World Tour: Pietro Sighel vince i 1.000 metri a Montréal, terzo posto per gli azzurri della staffetta

Un gigantesco Pietro Sighel sbanca Montréal e balza sul gradino più alto del podio nella serata di chiusura della tappa inaugurale del World Tour di short track. All’indomani della piazza d’onore ottenuta sui 500, infatti, il ventiseienne trentino ha conquistato di forza il successo sulla distanza più lunga dei 1.000 metri. Per il fenomeno azzurro, alla 12ª presenza in top-3 nell’ex Coppa del Mondo, è arrivato finalmente il tanto atteso primo trionfo personale della carriera sul massimo circuito internazionale. La vittoria di un pattinatore tricolore in un evento individuale mancava all’appello dal 30 ottobre del 2021, quando Yuri Confortola si impose nei 1.500 metri di Nagoya (Giappone). Per trovare un successo maschile azzurro sui 1.000 metri, inoltre, è necessario tornare al 3 febbraio del 2007 (primo posto di Nicola Rodigari ad Heerenveen, nei Paesi Bassi).
Dopo essersi assicurato la propria batteria, sull’anello di ghiaccio canadese della Maurice-Richard Arena il campione europeo nonché bronzo mondiale in carica di specialità si è piazzato secondo sia nei quarti sia in semifinale, staccando con merito il pass per un atto conclusivo che ha coinvolto i migliori cinque atleti. Qui Sighel (foto ANSA), in virtù di un meraviglioso sorpasso interno nell’ultima curva, è riuscito ad infilare in maniera definitiva colui che in quel momento si stava involando ad ampi passi verso il successo ovvero il sudcoreano Rim Jongun, dovutosi accontentare alla fine della seconda posizione. A completare la top-3 ci ha pensato il cinese Liu Shaoang (terzo), che alla linea di arrivo ha preceduto sia il connazionale Sun Long (quarto) sia il lettone Roberts Kruzbergs (quinto).
In chiusura di serata, quindi, per la Nazionale si è materializzato anche il terzo posto della staffetta maschile composta dallo stesso Sighel, Luca Spechenhauser, Thomas Nadalini ed Andrea Cassinelli. Sul podio è stato premiato anche Lorenzo Previtali, impiegato nelle fasi precedenti della competizione. Gli azzurri, primi sia nei quarti sia in semifinale, hanno completato la distanza dei 5.000 metri in quarta piazza per via di una caduta che ha visto protagonista Nadalini a nove giri dal termine (in quel momento l'Italia era al comando). La squalifica inflitta dal giudice di gara ai padroni di casa del Canada per via di un’irregolarità commessa durante un cambio, tuttavia, ha permesso al quartetto italiano di avanzare di una posizione. Il successo finale è stato appannaggio della Corea del Sud (prima), riuscita a beffare la Cina (seconda). (agc)
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