Caccia in deroga al fringuello e allo storno, il Consiglio di Stato ha respinto l’appello della Regione Liguria

Ottobre 15, 2025 - 13:00
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Caccia in deroga al fringuello e allo storno, il Consiglio di Stato ha respinto l’appello della Regione Liguria
fringuello

Liguria. Prosegue la battaglia legale tra le associazioni ambientaliste e la Regione Liguria sulla caccia ai fringuelli e agli storni.

Il presidente della VI sezione del Consiglio di Stato ha respinto l’appello contro l’ordinanza del Tar Liguria del 25 settembre che aveva sospeso la delibera di giunta con cui si prevedeva, in deroga alla normativa statale, di consentire l’abbattimento a scopo ricreativo di 25.984 esemplari di fringuello ed 11.058 esemplari di storno.

A ricorrere contro la decisione della Regione le associazioni ambientaliste Lac, Lav, Lipu, Lndc, Enpa e Wwf, patrocinate dall’avvocato Claudio Linzola.

Nella nota delle associazioni si legge: “I giudici amministrativi mantengono il blocco della mattanza di uccelli selvatici protetti dalla legge statale sulla caccia, che avrebbe dovuto svolgersi tra il 1 ottobre ed il 16 novembre prossimi. Una vergogna giustificata, a suo tempo, come uno ‘sfruttamento giudizioso di una piccola quantità di animali, in condizioni rigidamente controllate’, a dispetto degli organici della vigilanza venatoria ridotti al lumicino in Liguria”.

L’udienza di merito del Tar è stata fissata al prossimo 10 dicembre.

La ricostruzione delle associazioni

“Il 17 febbraio scorso sette associazioni per la protezione della fauna e dell’ambiente avevano scritto al presidente della Regione Marco Bucci (senza ottenere alcun cenno di risposta), evidenziando quanto forzate e surreali risultassero le motivazioni che erano state prefigurate per tale deroga, con inverosimili richiami al ‘patrimonio di folclore’, ai ‘piatti tradizionali della cucina rurale ligure’ o finanche la rivitalizzazione ‘della sofferente ruralità ligure’ e il salvataggio dei vecchi muri a secco abbandonati.
Si tratterebbe di una barbarie ingiustificabile sotto ogni punto di vista: basti pensare che un fringuello pesa meno della cartuccia utilizzata per ucciderlo. Mai si erano visti dei ricettari di cucina adottati a motivazione di un atto amministrativo.
La caccia a queste specie protette nulla a che fare col patrimonio culturale e la tradizione rurale della Liguria e del resto d’Italia, congiuntamente al fatto che la stragrande maggioranza dei cittadini della Liguria ormai da anni condanna e disprezza queste forme di discutibile ‘divertimento’, che non sono solo di una crudeltà inaudita, ma rappresentano una pura aggressione al patrimonio naturale. Fringuelli e storni sono specie non cacciabili in Italia in base alle vigenti disposizioni venatorie nazionali ed europee. La stessa Corte di Giustizia Europea nel 2021 ha condannato l’utilizzo delle deroghe censurando le tradizioni come giustificazione per la loro adozione”.

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Redazione Redazione Eventi e News