Boglione (Basicnet): “Non ci sembra ancora vero di aver acquisito Woolrich”

Novembre 15, 2025 - 11:00
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Boglione (Basicnet): “Non ci sembra ancora vero di aver acquisito Woolrich”
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Alessandro Boglione ha scelto il 30° Pambianco-PwC Fashion Summit per commentare un’importante notizia diffusa solo poche ore prima. Il Gruppo Basicnet ha acquisito per il mercato europeo lo storico marchio Woolrich dal fondo L-Gam. Il brand si aggiunge quindi al portafoglio del gruppo piemontese che comprende le label K-Way, Kappa, Robe di Kappa, Superga, Briko e Sebago.

L’operazione prevede l’acquisizione dei diritti sul marchio Woolrich per l’Europa e del 100% di Woolrich Europe Spa, società che ne cura la distribuzione e il retail. “Gli obiettivi imminenti sono sicuramente prendere più consapevolezza e possesso dei flussi di processi e conoscenza delle persone che lavorano all’interno del del gruppo Woolrich – ha spiegato il CEO di Basicnet -. Non ci sembra ancora ancora vero di poterlo considerare uno dei nostri marchi, è in qualche modo un sogno che si avvera, abbiamo in portafoglio label con una storia importante, qualcuna con più di cento anni come Superga ma un brand da duecento anni ci mancava!”.

L’operazione Woolrich appare però diversa rispetto alle altre affrontate in passato dal gruppo: “È sicuramente di una dimensione e di una complessità differente rispetto ai deal precedenti che ci vedevano acquisire esclusivamente l’IP. In questo caso abbiamo comprato l’IP per tutta l’Europa; la Woolrich Europe è l’azienda che fa capo a tutte le altre società che si occupano della distribuzione, della produzione e dello sviluppo prodotto per questi mercati. Siamo perfettamente allineanti al partner che detiene i diritti per il resto del mondo, ovvero Stati Uniti e Asia”. Da almeno dieci anni il 95% del giro d’affari di Woolrich è legato al Vecchio Continente quindi Basicnet può definirsi azionario quasi assoluto.

La decisione di aggiungere Woolrich al portafoglio di Basicnet è legata anche dalla storicità del brand. “Il marchio ha un archivio di 12mila pezzi che ripercorre in maniera emozionante duecento anni di storia. Osservare tutta la storia è coinvolgente ma, soprattutto, sarà la base di partenza per ripartire”.

Il CEO ha inoltre riflettuto sull’esperienza in Borsa, iniziata nel 1999: “Alcuni soci dell’azienda avevano un orizzonte temporale evidentemente diverso diverso da quello della nostra famiglia e quindi abbiamo ritenuto che la Borsa fosse il modo migliore per tutti. Mio padre ha così potuto provare a mettere a terra questo progetto e, allo stesso tempo, la quotazione ha permesso ai soci di uscire in maniera soddisfacente, per cui sicuramente siamo molto soddisfatti del percorso fatto, ci ha dato grande educazione finanziaria e amministrativa”.

Nei primi nove mesi dell’anno il giro d’affari del gruppo piemontese è stato pari a 303,4 milioni di euro, in aumento del +2,5%, includendo le royalties dai licenziatari commerciali e produttivi pari a 49,9 milioni (+12,4%) e i 252,7 milioni delle vendite dirette (+0,9 per cento). “Siamo in leggera crescita che, in un contesto come quello di oggi, non è scontato, e con una redditività stabile” ha concluso Boglione.

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Redazione Redazione Eventi e News