Warner Bros. Discovery si scinde in due società: separate le attività via cavo da streaming e produzione

Il colosso statunitense dei media e del cinema Warner Bros. Discovery ha annunciato la propria scissione in due entità societarie indipendenti e quotate in Borsa, con le attività tradizionali via cavo separate da quelle legate allo streaming, alla produzione televisiva e cinematografica. Lo riferisce il “Wall Street Journal”. Il nuovo assetto comporterà la nascita di due società distinte: la prima, denominata Global Networks, includerà le emittenti “Cnn”, “Tnt”, “Tbs” e decine di altri canali via cavo nazionali e internazionali, oltre alla piattaforma “Discovery+”, al futuro servizio streaming di “Cnn” e alle attività sportive negli Stati Uniti, tra cui “Bleacher Report”. La seconda entità, denominata provvisoriamente Streaming & Studios, comprenderà la piattaforma “Hbo Max”, lo studio cinematografico Warner Bros. e le attività di produzione televisiva. La società Global Networks deterrà fino al 20 per cento di Streaming & Studios, e userà i proventi derivanti da tale partecipazione per contribuire alla riduzione del debito. La separazione rappresenta un parziale smantellamento della fusione del 2022 tra Warner Media e Discovery Communications, con una riorganizzazione delle attività tra contenuti di intrattenimento generalista e prodotti di alta gamma.

Secondo gli analisti, Warner punta a dimostrare che i suoi asset valgono più separati che uniti, tentando di rilanciare un modello in crisi a causa del declino della televisione via cavo e della concorrenza crescente da parte di piattaforme come Netflix e Amazon Prime Video, libere da vincoli legati alla tv tradizionale. David Zaslav, attuale amministratore delegato di Warner Bros. Discovery, manterrà il suo ruolo alla guida di Streaming & Studios, mentre il direttore finanziario Gunnar Wiedenfels assumerà la guida di Global Networks. “Stiamo dando a questi marchi iconici la chiarezza e la flessibilità strategica necessarie per competere in un panorama dei media in rapida evoluzione”, ha dichiarato Zaslav in una nota. Il riassetto arriva in un momento difficile per l’azienda. Il titolo Warner Bros. Discovery ha perso circa il 59 per cento del suo valore dalla fusione, e all’inizio di giugno S&P Global Ratings ha declassato il debito della società a livello “spazzatura”, principalmente a causa delle difficoltà del segmento via cavo. La scorsa settimana, oltre il 59 per cento degli azionisti ha votato contro il pacchetto retributivo da 51,9 milioni di dollari destinato a Zaslav per il 2024, in una votazione non vincolante ma indicativa del malcontento degli investitori.

Anche internamente la fusione è stata turbolenta: migliaia di dipendenti sono stati licenziati negli ultimi tre anni, con la società che ha lanciato un piano di riduzione dei costi e tentato di gestire un debito complessivo di circa 34 miliardi di dollari. Una quota significativa di tale debito resterà a carico di Global Networks, che al momento genera maggiori ricavi e flussi di cassa rispetto a Streaming & Studios. Nel primo trimestre dell’anno, i ricavi dei canali via cavo sono calati del 6 per cento rispetto all’anno precedente, ma hanno continuato a rappresentare la principale fonte di entrate del gruppo. Per facilitare la transizione, Warner ha ottenuto un prestito ponte da 17,5 miliardi di dollari da Jp Morgan, con l’obiettivo di riacquistare parte del proprio debito. Una volta completata la separazione, ciascuna delle due nuove entità emetterà nuovo debito per rimborsare il prestito. Wiedenfels ha dichiarato che la scissione permetterà a entrambe le società di concentrarsi sui propri punti di forza e di esplorare potenziali acquisizioni. La riorganizzazione dovrebbe essere completata entro il 2025.

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