Cnel, Brunetta: “Revoco la decisione sugli stipendi per senso di responsabilità”

Novembre 8, 2025 - 20:00
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Cnel, Brunetta: “Revoco la decisione sugli stipendi per senso di responsabilità”

 “Come presidente del CNEL, organo di rilievo costituzionale chiamato a dare voce e rappresentare le parti sociali, non voglio in alcun modo che dall’applicazione legittima di una giusta sentenza della Corte Costituzionale derivino strumentalizzazioni in grado di danneggiare la credibilità dell’istituzione che presiedo e, di riflesso, condizionare negativamente il dibattito politico e l’azione del Governo. Per queste ragioni provvederò a revocare con effetto immediato la decisione assunta in Ufficio di Presidenza, relativa al recepimento. Lo faccio con senso di responsabilità e con l’intento di tutelare il prestigio del CNEL, preservando nel contempo un clima di rispetto e collaborazione tra tutte le componenti politiche, istituzionali e sociali”. È quanto dichiara in una nota il presidente del CNEL Renato Brunetta. 

L’irritazione di Giorgia Meloni

Secondo quanto trapela da fonti di palazzo Chigi l’aumento dello stipendio del presidente del Cnel Renato Brunetta in seguito alla sentenza della Corte Costituzionale di abolire il tetto dei 240 mila euro annui per i dirigenti pubblici ha provocato l’irritazione della presidente del Consiglio Giorgia Meloni. La premier, secondo quanto si apprende, reputa “non condivisibile” la decisione della Corte costituzionale, e “inopportuna” quella di chi ha adeguato il compenso. 

Bonelli (Avs): “Meloni ipocrita, pretenda le dimissioni”

“L’irritazione della presidente del Consiglio è ipocrita piuttosto chieda le dimissioni di Brunetta. Quanto è accaduto è responsabilità anche del Governo, che ha voluto e nominato Renato Brunetta alla presidenza del CNEL. Ricordiamo che Brunetta, proprio da presidente del CNEL, ha detto no al salario minimo per fare un favore al Governo. Meloni pretenda le sue dimissioni: ad essere arrabbiati, e non semplicemente irritati, sono milioni di italiani che non possono più tollerare lo spettacolo indecente di un presidente del CNEL che si aumenta lo stipendio mentre il Governo continua a negare tutele e salari dignitosi ai lavoratori”. Così in una nota Angelo Bonelli, deputato AVS e co-portavoce di Europa Verde.

Gubitosa (M5s): “Ha ridato lei lo stipendio a Brunetta

 “Quando Giorgia Meloni non vuole mettere la faccia su ciò che non le fa comodo affida alle solite ‘fonti di Palazzo Chigi’ i propri stati d’animo. Oggi si dice ‘irritata’ per l’aumento di stipendio del presidente del Cnel Brunetta. Mettiamo in fila i fatti: è stato il Governo, con una norma ad personam infilata in un decreto Pnrr del 2024, a ridare la lauta prebenda a Brunetta che può cumularla con la pensione e il vitalizio da ex parlamentare. Se la presidente del Consiglio cerca il colpevole dell’aumento dei compensi deliberato dall’ufficio di presidenza di Villa Lubin non deve prendersela con i giudici della Corte costituzionale: basta che si guardi allo specchio”. Lo dichiara in una nota il deputato e vicepresidente del M5S, Michele Gubitosa

Casu (Pd): “Uno schiaffo ai lavoratori”

“L’aumento di stipendio del presidente Brunetta al CNEL svelato dal quotidiano Domani è uno schiaffo in faccia a milioni di lavoratrici e lavoratori poveri di cui la presidente Meloni deve rispondere”. Lo dichiara il deputato Andrea Casu, componente della presidenza del Gruppo del Partito Democratico. “La destra al governo – conclude Casu – getta la maschera: è contro la difesa dei diritti di chi ogni giorno viene sfruttato ma per i loro comodi gli aumenti ci sono sempre”.

Conte (M5s): “Io volevo salario minimo”

“Qui è quando portai a Meloni la proposta per aumentare gli stipendi a 4 milioni di lavoratori col salario minimo. Lì per lì finse interesse per la proposta e disse che avrebbe lavorato con il Cnel di Brunetta a misure per gli stipendi. Ci siamo lasciati così e poi? Niente salario minimo, ma sono aumentati gli stipendi dei vertici Cnel e di Brunetta, i rimborsi a ministri e sottosegretari. Mentre crollano i salari reali e abbiamo tasse record. Presidente Meloni: a posto così?”. Così su X il presidente del M5S, Giuseppe Conte, che posta una foto di una stretta di mano con la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. 

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