Nascono i “V-Level” nel Regno Unito: nuova qualifica per formare giovani pronti al lavoro
Il Regno Unito introduce la nuova qualifica “V-Level” per gli studenti tra i 16 e i 19 anni: un percorso pratico orientato al lavoro per formare giovani tecnici e professionisti creativi.
Il Regno Unito introduce una nuova qualifica scolastica pensata per ridurre il divario tra scuola e mondo del lavoro
Si chiama “V-Level” ed è rivolta agli studenti tra i 16 e i 19 anni, con l’obiettivo di offrire un percorso alternativo agli A-Level, più teorici e accademici.
Il progetto nasce dall’esigenza del governo britannico di fornire competenze pratiche e tecniche ai giovani che desiderano entrare subito nel mercato del lavoro, specialmente nei settori ingegneristici, digitali e creativi — aree in forte crescita ma ancora carenti di personale qualificato.
Una formazione più vicina alle imprese
Con i V-Level, il governo punta a creare programmi di studio più concreti e collegati alle aziende, in collaborazione con università, enti formativi e imprese private.
Gli studenti seguiranno corsi che combinano teoria, laboratori e stage professionali, acquisendo esperienza reale già durante il percorso di formazione.
L’obiettivo è duplice: ridurre la disoccupazione giovanile e sostenere la competitività delle industrie britanniche, che da anni segnalano una carenza di tecnici qualificati e profili specializzati.
Un passo verso l’educazione “ibrida”
La nuova qualifica rappresenta una via di mezzo tra l’istruzione accademica e quella professionale.
Chi completerà i V-Level potrà scegliere se continuare all’università o entrare direttamente nel mondo del lavoro, grazie a un titolo riconosciuto a livello nazionale.
Secondo il Ministero dell’Istruzione britannico, questa riforma risponde alla necessità di “modernizzare l’istruzione post-16” e allinearla alle competenze richieste dal mercato del lavoro globale.
Innovazione e competitività
Il lancio dei V-Level segna una tappa importante per il sistema educativo inglese, che da anni punta a valorizzare l’apprendimento tecnico e l’inserimento lavorativo precoce.
Il governo prevede che la prima generazione di studenti iscritti possa diplomarsi già nel 2027, aprendo la strada a una nuova generazione di professionisti più preparati, flessibili e competitivi.
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