3 cose da sapere sulla Paris Fashion Week 25/26, che comincia oggi 29 settembre

Oggi comincia la nuova edizione della Paris Fashion Week, e per chi ama la moda (o semplicemente l’atmosfera frizzante della capitale francese in quei giorni) è il momento perfetto per farsi un’idea di cosa aspettarsi.
La settimana della moda parigina dedicata alle collezioni Primavera/Estate 2026 andrà avanti fino al 7 ottobre. Sarà una settimana intensa, piena di sfilate, presentazioni, eventi e momenti in cui il confine tra moda, arte e spettacolo si farà sempre più sottile.
Quello che rende speciale la Paris Fashion Week non è solo la bellezza degli abiti, ma il modo in cui ogni maison riesce a raccontare la propria visione del mondo. Sempre più spesso, infatti, le sfilate non sono semplici passerelle, ma diventano veri e propri spettacoli: tra location inedite, esperienze immersive, installazioni digitali e presentazioni intime, si ha la sensazione che ogni brand voglia dire qualcosa di unico, non solo mostrare capi da indossare.
Paris Fashion Week 25/26: 3 cose da sapere, l’attenzione alla scenografia
Uno degli aspetti più affascinanti della Paris Fashion Week 2025 sarà la sua capacità di reinventarsi, ancora una volta. Chi pensa ancora alle sfilate come a una semplice passerella con luci puntate e modelle in fila potrebbe rimanere sorpreso.
La moda, oggi, si racconta in tanti modi diversi, e Parigi si conferma il luogo perfetto per esplorare tutte le possibilità. Le maison non si accontentano più di una classica catwalk: puntano su esperienze immersive, installazioni artistiche nei quartieri più iconici, show digitali visibili da ogni parte del mondo.
Alcuni brand scelgono addirittura presentazioni intime, quasi teatrali, dove ogni dettaglio – dallo spazio al suono – contribuisce a creare un racconto coerente con la propria visione estetica.
Saint Laurent, per esempio, ci ha abituati a scenografie mozzafiato sotto la Tour Eiffel, mentre Jacquemus continua a sorprendere scegliendo luoghi naturali o architetture inaspettate, spesso fuori Parigi.
Altri, come Loewe, giocano con l’arte contemporanea e trasformano la sfilata in un’esperienza quasi museale. Chanel, invece, non rinuncia all’imponenza: il Grand Palais si trasforma, di volta in volta, in un treno, una spiaggia o un giardino segreto. Tutto questo contribuisce a rendere la settimana della moda un evento diffuso, più vicino alla performance che alla semplice esposizione di abiti.
I debutti e i ritorni della Fashion Week
Ma non è solo una questione di format. Il 2025 vedrà anche ritorni importanti e debutti che stanno già accendendo l’attesa. Uno dei nomi più chiacchierati è Tom Ford, pronto a tornare sulla scena parigina con Haider Ackermann alla direzione creativa.
Un binomio interessante, che promette un mix di eleganza, audacia e visione sofisticata. D’altra parte, Givenchy – dopo stagioni altalenanti – è atteso con curiosità, mentre il pubblico guarda con crescente interesse anche ai movimenti di Balmain, Rick Owens e Valentino, che continuano a reinventarsi senza tradire la propria identità.
L’attenzione alla sostenibilità
La moda, però, non può più permettersi di essere solo spettacolo. E a Parigi questo messaggio è chiaro. La sostenibilità è ormai un principio guida: dalle scelte dei materiali alla produzione, dalla trasparenza delle filiere fino alla comunicazione dei valori. Stella McCartney è da anni pioniera in questo senso, ma anche altri grandi nomi come Chloé, Balenciaga e Maison Margiela stanno ridefinendo cosa significhi essere un brand responsabile.
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