Autunno nelle Langhe: 7 luoghi per vivere il foliage

Settembre 28, 2025 - 08:30
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Autunno nelle Langhe: 7 luoghi per vivere il foliage

Il periodo del foliage trasforma le Langhe in un vero e proprio dipinto: tra metà ottobre e fine novembre, le colline si tingono di giallo oro, arancio fiammeggiante e rosso intenso, e donano scenari degni della tavolozza di un artista.

Le giornate soleggiate accendono i colori di una luminosità calda e vibrante, mentre quelle più grigie disegnano un’atmosfera intima e avvolgente, con tonalità soffuse che velano i vigneti come in un sogno.

È questo il momento in cui vale la pena lasciarsi guidare dai sentieri, dalle torri e dai belvedere, per vivere lo spettacolo dell’autunno nelle Langhe.

Barbaresco

Barbaresco accoglie con l’imponente torre medievale che veglia sull’abitato e sui vigneti tutt’intorno: la più grande del Piemonte, è da sempre il simbolo del borgo e oggi, dopo un accurato restauro, è di nuovo accessibile. Salendo fino alla sommità si ha la sensazione di abbracciare con lo sguardo l’intero territorio: il fiume Tanaro che scorre a valle, le colline delle Langhe che si rincorrono fino al Roero e all’Astigiano, e più lontano ancora le cime innevate delle Alpi.

In autunno, il panorama si tinge di infinite sfumature, con i filari di Nebbiolo che passano dal verde al giallo e al rosso. Ammirare il foliage da quassù significa vivere una prospettiva privilegiata, sospesi tra cielo e terra, immersi nella storia e nella bellezza senza tempo.

Il cammino Barolo – La Morra

Uno dei modi più suggestivi per entrare nel cuore delle Langhe autunnali è percorrere il sentiero che collega Barolo a La Morra. È un cammino di media difficoltà, ma ogni passo è ripagato da vedute che si aprono improvvise sui vigneti: i filari assumono toni dorati e rossastri e punteggiano le colline come fossero onde di colore che si rincorrono.

Camminando lungo il percorso si incontrano antiche torri medievali che vegliano sui borghi, mentre l’aria profuma di mosto fresco e di legna bruciata nei camini. E la bellezza del foliage è anche culturale e sensoriale: ci si può fermare in una cantina per sorseggiare un calice di Barolo o Nebbiolo, lasciando che il gusto dei vini si intrecci con i paesaggi che li hanno generati.

Colline e vigneti durante la stagione autunnale che circondano il villaggio di La Morra, Langhe
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Colline e vigneti durante la stagione autunnale a La Morra

La collina e il Castello di Grinzane di Cavour

Il Castello di Grinzane di Cavour si erge fiero su una collina abbracciata dai vigneti, punto panoramico privilegiato per ammirare il foliage, nonché un tassello fondamentale della storia piemontese. Qui visse Camillo Benso Conte di Cavour, figura di spicco del Risorgimento italiano, e oggi il castello ospita la prima Enoteca Regionale del Piemonte, oltre a un museo etnografico che racconta le radici vitivinicole della regione.

Ai piedi della collina si distende un vigneto unico nel suo genere, un centro di ricerca che custodisce una delle collezioni di vitigni più ampie d’Europa. Durante l’autunno, si trasforma in una distesa di colori brillanti, e unisce sapere agricolo e paesaggio in una cornice disegnata per emozionare.

Belvedere di Verduno

Il Belvedere di Verduno è una delle terrazze panoramiche più suggestive delle Langhe: spicca accanto alla Chiesa di San Michele e da qui la vista spazia fino all’Alta Langa, abbracciando colline, borghi e vigneti che in autunno si accendono come fiamme. Quando il cielo è terso, lo sguardo arriva a distinguere le cime di Serravalle e Roddino, in un dialogo continuo tra i colori della terra e quelli del cielo.

Si tratta di una meta ideale per chi cerca un momento di pace, lontano dal ritmo frenetico delle città. Sedersi su una panchina, osservare il paesaggio e lasciarsi avvolgere dalla quiete è un’esperienza che rimane impressa nel cuore, perché nelle Langhe il foliage è sì uno spettacolo visivo, ma altresì un invito a rallentare e a riconnettersi con la natura.

La Strada Romantica delle Langhe e del Roero

Tra i percorsi più amati per ammirare il foliage in Piemonte, la Strada Romantica delle Langhe e del Roero è un viaggio lento che si snoda in dieci tappe, ognuna capace di regalare vedute difficile da descrivere a parole. Da Neive a Barolo, le colline si susseguono come pagine di un libro da leggere una dopo l’altra, e rivelano paesaggi sempre differenti.

In autunno, l’itinerario diventa un inno al foliage: i vigneti si trasformano in campi di luce cangiante, i borghi storici emergono tra le colline come gemme incastonate, e i boschi si tingono di tonalità calde.

Fermarsi lungo la strada vuol dire concedersi il lusso di vivere appieno ogni dettaglio: il silenzio dei sentieri, il fascino delle piazzette antiche, l’armonia perfetta tra uomo e natura che qui ha trovato la sua massima espressione.

Paesaggio autunnale con il Castello della Volta
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Suggestivo paesaggio autunnale con il Castello della Volta

Serralunga d’Alba

Quando l’autunno abbraccia le colline di Serralunga d’Alba, il paesaggio diviene una tavolozza di colori vibranti che si accendono sotto la luce di ottobre e novembre. I vigneti che ricoprono le pendici assumono tonalità che spaziano dal giallo dorato al rosso intenso, mentre i boschi della zona completano lo scenario con sfumature verdi che, con lentezza, si dissolvono nell’arancio e nel marrone. È uno spettacolo che ricorda un quadro impressionista, mutevole a seconda delle ore del giorno e della luce che lo illumina.

Accanto ai filari, il bosco preservato di Serralunga diventa protagonista assoluto: platani e roverelle regalano un foliage cangiante, ed è quasi un obbligo concedersi passeggiate che sanno di calma e di vero incontro con la natura.

Il foliage è un’esperienza immersiva, contraddistinta da profumi di legna, silenzi interrotti soltanto dal fruscio delle foglie e dal vento che accarezza le colline.

Sinio

Infine, merita una sosta il borgo medievale di Sinio, raccolto e autentico, nonché custode di una preziosa testimonianza architettonica: il castello. Costruito in epoca medievale all’apice del concentrico, venne trasformato nel Quattrocento in casaforte dalla potente famiglia Del Carretto, diventando così una dimora fortificata che ancora domina il centro storico.

Passeggiando lungo i sentieri che partono dal paese, si cammina davvero nella storia: infatti, molti di essi ricalcano le vie di comunicazione di epoca romana e attraversano borgate silenziose, sopravvissute al tempo come piccoli custodi di memoria.

Il foliage accompagna il cammino con colori che mutano a ogni passo, fino a spingere i viaggiatori verso Serralunga d’Alba, dove il paesaggio si apre di nuovo e il castello trecentesco, tra i più suggestivi delle Langhe, si erge con fierezza.

È un itinerario che unisce natura e storia, e permette di vivere la magia del foliage non solo con gli occhi, ma con l’anima.

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Redazione Redazione Eventi e News