitutivo, alcuni amici di sempre e un collaboratore: si tratta di Geronimo La Russa, figlio del presidente del Senato, Ignazio, che di Barbara è anche socio di quella Mi-Home che la figlia di Silvio controlla al 20% tramite la sua Ara Investments (lo raccontò sul Corriere, alcuni mesi fa il collega Mario Gerevini), insieme al compagno Lorenzo Guerrieri che ha il 60. Una società che affitta, per lunghi e brevi periodi, appartamenti di superlusso in città.

Con la socia monzese dell’impresa sociale

Torniamo alla filantropia: nel consiglio della fondazione c’è anche Roberta Della Vecchia fondatrice e socia maggioritaria di Ver Italia, un’impresa sociale dedicata al tutoraggio di studenti con disturbi dell’apprendimento, di cui la già citata Ara Investments ha il 35%.
Il terzo consigliere è un collaboratore di lungo corso della giovane Berlusconi: Massimo Zennaro. Chi non lo ricorda? Era il portavoce di Mariastella Gelmini, allora ministro dell’Istruzione, che nel 2011 inciampò nel famoso “Tunnel del Gran Sasso”: la gaffe, contenuta nel discorso letto da Gelmini, in cui si vagheggiava di una galleria per i neutrini che, dai laboratori abruzzesi, arrivava fino al Cern di Ginevra.

L’ex-portavoce di Gelmini a fare da mentore?

Zennaro collabora con Barbara Berlusconi praticamente da allora, da quando si dimise dal ministero di Viale Trastevere, come si scrisse “per creare un profilo culturale forte” per la figlia del Cav. Che Zennaro le abbia fatto da mentore anche per questo approdo nel sociale?
Non siamo choosy però! E dunque benvenuta, presidente Barbara, con la sua fondazione: la vigna dei bisogni sociali è grande e gli operai sono pochi.

Le foto di questo servizio, di Massimo Viegi/Emblema/Agenzia Sintesi, raccontano l’esordio pubblico di Barbara Berlusconi, nel 2005, per il progetto Milano Young. In apertura, con lei al centro, molti altri giovani della buona borghesia meneghina e, ultimo a destra, Geronimo La Russa.

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Redazione Redazione Eventi e News